[Topic Ufficiale Orologi & Putin] Orologi e personaggi russi - Vladimir Putin

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[Topic Ufficiale Orologi & Putin] Orologi e personaggi russi - Vladimir Putin

Messaggio da burja »

Visto che si dice in giro che da un po' non apro un un topic lo faccio subito.

E' un topic che avrà un seguito in quanto accomuna personaggi politici russi agli orologi, e di personaggi russi raffigurati sugli orologi ce ne sono tanti.

Inizio ovviamente dal Presidente Valdimir Putin.

Ecco la sua storia.

Nato a Leningrado, visse, secondo la sua biografia От Первого Лица (in italiano: In prima persona, stampata per la campagna presidenziale del 2000) un'infanzia povera, trascorsa in una kommunalka.
Il nonno paterno, Spiridon Putin, lavorò come cuoco in una dacia al servizio di Stalin e Lenin. La madre, Maria Ivanovna Shelomova (1911–1998), era un'operaia mentre il padre, Vladimir Spiridonovič Putin (1911–1999), all'inizio degli anni trenta fu sommergibilista nella marina militare sovietica, quindi si può dire che il Presidente è un figlio del popolo. Durante la seconda guerra mondiale, suo padre fu arruolato dal NKVD in un gruppo di sabotatori. Due fratelli più anziani nacquero negli anni trenta, uno morì nei primi mesi di vita, il secondo morì di difterite durante l'assedio di Leningrado.
Putin si è laureato in diritto internazionale alla Facoltà di Legge dell'Università Statale di Leningrado nel 1975. Membro del Partito Comunista dell'Unione Sovietica, fu arruolato alla fine degli studi nel KGB.Durante la sua carriera come membro (e quindi dirigente dell'organizzazione segreta) e ufficiale dei servizi segreti comunisti con il grado di tenente colonnello del KGB, durata dal 1975 al 1991, ha vissuto per cinque anni a Dresda, nella Repubblica Democratica Tedesca e ha operato presso la STASI (i servizi segreti comunisti della Germania dell'est).
Dopo il collasso del regime della Germania Est, Putin fu richiamato in Unione Sovietica e fece ritorno a Leningrado, dove, da giugno del 1991, fu inserito nella sezione Affari internazionali dell'Università Statale, sottoposto al vice direttore Juri Molčanov. Nella sua nuova posizione, rinsaldò i rapporti con Anatolj Sobčak, l'allora sindaco di Leningrado: Sobčak aveva lavorato come professore assistente durante gli anni di università di Putin ed era stato un suo relatore. Putin rassegnò le proprie dimissioni dai servizi di sicurezza il 20 agosto 1991 durante il fallito colpo di Stato, supportato dal KGB, contro Gorbačëv.

Putin nel KGB
Putin nel mese di maggio 1990 fu nominato consigliere del sindaco di San Pietroburgo per gli Affari Internazionali. Dal 28 giugno 1991 fu posto alla direzione del comitato per le relazioni esterne della città, con il compito di promuovere i rapporti internazionali e attirare gli investimenti stranieri. Il comitato fu inoltre incaricato di registrare le imprese estere presenti a San Pietroburgo.

