La Jogoslavia della pulizia etnica

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Cane
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La Jogoslavia della pulizia etnica

Messaggio da Cane »

Un guzzista durante una discussione politica sull'uomo forte dice tra le altre cose di essere stato in Jugoslavia al seguito delle
truppe ONU e racconta quello che ha visto:

renny71 ha scritto:Io ossessioni non ne ho.
Non sono un rosso, eppure a Renzi diedi una chance in nome dello ( sperato) cambiamento che un uomo nuovo potesse portare. Speranza malriposta, ma ho sentito giusto allora provare a dar lui il mio voto...nonostante io sia di altre idee politiche.
Che poi per forza un uomo forte sia mediocre...bah...opinione personale di chi l'ha detta e non dogma assoluto.
La rispetto, ma non la condivido. Paragonare la forza di Chavez a Ghandi sfiora il ridicolo se non l'ereseia. La forza spirituale , di fede, di etica....puo' ceder solo l'onor delle armi all'arroganza del bastone.
Ma ella resta e restera' come fulgido esempio di integrita' e di umanesimo.
I gioppini dittatori , che diventan maschere di se' stessi , si idolatrano e via dicendo....restano solo come pagine nere.
La forza di Madre Teresa o del papa Polacco ...di Walesa....di Mandela...ed io non sono di Chiesa! Ne' un caritatevole.
Uomini forti, capacita' e merito...meglio Adriano e Traiano oppure Diocleziano o Augusto ? Contesti diversi, direte voi. Se l'Optimum Princeps regno' magnificamente in una epoca d'oro, altri dovettero riedificare o riorganizzare Regiones, eserciti, polis....Qualita' e forza, ma differenti. O il Fieramosca quanto eticamente dista dal Delle bande Nere?
E ancora Mazzini o Garibaldi.
Essendo questo forum composto per lo piu' da over 40, presumo ci sia iscritto qualcuno che ha preso parte ad uno dei recenti conflitti ( Iraq, Afghanistan). E che potra' capir sino in fondo cio' che ora scrivo.
Nel 91 abvevo 20 anni, ero un lagunare e serivo il mio paese. Nel 92 partii volontario in missione , nei Balcani. Eravamo scorta armata di una commissione ONU mista ( osservatori politici civili, alti ranghi militari, gente dei Servizi,ecc) . Che aveva come scopo documentare esattamente cio' che ( gia' da troppo tempo) stava succedendo nella Ex Jugoslavia. Tremendamente in ritardo....Cmq fu cio' che diede il LA ( finalemnet) ad un intervento armato delle Nazioni Unite per fermare il GENOCIDIO.
Partii volontario perche' volevo servir il mio Paese e credevo fortissimamente che un ordine precostituito ( l'ONU, l'Europa nascente come figura forte, il P.A.) avesse come DOVERE intervenire per porre fine a quel massacro. Ci fu spiegato molto poco, prima di partire. Non esisteva il WEB , lo smartphone ed i social erano fantascienza. Alcune Polaroid, alcuni VHS, molte info frammentarie su Serbi, Mopntenegrini, Bosniaci, Salvi sur generis...e sulle faide religiose . Molto poco, molto frammentato, molto vago. Ci si spiego' per sommi capi che non avevamo regole di ingaggio in quanto delegazione ONU. Non dovevamo mai intervenire, nemmeno fossimo stati spettatori di esecuzioni o scempi. Fu la prima volta che vidi l'Uomo Forte. La', nei Balcani, in quella che...decenni dopo...l'Europa ha spolverato come la propria piu' grande vergogna assumendosi colpe indubbiamente sue per ritardi inspiegabili .

NOTA: spiegabili si, invece. quando la minaccia si stava avvicinando ( Croazia, Slovenia) , si risciava di metter in ginocchio nazioni con grandi interessi bancari europei. Austria , Italia, Olanda e Germania avevano fioumi di denari ed interessi nelle nazioni balcaniche a noi piu' vicine.

