Sentirsi antifascisti/antinazisti oggi
Inviato: 5 dic 2017, 10:00
Cari Soci,
questa mattina mi son svegliato con un pensiero punteruolo che mi girovagava pel capo e bisogna che con voi lo condivida...
Nell’ultimo paio di mesi abbiamo dovuto prestare la nostra attenzione troppo sovente su faccende vergognose, mi riferisco nello specifico a:
le foto di Anna Frank con la maglietta della Roma allo stadio;
lo striscione su mussolini a Lucca,
i buffi pelati che se la pigliano con anziani e volontari dell’accoglienza a Como;
il carabiniere fiorentino con la bandiera filonazista esposta in camerata in caserma;
la scritta infame sul ponte a Milano...
La vogliamo far finita con ‘sto caxxo di storia che le ideologie sian roba vecchia e superata?
Lo vogliamo comprendere che quest’ondata di ‘volemose tutti bene e dimentichiamo le cose vergognose che sono state’ fa male a tutti e soprattutto ai giovani cresciuti da mediaset?
Lo comprenderemo mai come questo -nella mente da plasmare d’un giovane sprovveduto- voglia dire mettere fascismo e antifascismo sullo stesso piano o -peggio- far passare l’antifascismo (che dovrebbe essere un valore repubblicano) come una pericolosa perversione di esagitati di sinistra (o sinistra-sinistra, come direbbe Cane)?
Comprendo bene come questo mescolare le cose -renderle tutte uguali ed egualmente esecrabili ad occhi poco o per nulla attenti- faccia comodo quasi a tutti, a destra ma anche dalle parti dell’excentrosinistra-exmargherita che ha da sempre puntato ai voti conservatori della democrazia cristiana alla quale il comunismo faceva poco meno paura del fascismo.
Figuriamoci ai 5 stelle poi, che con questa manfrina ‘no sinistra-no destra’, artatamente propagata dall’agenzia pubblicitaria che li conduce, hanno fatto la loro fortuna populista.
Come comprendo che sia più facile risolverla in burletta anziché spiegare perbene ai giovani e nelle scuole cosa abbia voluto dire e cosa sia stato il fascismo politicamente, socialmente e moralmente (pure tanti adulti sembrano piuttosto confusi e avrebbero bisogno di un bel ripasso).
Non è nemmeno una scusa dire che i partiti non rispecchino più gli ideali e che non si capisca cosa sia la destra e cosa sia la sinistra: è una stronzata, ognuno l’etica ce l’ha dentro e la può tranquillamente perseguire in autonomia senza necessità alcuna di bravi o cattivi maestri.
Come il tipo che -a Milano- s’è fermato in motorino e s’è chinato a sporcarsi le mani cancellando la scritta infame.
È stata una necessità interiore, qualcosa che l’ha evidentemente colpito dentro fino a fermare il suo tempo e la sua giornata finché lo scempio non fosse lavato.
A lui va tutta la mia stima.
Così bisogna fare, senza troppe chiacchiere, quando s’incontra una vergogna fascista
questa mattina mi son svegliato con un pensiero punteruolo che mi girovagava pel capo e bisogna che con voi lo condivida...
Nell’ultimo paio di mesi abbiamo dovuto prestare la nostra attenzione troppo sovente su faccende vergognose, mi riferisco nello specifico a:
le foto di Anna Frank con la maglietta della Roma allo stadio;
lo striscione su mussolini a Lucca,
i buffi pelati che se la pigliano con anziani e volontari dell’accoglienza a Como;
il carabiniere fiorentino con la bandiera filonazista esposta in camerata in caserma;
la scritta infame sul ponte a Milano...
La vogliamo far finita con ‘sto caxxo di storia che le ideologie sian roba vecchia e superata?
Lo vogliamo comprendere che quest’ondata di ‘volemose tutti bene e dimentichiamo le cose vergognose che sono state’ fa male a tutti e soprattutto ai giovani cresciuti da mediaset?
Lo comprenderemo mai come questo -nella mente da plasmare d’un giovane sprovveduto- voglia dire mettere fascismo e antifascismo sullo stesso piano o -peggio- far passare l’antifascismo (che dovrebbe essere un valore repubblicano) come una pericolosa perversione di esagitati di sinistra (o sinistra-sinistra, come direbbe Cane)?
Comprendo bene come questo mescolare le cose -renderle tutte uguali ed egualmente esecrabili ad occhi poco o per nulla attenti- faccia comodo quasi a tutti, a destra ma anche dalle parti dell’excentrosinistra-exmargherita che ha da sempre puntato ai voti conservatori della democrazia cristiana alla quale il comunismo faceva poco meno paura del fascismo.
Figuriamoci ai 5 stelle poi, che con questa manfrina ‘no sinistra-no destra’, artatamente propagata dall’agenzia pubblicitaria che li conduce, hanno fatto la loro fortuna populista.
Come comprendo che sia più facile risolverla in burletta anziché spiegare perbene ai giovani e nelle scuole cosa abbia voluto dire e cosa sia stato il fascismo politicamente, socialmente e moralmente (pure tanti adulti sembrano piuttosto confusi e avrebbero bisogno di un bel ripasso).
Non è nemmeno una scusa dire che i partiti non rispecchino più gli ideali e che non si capisca cosa sia la destra e cosa sia la sinistra: è una stronzata, ognuno l’etica ce l’ha dentro e la può tranquillamente perseguire in autonomia senza necessità alcuna di bravi o cattivi maestri.
Come il tipo che -a Milano- s’è fermato in motorino e s’è chinato a sporcarsi le mani cancellando la scritta infame.
È stata una necessità interiore, qualcosa che l’ha evidentemente colpito dentro fino a fermare il suo tempo e la sua giornata finché lo scempio non fosse lavato.
A lui va tutta la mia stima.
Così bisogna fare, senza troppe chiacchiere, quando s’incontra una vergogna fascista