Vladimir Putin, direttore del FSB (1998)
Nel 1994 venne nominato deputato alle elezioni supplementari della città di San Pietroburgo. Dal 1995 fino al giugno del 1997 Putin guidò la delegazione pro-governo della città nel partito politico La nostra casa è la Russia; durante questo stesso periodo fu inoltre a capo del gruppo editoriale del giornale Sankt-Peterburgskie Vedomosti di JSC.
Nel 1996 Anatolij Sobčak perse le elezioni della città di San Pietroburgo a favore del rivale Vladimir Jakovlev. Putin venne allora chiamato a Mosca e, nel giugno 1996, divenne capo delegato del Dipartimento per la Gestione della Proprietà Presidenziale, alle dipendenze di Pavel Borodin; occupò questa posizione fino al marzo del 1997. Il 26 marzo 1997 il presidente Boris Nikolaevič El'cin lo nominò delegato capo del Personale Presidenziale, carica che occupò fino a maggio 1998.
Il 27 giugno 1997 Putin conseguì il Master in economia, primo livello post laurea, all'Istituto Minerario di San Pietroburgo con una relazione dal titolo La progettazione strategica delle risorse regionali sotto la formazione dei rapporti del mercato.
Il 25 maggio 1998 fu nominato primo delegato capo del personale presidenziale per le regioni (sostituendo Viktorija Mitina) e il 15 luglio dello stesso anno divenne presidente della commissione per la preparazione degli accordi sulla limitazione del potere alle regioni (in cui sostituisce Sergeij Šachraj). Dopo l'arrivo di Putin, la commissione non ha completato tali accordi, anche se durante il mandato di Šachraj ne erano già stati conclusi. Il 25 luglio 1998 El'cin nominò Vladimir Putin capo del FSB (una delle agenzie che succedettero al KGB), ruolo che quest'ultimo occuperà fino all'agosto del 1999.
Divenne un membro permanente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa il 1º ottobre 1998 e suo responsabile il 29 marzo 1999. Nel mese di aprile del 1999, Putin e il ministro degli affari interni Sergej Stepašin tennero una conferenza stampa televisiva in cui mostrarono un video rappresentante un uomo nudo, molto simile al procuratore generale della Russia, Juri Skuratov, a letto insieme a due giovani donne. Putin sostenne che dall'analisi degli esperti del FSB sarebbe risultato che l'uomo sul nastro fosse proprio Skuratov e che l'orgia gli fosse stata offerta da ricchi criminali russi.

Primo ministro (1999)

Il 9 agosto 1999 Putin fu nominato primo deputato, carica che gli permise quello stesso giorno, dopo la caduta del precedente governo guidato da Sergej Stepašin, di essere insignito dell'incarico di primo ministro della Federazione Russa dal presidente Boris El'cin.El'cin dichiarò inoltre che avrebbe desiderato che Putin diventasse il proprio successore. Poco dopo tale augurio, il nuovo primo ministro dichiarò la propria intenzione di correre per la presidenza.
Il 16 agosto la Duma ratificò la sua nomina a primo ministro con 233 voti a favore (contro 84 contrari e 17 astenuti),facendo di lui il quinto capo di governo in meno di diciotto mesi. In tale carica Putin, pur essendo pressoché sconosciuto all'opinione pubblica, sarebbe durato di più dei propri predecessori. I maggiori oppositori di El'cin e aspiranti alla presidenza, il sindaco di Mosca Jurij Mikhailovič Lužkov e l'ex primo ministro Evgenij Primakov, stavano già cercando di rimpiazzare il presidente uscente e contrastarono duramente Putin quale nuovo concorrente. L'immagine di Putin come uomo d'ordine e il suo deciso approccio alla seconda guerra cecena riuscirono tuttavia ad aumentarne la popolarità tra le masse e gli permise di superare i propri rivali.
La nomina di Putin coincise infatti con l'improvvisa recrudescenza del conflitto nel Caucaso settentrionale: i separatisti ceceni si riorganizzarono e invasero il vicino Daghestan. Sia in Russia sia all'estero, l'immagine pubblica di Putin fu forgiata dal suo approccio aggressivo al conflitto. Uno dei primi atti che compì diventando presidente ad interim, il 31 dicembre 1999, fu quello di fare visita alle truppe russe in Cecenia.
Nel 2003 in tale regione si tenne un referendum che sancì l'adozione di una nuova costituzione e l'appartenenza della repubblica alla Federazione Russa. La situazione è in seguito venuta a stabilizzarsi dopo le elezioni parlamentari e l'istituzione di un governo regionale.Pur non essendo formalmente iscritto a nessun partito, Putin diede il proprio appoggio al neonato Partito di Unità russo, che ottenne nel voto popolare per la Duma, tenuto nel dicembre 1999, la seconda percentuale più alta di consensi (23,32%). Dopo tale successo Putin apparve il favorito tra i candidati alla presidenza in vista delle elezioni che si sarebbero svolte l'estate successiva.

