Ma va a GAIGHèR! Raketa Radioattivo Radio Gaigher
Inviato: 16 ott 2016, 16:26
Cari Soci,
come promesso eccoci ad un topic prevalentemente fotografico sul famoso Raketa Radioattivo o “Gaigher”, per gli amici.
Scrivo in ritardo perché dopo aver fatto le foto e al momento di pubblicare, mi son reso conto (complice l’obiettivo macro che non perdona) che l’orologio era ricettacolo di morchia e sudiciume le quali mi sarebbero certamente costate la segnalazione al locale ufficio d’igiene.
Ergo ho dovuto ricominciare da capo, non prima di un bel lavaggio e abbondante passata di polywatch…..
C’è poco da dire, rientra tra quelli che probabilmente sono stati fatti per (o meglio in?) Italia sull’onda della moda
Il tipo dal quale l’ho comprato (lo presi qualche anno fa a Firenze, con consegna brevi manu da uno che ne vendeva 4 (diversi) in blocco) mi raccontò che l’aveva preso in orologeria (una generica gioielleria-oreficeria) a conferma che questi ‘simpatici accrocchi’ erano fatti per la distribuzione legale (aveva scatola und so weiter che purtroppo non è arrivata nelle mie mani…) nonostante non riconosciuta da Raketa stessa
Salta subito agli occhi la traduzione quantomeno approssimativa del particolare che soprannomina l’orologio: GAIGHER ma di che?
Lo strafalcione (o lost in translation se si vuol fare i fighi) è inoltre associato al marchio di qualità sovietica, evvabbè…
…roba che se l’avessero visto nella madrepatria qualcheduno sarebbe finito a ripassare la grammatica (per il resto dei suoi giorni) a Lefortovo
Ciò nondimeno la sua grafica non mi dispiace affatto.
Parte dal classicissimo Zero e ci aggiunge un po’ di radioattività, un po’ di colore, un po’ di simboli d’effetto, qualche scritta buttata lì quasi a caso…
Però l’arancione è gradevole, la colorazione densa e spessa con toni vagamente metallici e il tutto sembra non essere stato fatto al risparmio, ne è sintomo il fatto che siano stati usati 3 colori diversi.
Ne ho visti girare altri in rete che però sono anemici, cioè in bianco e nero (per la precisione anche quelli a 3 colori: bianco, nero e grigio).
Un forum orologistico in passato ne fece anche una “riedizione” (anemica, non arancio) che dovrebbe essere riconoscibile -se non ricordo male- per l’impiego di soli 2 colori (bianco e nero) nella (ri)stampa
Comunque, a parte il quadrante, la cassa è la medesima Raketa che siamo abituati ad apprezzare e il movimento è un Raketa 2609.HA marcato SU, a conferma che sia stato prodotto in tempi sovietici o poco dopo (quanto saranno durate le rimanenze marchiate? Chi può dirlo, magari anche qualche anno, ma la datazione precisa non è tra le mie preoccupazioni…)
Beh, nient’altro da aggiungere, avrei voluto finire con una foto “in the wild” ma tempo il tempo atmosferico e quello a disposizione mi hanno ridotto a più miti consigli, però non demordo
come promesso eccoci ad un topic prevalentemente fotografico sul famoso Raketa Radioattivo o “Gaigher”, per gli amici.
Scrivo in ritardo perché dopo aver fatto le foto e al momento di pubblicare, mi son reso conto (complice l’obiettivo macro che non perdona) che l’orologio era ricettacolo di morchia e sudiciume le quali mi sarebbero certamente costate la segnalazione al locale ufficio d’igiene.
Ergo ho dovuto ricominciare da capo, non prima di un bel lavaggio e abbondante passata di polywatch…..
C’è poco da dire, rientra tra quelli che probabilmente sono stati fatti per (o meglio in?) Italia sull’onda della moda
Il tipo dal quale l’ho comprato (lo presi qualche anno fa a Firenze, con consegna brevi manu da uno che ne vendeva 4 (diversi) in blocco) mi raccontò che l’aveva preso in orologeria (una generica gioielleria-oreficeria) a conferma che questi ‘simpatici accrocchi’ erano fatti per la distribuzione legale (aveva scatola und so weiter che purtroppo non è arrivata nelle mie mani…) nonostante non riconosciuta da Raketa stessa
Salta subito agli occhi la traduzione quantomeno approssimativa del particolare che soprannomina l’orologio: GAIGHER ma di che?
Lo strafalcione (o lost in translation se si vuol fare i fighi) è inoltre associato al marchio di qualità sovietica, evvabbè…
…roba che se l’avessero visto nella madrepatria qualcheduno sarebbe finito a ripassare la grammatica (per il resto dei suoi giorni) a Lefortovo
Ciò nondimeno la sua grafica non mi dispiace affatto.
Parte dal classicissimo Zero e ci aggiunge un po’ di radioattività, un po’ di colore, un po’ di simboli d’effetto, qualche scritta buttata lì quasi a caso…
Però l’arancione è gradevole, la colorazione densa e spessa con toni vagamente metallici e il tutto sembra non essere stato fatto al risparmio, ne è sintomo il fatto che siano stati usati 3 colori diversi.
Ne ho visti girare altri in rete che però sono anemici, cioè in bianco e nero (per la precisione anche quelli a 3 colori: bianco, nero e grigio).
Un forum orologistico in passato ne fece anche una “riedizione” (anemica, non arancio) che dovrebbe essere riconoscibile -se non ricordo male- per l’impiego di soli 2 colori (bianco e nero) nella (ri)stampa
Comunque, a parte il quadrante, la cassa è la medesima Raketa che siamo abituati ad apprezzare e il movimento è un Raketa 2609.HA marcato SU, a conferma che sia stato prodotto in tempi sovietici o poco dopo (quanto saranno durate le rimanenze marchiate? Chi può dirlo, magari anche qualche anno, ma la datazione precisa non è tra le mie preoccupazioni…)
Beh, nient’altro da aggiungere, avrei voluto finire con una foto “in the wild” ma tempo il tempo atmosferico e quello a disposizione mi hanno ridotto a più miti consigli, però non demordo