Tornando a noi, in quel buco del culo del mondo che erano i Balcani allora l'Uomo Forte aveva un nome. Milosevic. Ello aveva anche un volto, che era quallo di Radic. Ed aveva anche un coropo, composto dalle Tigri di Radic.
Lo scempio, l'epurazione, le violenze ...in quella terra grigia e mesta cercavamo fosse comuni. Trovavamo donne incinte uccise, squartate e col feto tirato fuori dal ventre. Ragazzini mutilati al gomito ( e poi ci si inorridisce di cio' che avveniva in Cambogia a fine anni 60?!?...EUROPA! ). Milizie che ti deridevano mentre passavano su vecchi autocarri UAZ con appesi dietro coropi martotriati di contadini.
Mostar, Sarajevo...sembravaano citta' infernali.Gelide, allordate di sangue ovunque. Nei buchi di mortaio dei muri qualcuno metteva candele. Ragazzine di 14 anni piene di pulci e luride ti si offrivano a cosce aperte per una galletta o un Ciocori'. Mio cugno serbo ha ucciso mia moglie kossovara, mio zio bosbniaco ha sparato ad un parente montenegrino...Non si capiva piu' il Male da dove fosse stato generato. Allora. Si capii solo COSA AVEVA SCATURITO, cioe' l'Uomo Forte, il piu' forte..per meglio dire. Forgiato dai conflitti intestini, maliziosamente impostato da interessi economici. Impeccabilmente strutturato , poi, in una macchina da sterminio implacabile.
Poi vidi un altro Uomo Forte. Si chiamava Basil, aveva 34 anni e le gambe mozzate da un colpo di carro...al ginocchio. Basil era salvo, si sentiva SLAVO. cattolico ortodosso, non odiava le genti che...sotto Tito...erano un popolo solo. Lui girava per mostar in un carrello della spesa, tipo quelli dei ns supermercati ma caritevolmente adattato da un suo amico in modo che potesse salirci dalla parte della manopola di presa ( aveva fatto segar il lato ). Su di uno dei monconi aveva ceralacca tinta col Blu di Prussia, l'altro era avvolto in un panno che terminava in una ginocchiera da skatebord allacciata con una camera d'aria di bicicletta. Soffriva dolori fortissimi, le gambe martoriate mesi prima le furono amputate da un parente in casa, con la sega da falegname. Cauterizzate poi con la fiamma ossidrica ed una lasta di ferro rovente. Mesi di antibiotici, piaghe, trasfusioni fatte alla bene e meglio ( sino a che Parev H cadde sotto i colpi dei mortai, da li in poi medici ed infermiere si arrangiavano per strada..).
Basil girava col carrello, ai primi free lancers Ansa o Das Bild offriva scorci di posti terribili. In cambio di cibo, denaro, medicinali. Ti portava in campi dove, sotto ai covoni di fieno, trovavi famiglie sterminate. Ti mostrava vacche e porci uccisi solo per gioco. Ci fece vedere SCIAOSCIAO, un vecchio fienile dove le milizie di Radic violentavano ragazzine e ragazzini, ore ed ore, sino allo svenimento se non alla morte.
Quando arrivammo noi ( io ero nella terza tornata), e prima ancora gli Inglesi del SAS o i caschi blu pakistani ( eh gia'....il pakistan), per lui fu grande festa. Tutti gli davamo qualcosa, lui parlava fluentemente italiano, tedesco, inglese e ti mostrava cose.
Col suo piccolo tesoretto Basil ogni sera andava ad una vecchia autostazione dismessa. Aveva un ragazzino, Miro, che gli faceva da "assistente"e spingeva il carrello. I primi tempi no, era solo, poi divenne " uno famoso" e Miro fu della partita. Noi tutto il gg accompagnavamo i nostri proteti. Ci facevamo decine di km con le Defender e coi VM ( il Lince arrivo' poco dopo...). Trovavamo fosse comuni, facevamo video, scavavamo. A volte portavamo calce viva, per coprire i poveri resti. Sempre dicevamo una preghiera. Molti dei miei compagni, gente con palle cubiche in Italia, stettero male. Un paio dovettero rimpatriarli, agli altri passo' in qualche gg. Io feci tesoro di quel che mi disse un para' inglese: fai finta che sia tuto falso, come in un film. Toccavo corpi, spostavo arti, pulivo cervella....senza emozioni. Ascoltavo nel Walkman ( le cassette !!!!!!!!) Donna Summer ...I feel love....Pero' quell'odore. Di carne, di morto, io quell'odore non lho piu' scordato. Mi mettevo pezzi di Lucky Strike nelle narici, mi lavavo il naso sino a vomitare ma mi restava dentro. Da allora, e ho quasi 49 anni...mangio pochissima carne e l'odore spesso mi nausea ancora. Cmq la ns giornata era questa, documentare cio' che il mondo gia' sapeva....in modo vile, meschino, con terribile coolpa e ritardo. La sera, invece , si stava al campo base ( un ufficio postale). Guardie armate, filo spinatto, jersey. Ma eravamo come "ospiti", nessuno ci sparava...ne' attaccava. Anzi, fieramente ci irridevamo. Urlavano: " Paolo Rossi...Paolo Rossi....italienij".
Non potevi fare nulla, ti prudevano le mani. Nell'H delle NU che era stato appena allestito si facevano i miracoli. Curavano tutti, a prescindere. Ma era una lotta impari: dalla sifilide al braccio mozzato passando per intestini fuori e occhi da cavare. Una sera uscimmo e andammo da basil, non ci eravamo mai stati. Riuscimmo a entrare ( aveva creato stratagemmi sulla doppia porta, con un rudimetale esplosivo di grasso, bulloni e polvere da sparo) e vidi una scena. In quel posto Basil aveva radunato i bambini disabili, dai 3 ai 17 anni o su di li. Disabili mentali, in carrozzina, sindrome di down. Aveva creato una cosa....Lui portava loro il cibo, l'acqua. Lui e Miro li curavano, e a quelli con disabilita' minore avevano insegnato ad usare lavatoio e fornello da campo.
Aveva creato salvezza. Per gli ultimi tra i disperati. Bambini che avrebbero avuto una scadenza indefinibile ma eppur brevissima.
Io li conobbi vermanet l'UOMO FORTE.
ello non dubita, non si danna ne' si crucci aper i propri malanni. ma persegue il bene ultimo, senza sosta, ne' tregua. Ha una visione che trascende, va oltre.
E LE CAPACITA'.
Non voglio tediarvi oltre, anche perche' in quel contesto io poi presi decisioni mie intime fortissime. Io ed altri. Spinti dal comune senso del giusto. Che diversamente dall'obbligo del precostituito muove la mano dei giusti.