Primo mandato come presidente (2000–2004)

La sua ascesa alla più alta carica della Russia si dimostrò persino più rapida: il 31 dicembre 1999, inaspettatamente, El'cin rassegnò le proprie dimissioni e, come previsto dalla Costituzione, Putin divenne presidente ad interim della Federazione Russa. Il primo decreto che Putin sottoscrisse quello stesso giorno fu quello titolato Sulle garanzie riguardanti il precedente presidente della Federazione Russa e per i membri della sua famiglia.

Mentre i suoi oppositori si stavano preparando a un'elezione da svolgersi nel giugno dell'anno successivo, le dimissioni di El'cin fecero sì che le stesse dovessero essere effettuate entro tre mesi, a marzo. Le elezioni presidenziali in Russia del 2000 si svolsero il 26 marzo: Putin vinse alla prima tornata e giurò come presidente il 7 maggio 2000. Dopo aver annunciato la propria intenzione di consolidare il potere presidenziale nel Paese, durante il maggio 2000 emanò un decreto che suddivideva gli 89 soggetti federali della Russia tra 7 distretti federali diretti da suoi rappresentanti allo scopo di facilitare l'amministrazione federale.
Nel luglio 2000, così come disponeva una legge proposta da lui e approvata dal Parlamento, Putin acquisì il diritto di revocare il mandato ai capi di tali soggetti federali. Rispetto alla presidenza El'cin, dove si assistette a un turbinio di primi ministri succedutisi nell'incarico (5 nel biennio 1998-1999), il presidente Putin impresse una svolta di stabilità alla guida del governo, retto per quasi tutto il suo quadriennio da Michail Kas'janov, che già era stato il primo vicepremier dello stesso Putin nel 2000. Nel dicembre 2000 il presidente approvò la Legge modificativa dell'inno della Federazione Russa.
Fino a quel momento quest'ultimo aveva avuto musica di Michail Ivanovič Glinka e nessun testo: il nuovo inno riproponeva (con piccole modifiche) la musica di quello sovietico successivo al 1944 di Aleksandrov, con il testo di Sergej Michalkov. Il 12 febbraio 2001, Putin sottoscrisse una Legge federale riguardante le garanzie per i precedenti presidenti e le loro famiglie che rimpiazzò il Decreto precedente. Dal 1999 El'cin, con alcuni parenti, era sotto inchiesta per riciclaggio di denaro tra Russia e Svizzera. All'inizio del luglio 2003 le autorità russe arrestarono Platon Lebedev, partner di Michail Borisovič Chodorkovskij e secondo più grande azionista della Yukos, sospettato di aver acquisito illegalmente nel 1994 una partecipazione in una società statale, la Apatit.

Secondo mandato come presidente (2004–2008)

