Ringrazio Dani per il bel servizio su un orologio che a me piace molto
e cerco di contribuire con qualche informazione.
Il monolancetta più noto è probabilmente il classico MeisterSinger 01, qui in una foto tratta dal loro sito.
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Il MeisterSinger nasce nel 2001 in Westfalia, a Münster, sede della eponima casa orologiera tedesca. Si tratta quindi di un modello piuttosto recente, al quale la Luch si è chiaramente ispirata.
Il MeisterSinger dà una bella sensazione al polso. E' "corposo", quasi massiccio, e ben rifinito. In confronto il Luch è molto più leggero e non offre la stessa sensazione estetica e tattile. Ma costa un decimo, o anche qualcosa meno.
Proseguendo nel confronto, il germanico MeisterSinger monta un robusto 26mm ETA 2801 (o equivalente Sellita SW210) mentre il bielorusso Luch alloggia un minuscolo movimento di forma Luch 1801. Il motore ETA è incontrovertibilmente più preciso, ma il piccolo bielorusso si fa valere sul fronte dell'affidabilità e sulla capacità di lavorare in maniera decente anche con poca, nulla (o impropria!) manutenzione.
Inoltre, l'essenzialità minimalista di quella solitaria lancetta delle ore non costituisce solo una, a mio avviso pregevole, caratteristica estetica. La mancanza delle lancette di minuti e secondi riduce il consumo di energia necessario alla marcia, contribuendo a ridurre attriti e usura. Da sottolineare che il Luch, e il parente stretto Zarja, nascono proprio senza l'asse dei secondi.
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Per quanto riguarda la leggibilità, è molto più immediata di quanto appaia. Basta poco per abituarsi a cogliere la posizione della lancetta delle ore sul quadrante. La lettura con la precisione di un quarto d'ora è immediata, per i cinque minuti serve appena un attimo in più.
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Va detto che a molti non piace l'idea di un movimento molto più piccolo del quadrante, anche perché ne deriva la necessità di un anello spaziatore ipertrofico
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L'anello in teflon potrà essere antiestetico però è nascosto dietro al fondello, e inoltre si rivela un formidabile ammortizzatore contro gli urti. In fondo, così come non è tutto oro quello che luccica a volte vale anche il contrario