Vaticano e DDL Zan

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DaniLao
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Re: Vaticano e DDL Zan

Messaggio da DaniLao »

Con gli emendamenti i renziani rimettono in dubbio le definizioni già discusse, approvate e votate (anche da loro) nell’apposita commissione di garanzia della quale hanno fatto parte.
Che vergogna vedere personaggi che vendono le proprie parole e i propri voti in questo modo.
Vergogna doppia sapendo come siano lì a rappresentare gli italiani.

Nel frattempo il rignanese fulminato sulla via di Arcore mette a disposizione i suoi voti alla destra per l’elezione del presidente della repubblica.

Bisognerà aspettare almeno le prossime elezioni perché con il 2% che si ritrovano la smettano di fare il gioco delle banche e del vaticano
Quaestio subtilissima, utrum Chimera in vacuo bombinans possit comedere secundus intentiones, et fuit debatuta per decem hebdomadas in concilio Constantiensi
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wilcoyote
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Re: Vaticano e DDL Zan

Messaggio da wilcoyote »

Riporto integralmente l'intervista su Repubblica.
Il tipo è di una fetenzia unica.


Matteo Renzi, ha deciso di affossare il ddl Zan?

"Falso. È vero il contrario: siamo gli unici a volerlo salvare. L'ipocrisia di chi urla sui social ma sa che al Senato non ci sono i numeri è la vera garanzia dell'affossamento della legge. Se andiamo sotto su un emendamento a scrutinio segreto, questa legge è morta e ne riparliamo tra anni. E quanti ragazzi gay soffriranno per la mancanza di questa legge? Voglio evitare questo rischio. Ma per fare le leggi servono i voti dei senatori, non i like degli influencer. Chi vuole una legge trova i numeri, chi vuole affossarla trova un alibi"

Ma il compromesso in questo caso è la via maestra?

"La questione è sempre la stessa, il contrasto tra massimalisti e riformisti. I massimalisti fanno i convegni, i riformisti fanno le leggi. Preferisco un buon compromesso a chi pensa di avere ragione solo lui ma non cambia le cose".

I suoi avversari temono che così non se ne farà nulla.

"Io ho firmato le Unioni Civili. E l'ultima sera prima della decisione di porre la fiducia ci fu una polemica sulla stepchild adoption. Chi si fidava dei grillini ci assicurava che avrebbero votato a favore"

E come andò?

"Io non mi fidai e dopo aver parlato col primo ministro (omosessuale) del Lussemburgo, il mio amico Xavier Bettel, misi la fiducia togliendo la stepchild. E meno male! I grillini nella notte fecero marcia indietro e la legge fu approvata coi voti di Verdini. Grazie a quella legge da cinque anni migliaia di persone dello stesso sesso possono sposarsi. Se non avessimo fatto un compromesso oggi in Italia ci sarebbero meno diritti"

Cosa chiedete di cambiare?

"A me interessa che ci sia una buona legge. La proposta di Scalfarotto, firmata anche da Zan, elimina i punti controversi su identità di genere e scuola. Può essere un punto di caduta. L'importante è non affossare la legge: a scrutinio segreto la legge rischia molto. Anche nei gruppi Pd Cinque Stelle potrebbero mancare voti, è il segreto di Pulcinella"

Le richieste di Italia viva coincidono con quelle della destra.

"Non sapevo che le femministe - che chiedono di eliminare identità di genere - fossero di destra. Ma comunque se la destra vota a favore di una legge del genere significa che è una destra europea. Meglio una destra che assomiglia alla Merkel di una destra che assomiglia a Orban".

Il Pd vi attacca e Salvini applaude. Non è in imbarazzo?

"Il Pd deve decidere: vuole una bandierina anche a costo di condannare una generazione di ragazze e ragazzi gay a non avere tutele o preferisce una legge? Io non avrei dubbi. E vero che per tanti anni i dirigenti dem hanno preferito il consenso identitaria al compromesso politico: infatti fino a che non sono arrivato io, nessuno ha fatto la legge sulle unioni civili. Proponiamo di votare gli emendamenti di Scalfarotto, non quelli di Pillon".

Ma perché allora l'avete votato alla Camera?