Il 14 marzo 2004 Putin è stato rieletto presidente per un secondo mandato, con il 71 percento dei voti. Nel mese di settembre, a seguito degli attacchi terroristici ceceni in Russia, (scuola di Beslan 1º settembre 2004) il presidente Putin ha lanciato un'iniziativa per sostituire l'elezione dei governatori regionali con un sistema per cui sarebbero direttamente nominati dal presidente e approvati dalle legislature regionali. Gorbačëv ha criticato tali provvedimenti, accusando Putin di allontanarsi dalla via democratica. Favorevole a un recupero, sia pure critico, dei valori espressi dal precedente regime comunista, Putin – sul piano della politica internazionale – si è opposto alla Guerra in Iraq del 2003, mostrandosi riluttante anche verso un'immediata abolizione delle sanzioni verso quel Paese una volta terminato il conflitto, condizionandolo al completamento del lavoro delle commissioni ispettive dell'ONU.
Anche nel secondo mandato presidenziale di Putin, la comunanza politica fra il Cremlino e la Duma favorisce il formarsi di governi più stabili e duraturi: dal 2004 al 2007 il primo ministro è Mikhail Fradkov, mentre nel 2007-2008 gli succede Viktor Zubkov. Il primo vicepremier nel governo Zubkov è Dimitrij Medvedev. Nell'aprile 2005 Putin effettua un viaggio in Medio Oriente, divenendo il primo leader russo in visita ufficiale a Gerusalemme. Gli enormi proventi derivanti dalla vendita di materie prime, soprattutto petrolio e gas, i cui prezzi sono saliti ai massimi storici dal 2000 in poi, sono tornati a essere destinati prioritariamente come in epoca sovietica al complesso militar/industriale. Sono dell'estate 2007 ripetute entusiastiche dichiarazioni circa la realizzazione di un nuovo missile balistico intercontinentale a testate nucleari multiple e la costruzione di un nuovo caccia Sukhoi. Il 26 aprile 2007, durante il suo ultimo discorso alla nazione, ha annunciato l'intenzione di porre una moratoria sul trattato NATO contro la proliferazione di armi convenzionali in Europa, almeno fino a che tutti i Paesi non lo abbiano ratificato e abbiano cominciato a implementarlo. Ha poi aggiunto: «Se non ci saranno progressi propongo di esaminare la possibilità di uscire dall'accordo e chiedo di sostenere questa mia proposta». Nel dicembre 2007 la Duma ha ratificato l'uscita unilaterale dal trattato contro la proliferazione di armi convenzionali in Europa.
Inoltre, riguardo alla cosiddetta Strategic Defense Initiative ("scudo spaziale"), che gli Stati Uniti hanno intenzione di costruire in Europa, (costituito da un sistema radar in Polonia e Repubblica Ceca), Putin ha proposto che l'OSCE discuta il dislocamento di elementi dello scudo nel continente: «Per la prima volta in Europa possono spuntare elementi dell'arma strategica americana e tali piani U.S.A. non sono esclusivamente un problema delle relazioni russo-americane, ma riguardano gli interessi di tutti i Paesi europei». La Russia ha ottenuto l'organizzazione delle Olimpiadi invernali del 2014 che si sono svolte a Soči, e a capo del cui Comitato organizzatore è stato posto il premier Viktor Alekseevič Zubkov, anche grazie all'intervento dello stesso Putin come presentatore della candidatura della città russa nel corso della 119ª sessione del Comitato Olimpico Internazionale svoltasi nella Città del Guatemala il 4 luglio 2007.

La nuova carica di primo ministro (2008–2012)

