burja ha scritto: ↑25 ago 2018, 17:38
L'ultimo delle foto che pubblico, soprattutto, mi ha incuriosito, chiedo il favore a Marco, quando ha un attimo di tempo, di descriverlo, perchè dalle anticipazioni che mi ha dato sembra veramente un pezzo fuori dall'ordinario
Inizio con il ringraziarti, carissimo burja, per avermi coinvolto "in diretta" nei tuoi viaggi. Mi hai davvero fatto provare la sensazione di trovarmi insieme a te nel visitare quei bei posti!
In effetti tutti gli orologi che hai fotografato sono di alto livello, la pendola, l'orologio a portico in alabastro, il Martin da tavolo, il mantle clock inglese e certamente anche l'orologio da tasca.
La ricerca di informazioni in questo campo è un'attività dagli esiti incerti, ma forse anche per questo può essere divertente e a volte può condurre a risultati sorprendenti. Sicuramente ogni volta si impara qualcosa di nuovo, e da questo punto di vista la pendola e l'orologio da tasca sono stati indubbiamente fonte di informazioni per me nuove.
Riguardo alla pendola, la tipologia di cassa, bella ma non particolarmente elaborata, mi fa pensare alla prima metà dell'Ottocento. Da una foto di burja non pubblicata, l'orologio sembrerebbe da attribuire a
Rudolph Gisy da
Goldingen, Lettonia. Non avevo mai avuto notizie di fabbricanti di pendole in Lettonia, né in generale di orologeria Lettone, per cui già questa per me è una informazione molto interessante.
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Il quadrantino in alto, sopra il quadrante principale, potrebbe servire per attivare e disattivare rintocchi e suonerie, magari decifrando le scritte se ne potrebbe capire meglio la funzione. Burja, hai per caso qualche foto più nitida da cui leggere le scritte?
Dalla foto si può notare la mancanza della lancetta dei secondi, forse dovuta ad un cambio di scappamento in tempi successivi. Magari la pendola è stata oggetto di un restauro significativo, durante il quale Gisy potrebbe aver applicato la placca con la sua firma. Dico questo perché si nota una finestrella quadrata in basso che lascia scoperta una porzione del quadrante sottostante (vedi dettaglio). Una piccola stonatura nell'insieme che mi rende sospettoso, in ogni caso è un orologio molto bello e molto particolare.
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L'orologio da tasca è altrettanto intrigante, se non di più. Si tratta di un orologio con caratteristiche tipiche della seconda metà del Settecento, e cioè movimento a due platine tenute insieme da pilastrini, coq traforato e regolatore a indice tipo Tompion, cassa lavorata a sbalzo (repoussé).
A fare questo tipo di orologi in quel periodo c'erano sostanzialmente inglesi, francesi e olandesi. Piccoli dettagli mi facevano propendere per la fabbricazione inglese, ma poi da una delle foto di Giovanni sono riuscito a decifrare la firma dell'orologiaio,
A. Bourdillon.
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Si nota anche un dettaglio che inizialmente mi aveva ingannato, sul coq è presente una racchetta di regolazione (!) Nato verosimilmente con scappamento a verga, l'orologio è stato successivamente modificato con uno scappamento ad ancora.
Il nome dell'autore ha portato ad esiti inizialmente insospettabili. Una ricerca tra i miei amati libri mi ha rapidamente rivelato che
Augustin Bourdillon (1729-1799) è stato un
orologiaio svedese (!) anche piuttosto prolifico per l'epoca. Esempi di orologeria antica dalla Svezia non si incontrano facilmente, anzi direi che sono decisamente inusuali, ma la ricerca doveva riservare un'altra sorpresa.
Molto probabilmente l'orologio da tasca fotografato da Giovanni ha avuto una storia avventurosa. Ne ho trovato una prima traccia nel Baillie (G.H. Baillie, Watchmakers & Clockmakers of the World, 2nd ed. 1947) che lo colloca nel Museo Nazionale di Stoccolma, e poi – dopo chissà quale percorso, incluse le modifiche allo scappamento – una seconda traccia molto più recente.
Vi assicuro che è stato sorprendente confrontare le foto dell'orologio che burja ha potuto vedere a Palazzo Rundāle con quelle pubblicate da una
antica case d'aste scandinava, la
Bukowskis (
https://www.bukowskis.com). Un assaggio nella foto qui sotto:
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La descrizione sul sito della Bukowskis dice:
Autore: Augustin Bourdillon, Stockholm
Pocket watch diameter 48,5 mm
18K gold, rebuild to lever escapement, key wind, case in multicolored gold made in repoussé technique with floral motif, ca 1765.
Serial nr 304
L'orologio è stato venduto a Stoccolma il 16 maggio di quest'anno per 7500 corone svedesi (circa 750 euro). La cifra contenuta è dovuta alle condizioni non perfette, dichiarate nella descrizione. Queste le valutazioni:
Movement (6/10), defect
Dial and hands (5/10)
Case (7/10), dents
Overall Opinion (7/10)
Overhaul recommended, at buyer's expense
Estimate 10 000 SEK/1 038 EUR
Riporto qui alcune delle foto della Bukowskis, invitandovi a visitarne il sito (
https://www.bukowskis.com/en/auctions/6 ... ch-48-5-mm) per vederle a più alta risoluzione.
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Bene, ci sarebbe un altro bel po' di cui parlare e di dubbi da chiarire, ma direi che ho chiacchierato già abbastanza e la finisco qui