Poljot Aviator I: come tutto (ri)cominciò

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Poljot Aviator I: come tutto (ri)cominciò

Messaggio da cuoccimix »

Il sottoscritto colleziona russi dai primi anni '90, però ha iniziato a collezionare in modo massiccio dal 2000-2001.
Infatti sino ad allora avevo una decina scarsa di orologi, tutti di piccolo cabotaggio. Appena feci il mio primo collegamento Internet, una curiosità che mi prese è se ci fossero ancora quegli orologi che nei primi '90 tutti volevano e che una decina di anni dopo (appunto a nuovo millennio aperto) nessuno voleva più, perlmeno in Italia.

Non solo c'erano, ma era in vendita un crono che, pur essendo una copia spudorata del Fortis Flieger Professional crono (il sito si chiamava Acoola.com, oggi con lo stesso dominio c'è un'azienda pubblicitaria), era davvero notevole ai miei occhi:


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Caratteristici il "freccione" spesso e con coda verniciata in nero in pieno stile aeronautico e la cassa sabbiata, però c'era anche in versione lucidata o PVD nero. Dato che costava un occhio della testa, che era in vendita in USA, che non esisteva PayPal e che non sapevo come prenderlo, all'epoca c'erano dei polacchi che ancora bazzicavano il mercatino locale ....così incaricai loro di prendermene uno. Arrivò perfetto, con il "freccione" largo, purtroppo c'era un problema: imbarcava acqua come se non ci fosse un domani (teoricamente 5 atmosfere doveva averle, allora ero abbastanza schizzinoso, del resto erano 170 euro :) ).

Glielo ridiedi indietro (poalcchi con garanzia!), me ne diedero un altro che teneva bene l'acqua...però quello arrivato aveva una lancettina crono sottilissima , quasi invisibile. Praticamente perdeva molto in estetica. Tuttavia l'ho tenuto per anni, quando ha iniziato a dare i numeri qualche anno fa, e visto che ne cercavo uno con la lancetta "giusta", lo vendetti e acquistai il terzo con un'altra lancetta ancora, non proprio il "freccione" della prima foto ma almeno con una lancetta più visibile.
Solo che lo str...tedesco non aveva inquadranto le ammaccature sulla corona :( tasti inchiodati...comunque lo misi a posto.

Questo è quello che ho attualmente, insieme a uno nero in PVD nero...che però ha la corona usurata. Sì, perchè molti pezzi, inspiegabilmente, uscivano con la cassa che era sì di PVD, ma la corona era verniciata :P E il controllo qualità di questi Poljot di inizio millennio era a dir poco precario. Nondimeno erano attraenti e ricercati, tanto che Fortis fece una causa legale contro Poljot. Così arrivarono versioni differenti, ma ovviamente non belle come quello scopiazzato :P

Peccato che qualche settimana fa abbia perso un'asta per una cassa NOS a 35 euro...magari, chissà un giorno arriverà un ennesimo Aviator (ne ho giusto qualcuno....ci sono altre versioni non crono ;) ).
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DaniLao
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Poljot Aviator I: come tutto (ri)cominciò

Messaggio da DaniLao »

…un ritorno alle origini tribolate del collezionismo sovietofilo :-D

Bello, dai!
Ne apprezzo la pulizia formale del quadrante nonostante i molto elementi l’essenzialità della cassa sulla quale stanno proprio bene corona e tasti importanti.
È quasi carino anche quello PVD che generalmente non digerisco.

Curiosità: il diametro?
Sembra già grandicello per il periodo o è la prospettiva?
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Re: Poljot Aviator I: come tutto (ri)cominciò

Messaggio da cuoccimix »

Diametro, sui 40 mm. Ne sono state fatte, in seguito, tante altre versioni generalmente a marchio Aviator/Volmax (non Poljot) con cassa più grande.
Da notare, nell screenshot della Wayback Machine che ho postato, la scritta "Swiss Quality with Russian prices". Oggi per quanto costano i crono 3133 nuovi, si può parlare di qualità russa con prezzi svizzeri :D

Comunque, la primissima versione aveva appunto questa lancetta dei secondi larga. In effetti l'ho sempre cercato così, ma è stata montata solo per i primi lotti di produzione.
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Re: Poljot Aviator I: come tutto (ri)cominciò

Messaggio da finestraweb »

Orologio molto bello, che ho inseguito per anni.
Mi è sceso un po' come gradimento quando ho scoperto che era una copia spudorata del Fortis (non l'unica).... ma l'orologeria russa di quegli anni era così.
Chissà se gli orologi di quegli anni erano tutti assemblati a Mosca o i venditori acquistavano stock e li assemblavano per "conto proprio".

Un periodo comunque sicuramente emozionante per un russofilo.
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