Con l'insediamento al Cremlino del suo fedelissimo Dmitrij Medvedev il 7 maggio 2008, Putin è tornato alla carica di primo ministro da lui già detenuta prima del mandato presidenziale. Gli analisti internazionali hanno sostenuto che il nuovo ruolo gli abbia permesso di mantenere un ruolo centrale nella vita politica russa.
Nella nuova veste di capo del governo, Putin ha gestito personalmente la crisi con la Georgia, sfociata nella seconda guerra in Ossezia del Sud, vinta dalla Russia. Con il riconoscimento dell'indipendenza di Ossezia del Sud e Abcasia (26 agosto 2008), Putin ha utilizzato il caso del riconoscimento dell'indipendenza del Kosovo come precedente del diritto internazionale e ha notevolmente rafforzato la posizione militare ed economica russa nel Caucaso e sul mar Nero.
Continuando, seppur dal governo e non dal Cremlino, a svolgere il ruolo di protagonista assoluto della politica russa, Putin ha gestito in particolare i dossier economici alla luce della crisi iniziata nel 2008. Ha inoltre inaugurato una nuova forma di incontri in seno al governo russo: il presidum del governo, che riunisce solo i ministri delegati delle principali responsabilità e cui mai ha partecipato il presidente Medvedev. Il suo predecessore alla guida del governo, Viktor Zubkov (che era stato ritenuto uno dei possibili candidati presidenziali al posto di Medvedev) rimane nella posizione di più stretto collaboratore di Putin andando a occupare l'ufficio di primo vicepremier.
Nella politica estera "putiniana" di questi anni sono stati particolarmente curati i rapporti con gli altri Paesi del gruppo dei "BRIC", con la Turchia di Recep Tayyip Erdoğan e con il governo dell'Ucraina di Julija Tymošenko (2007-2010). Le relazioni con il presidente statunitense Barack Obama sono state tenute dal presidente federale Medvedev, anche se la guida della politica estera per tutto il mandato di quest'ultimo è rimasta nelle mani del ministro degli esteri Sergej Viktorovič Lavrov, un fedelissimo di Putin.
In questi anni di premierato, Putin ha inoltre lanciato una campagna per la protezione della tigre bianca siberiana e di altre specie artiche in pericolo d'estinzione come la balena bianca, leopardo dell'Amur e l'orso polare. In questo stesso periodo, la Russia ha ottenuto (per la prima volta) l'organizzazione del campionato mondiale di calcio 2018, mentre è proseguita l'organizzazione dei XXII Giochi olimpici invernali che si sono svolte a Soči nel 2014. Il 24 settembre 2011, Putin e Medvedev annunciano un nuovo scambio di ruoli alla guida della Russia: alle elezioni presidenziali del 2012 è stato candidato Putin, mentre l'allora presidente occupava l'incarico di primo ministro.
Dopo la riforma costituzionale che ha allungato a sei gli anni di mandato del presidente federale, per Putin si profilava così un nuovo ritorno al Cremlino per un periodo ancora più lungo, fino al 2018. L'11 ottobre 2011, alla notizia della condanna di Julija Tymošenko da parte di un tribunale ucraino per l'accusa di abuso di potere relativo al contratto decennale di fornitura di gas siglato proprio con Putin, il premier russo esplicita una protesta molto forte.[54] Il 7 maggio 2012 è terminato il suo mandato da primo ministro in quanto eletto presidente della Federazione Russa e il suo posto viene preso da Viktor Zubkov (facente funzioni, per un giorno) e poi da Dmitrij Anatol'evič Medvedev.

Premier dell'Unione Russia-Bielorussia e rapporti con gli Stati post-sovietici

Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko e Vladimir Putin nel 2002. Nonostante una serie di dispute economiche a metà degli anni 2000, la Bielorussia è rimasta una dei più stretti alleati della Russia
Il 27 maggio 2008 Putin è stato nominato primo ministro dell'Unione Russia-Bielorussia dal presidente bielorusso, Aleksandr Lukašenko, o almeno così riferisce l'agenzia di stampa bielorussia BelTa; tuttavia, non vi è nessuna conferma da parte russa: questo potrebbe essere il primo passo per il concretizzarsi dell'Unione Russia-Bielorussia prevista da un accordo del 1996 con una progressiva integrazione politica ed economica, mai realizzata finora.
Nell'agosto 2008, il presidente georgiano Mikheil Saakashvili tentò di ripristinare il controllo sulla separatista Ossezia del Sud, dichiarando che questa azione era in risposta ai continui attacchi oltre confine da parte dell'Ossezia sui georgiani e di raggruppamenti di forze non di pace russe. I peacekeepers russi di stanza nel paese vennero attaccati durante l'invasione e combatterono al fianco degli Osseziani del Sud quando le truppe georgiane entrarono nella provincia e catturarono gran parte della capitale Tskhinvali.
Tuttavia, i militari georgiani furono rapidamente sconfitti nella guerra in Ossezia dopo che le forze regolari russe vennero inviate in Ossezia del Sud aprendo un secondo fronte nell'altra provincia separatista georgiana dell'Abkhazia insieme alle forze abcazie.