Poi ripeto, io rispetto le opinioni di tutti.
Perche' il rispetto della parola e delle idee e' per me fondamento imprescindibile.
Ma voglio evitar questioni, discussioni talebane o...peggio...animi che si scaldino.
Gia' sono in overdose da decenni, nauseato da cio' che leggo sento e vedo dei ns politici.
Quindi passo la mano gente.

Paolo ... Nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti...(L.Pirandello)
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ale9191
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Re: La Jogoslavia della pulizia etnica

Messaggio da ale9191 »

Racconto forte, sicuramente un’esperienza che non auguro a nessuno.
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wilcoyote
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Re: La Jogoslavia della pulizia etnica

Messaggio da wilcoyote »

C'è un film, "Savior", che guardai appena uscito, nel 1998, talmente ben fatto ma anche crudo, che ricordo come se lo avessi visto ieri.
Il tema è la redenzione di un uomo precipitato nel baratro della barbarie, l'ambientazione la guerra in Bosnia.
Ancora, ricordo la descrizione che fa Curzio Malaparte di un criminale di guerra Jugoslavo (Ante Pavelic) nella seconda guerra mondiale, uno dei più efferati di cui mi sia capitato leggere.
Al punto che mi chiedo: ma che razza di "dirimpettai" abbiamo?
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Cane
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Re: La Jogoslavia della pulizia etnica

Messaggio da Cane »

wilcoyote ha scritto: 13 dic 2019, 11:45 Al punto che mi chiedo: ma che razza di "dirimpettai" abbiamo?
I dirimpettai li fanno le situazioni, l'odio verso il diverso, l'etnia diversa, la razza diversa...

Quello che fecero i nazisti pareva impossibile si riverificasse e invece e' successo, e sta succedendo in tanti posti del mondo, e risuccedera'...
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