Terzo mandato come presidente (2012)

Investitura presidenziale di Vladimir Putin il 7 maggio 2012.
Il 4 marzo 2012 Putin è stato eletto per la terza volta presidente della Repubblica Russa con oltre il 60% dei consensi contro il 17% raccolto dal candidato comunista Ghennadi Ziuganov; Putin succede a Dmitrij Anatol'evič Medvedev, che era presidente dal 2008.
Putin, contrario all'intervento militare in Libia del 2011, si è opposto a una soluzione militare alla guerra civile in Siria e la Russia ha minacciato di porre il veto ad eventuali sanzioni internazionali contro il governo siriano; nell'agosto 2013 la mediazione di Putin ha scongiurato l'intervento militare occidentale paventato sulla scia degli attacchi di Ghūṭa e nel settembre 2015 il leader russo ha autorizzato, dopo aver ottenuto il voto favorevole della Duma, le forze armate russe ad intervenire nel paese a sostegno del presidente siriano Bashar al-Assad.
Dopo la rivoluzione ucraina del febbraio 2014, l'avvento di Euromaidan e la deposizione del presidente ucraino Viktor Janukovyč, Vladimir Putin ha autorizzato il sostegno militare alle forze filorusse nella regione ucraina della Crimea, dichiarando poi l'annessione del territorio a seguito di un referendum popolare non riconosciuto dalla comunità internazionale.
Nel novembre 2014 ha firmato un accordo con l'autoproclamata repubblica dell'Abkhazia che prevede uno spazio comune di difesa e sicurezza con la Russia a protezione del confine tra la regione georgiana dell'Abkhazia e la Georgia.

Possiamo senza dubbio affermare che Vladimir Putin è uno dei più grandi statisti degli ultimi tempi. E' stato in grado di risollevare la Russia dopo la caduta del muro di Berlino riportandola fra le grandi nazioni del mondo, un'impresa che non tutti sarebbero stati in grado di fare.

Alla fine, dopo la storia, due orologi attinenti al Presidente ed un libro dell'editore Carocci, che è l'unica autobiografia autorizzata in italiano, della quale consiglio a tutti la lettura
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Re: orologi e personaggi russi - Vladimir Putin

Messaggio da DaniLao »

Ecco, Burjano, così mi garbi!
Come un MIG fuori controllo che bombarda quelli sbagliati :-D

Trovo la tua idea geniale!
Una succursale dell'angolo del ludibrio dedicata al personaggio che più lo merita, uno scrigno dorato nel quale porre i quadranti più preziosi che l'orologeria russa abbia mai prodotto, un'ara sacra sulla quale porre i simulacri di cotanto (santo) personaggio, un'arca dell'alleanza nel nome del celeberrimo lettone regalato a silvio...

Non posso che plaudire gaudente a questa felice idea e parteciperò volentieri a questo topico che sospetto ce ne potrebbe far vedere delle belle...

Iniziò raccogliendo qua sotto alcuni omaggi che abbiamo già visto da altre parti.

Buona visione & put the spermguard on your keyboard...

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Re: orologi e personaggi russi - Vladimir Putin

Messaggio da Крокодил »

Vi faccio vedere anche i miei, ho scelto due tasca perché così tengo la benefica effige più adesa alla mia intimità (il primo ho la sensazione che ogni tanto mi palpeggi, con quella mano alzata, ma forse è solo il quarzo troppo rumoroso....)
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Sull'android watch invece ho questa applicazione che sfrutta i sensori di suono e quando butto un bacino mi risponde facendo l'occhiolino
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Re: orologi e personaggi russi - Vladimir Putin

Messaggio da burja »

Ringrazio Danilao e l'altro forumista per i preziosi interventi che dimostrano come ormai la figura del Presidente permei tutta la società russa, a partire dalle cose più banali come quelle pubblicate per finire a quelle più serie, perché il loro scopo era questo e non posso che essere d'accordo con loro. Il Presidente somiglia a certi personaggi del passato sovietico, bastava una loro frase e tutti si adeguavano (indimenticabile il "chi lavora davvero va a letto presto" di Nikita Kruscev, che fu seguito da tutti i russi i quali spengevano la luce mai più tardi delle 10). Questa aria nuova che sa d'antico che si respira in Russia è merito del Presidente, che con il suo sforzo per il progresso e la fratellanza dei popoli ha riportato la Russia nel posto che merito nel consesso internazionale. Grazie Danilao, grazie ancora :ok: :ok:
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Re: orologi e personaggi russi - Vladimir Putin

Messaggio da Gamanto »

Bravo burja, ottimo approfondimento, ricco di notizie interessanti sul Presidente. :bravo2:
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Re: orologi e personaggi russi - Vladimir Putin

Messaggio da burja »

Auguri, Presidente :bravo: :bravo: :bravo: :ok1: :ok1: :ok1:

https://it.sputniknews.com/videoclub/20 ... 4anni.html

E' dovere di ogni buon russofilo guardare il video :D

Due foto, una con il nostro Presidente del Consiglio, l'altra con gli Immortali, il 9 maggio 2016, in occasione della commemorazione della vittoria della Grande Guerra Patriottica, gli Immortali sono tutti coloro che sono morti nella seconda guerra mondiale per mano degli invasori nazisti e sono portati nella sfilata dai loro parenti tramite delle foto
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Re: orologi e personaggi russi - Vladimir Putin

Messaggio da robyvintage »

AUGURI . :bravo: :bravo: :cheers:
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DaniLao
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orologi e personaggi russi - Vladimir Putin

Messaggio da DaniLao »

burja ha scritto:Due foto, una con il nostro Presidente del Consiglio
Ma perché renzi tiene la manina sul pancino?
Non è che ha esagerato a colazione con i

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Ecco infatti la foto successiva

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Anyway, buon compleanno presidente antiamericano e anticapitalista, ho apprezzato questa notizia https://it.sputniknews.com/mondo/201610 ... aviar.html dalla quale si ingente che tu brani sentirti il più ammerigano (con l'iphono) e il più capitalista (titanio e oro).

Se poi ti capitasse di prezzolate giornalisti con un po' più d'anima d'uno capace di scrivere parole a caso ("Il design del telefono è disponibile in due varianti: in titanio o in 2 leghe metalliche, con una combinazione di una lega a freddo e con elementi su sfondo d'orato" non vuol dire NULLA) noi leggeremmo più volentieri.

Comunque:

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La società Caviar, specializzata per le rifiniture personalizzate di lusso degli smartphone, in occasione del compleanno del presidente Vladimir Putin ha lanciato una serie limitata di iPhone 7 decorati con un bassorilievo d'oro del capo di Stato russo, si legge in un comunicato dell'azienda.

Il modello di smartphone si chiama "Supremo Putin Damascus". Il corpo è decorato con Acciaio Damasco e grandi particolari: l'emblema della Federazione Russa, un busto in bassorilievo del presidente e una sua citazione: "Risponderemo a tutte le sfide! Lavoreremo per il bene della Russia". Il design del telefono è disponibile in due varianti: in titanio o in 2 leghe metalliche, con una combinazione di una lega a freddo e con elementi su sfondo d'orato. La quantità degli smartphone in vendita è limitata a 64 copie. I dispositivi hanno una memoria di 128 GB o 256 GB. Il prezzo parte dai 207.000 rubli (poco meno di 3.000 €) con oro oro giallo e raggiunge i 232.000 rubli (3.300 €) per lo smartphone in oro bianco con una capacità di memoria massima. Putin festeggia il suo compleanno il 7 ottobre."
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Re: orologi e personaggi russi - Vladimir Putin

Messaggio da burja »

che umorismo greve, da danilao mi aspettavo qualcosa di meglio, comunque questo ahimè è un sito democratico ed ognuno è libero di scriverci quello che vuole :D
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orologi e personaggi russi - Vladimir Putin

Messaggio da DaniLao »

No, aspetta, fermo un secondo... Definisci 'umorismo greve' nel contesto di 'sto topic, perché a me pareva si fosse partiti grevissimi (praticamente pornografici) già dal titolo :-D
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