"Perché lì c'erano i numeri. Noi siamo a favore della Zan. Ma se al Senato non ci sono i numeri preferisco fare una buona legge modificando qualcosa. In Italia, come noto, c'è ancora il bicameralismo: finché non cambia la costituzione, il voto del Senato serve. Se poi vogliamo abolire il bicameralismo, io sono favorevole da sempre. Ci ho perso la poltrona per quella battaglia, non ho cambiato idea".

Il ddl Scalfarotto fu già bocciato dal centrodestra. Che senso ha?

"Deve chiederlo alla destra. Noi siamo sempre dalla stessa parte. E non solo Ivan Scalfarotto ma anche Lucia Annibali e Lisa Noja alla Camera hanno dato una grande mano. Come pure stanno facendo tutti i colleghi deputati e senatori. L'attività parlamentare non è scontro ideologico ma nobile e faticoso compromesso. Nel tempo della cancel cultur e della dittatura social figuriamoci se mi sfugge la difficoltà di fare ragionamenti del genere"

Davvero pensate che una volta approvato al Senato con le modifiche possa passare con la fiducia alla Camera?

"Eviterei di coinvolgere il Governo con la fiducia. Se ci sono modifiche concordate, alla Camera si approva in terza lettura in venti giorni. Preferisco aspettare venti giorni con una buona legge che far saltare tutti e dover aspettare altri dieci anni"

Nel Pd pensano che lei voglia sganciarsi dal centrosinistra. È così?

"Il Pd in questi mesi ha scelto una strategia suicida, immolandosi per Conte sia nella vicenda crisi che su Draghi che nelle ultime discussioni in casa grillina. Forse i nostri amici del Nazareno potrebbe occuparsi di più della loro miope visione anziché attaccare noi che non ci svendiamo a un progetto fallimentare come quello pentastellato".

Farebbe un accordo con la destra sul Colle?

"Anche con la destra, certo. Il sogno è sempre quello di eleggere un Presidente della Repubblica con un consenso amplissimo. In questa elezione, per di più più, la destra ha il 45% dei grandi elettori, quindi sarà sicuramente al tavolo. E meno male che bel 2019 abbiamo tolto i pieni poteri al Salvini del Papeete: fossimo andati a votare allora - come volevano alcuni dirigenti anche del Pd - ora dovremmo eleggere un Presidente sovranista".

Chi è il suo candidato al Colle?

"Al Colle non ho candidati, ma solo un Presidente per volta. Ora si chiama Sergio Mattarella: tutti noi abbiamo la responsabilità di rispettarlo e aiutarlo. Dei nomi parleremo a febbraio 2022"

Il governo reggerà alla crisi del M5s?

"Si. Draghi sta lavorando benissimo, il pil migliora, la fiducia cresce, l'Italia va. Il Governo regge. Credo invece che i Cinque Stelle non reggeranno al Governo Draghi: la crisi di gennaio ha prodotto un quadro politico nuovo e per me il Movimento e finito. Quando l'ho detto in una intervista a Repubblica tre mesi fa mi hanno preso per pazzo, ora mi sembra che si stiano convincendo in tanti".

Crede alla mediazione Conte-Grillo?

"Mi sembra una tregua di corto respiro. Torneranno a litigare dopo le amministrative. Ma non è un mio problema. Anche perché non discutono di idee diverse ma solo di chi debba comandare: puro potere".



Diversi giuristi esperti dicono che eliminando l'identità di genere si impedirà di applicare concretamente la legge ai gay-trans...
A parte questo, sembra che non si faccia scappare una sola occasione di dimostrare che se la sua riforma costituzionale fosse passata questi fatti non si verificherebbero.
Il problema non è il senato, ma la legge elettorale che permette maggioranze diverse (come succede anche negli USA).
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ale9191
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Re: Vaticano e DDL Zan

Messaggio da ale9191 »

Perché dire no al ddl Zan contro l’omotransobia? Perché la sua approvazione potrebbe aprire le porte al sesso con i bambini o con gli animali. L’affermazione è stata avanzata dalla garante per l’infanzia della Regione Umbria, Maria Rita Castellani.

https://www.corriere.it/politica/21_lug ... 01bd.shtml

«Il concetto d’identità cambia e di conseguenza ogni desiderio sarà considerato un bisogno e il bisogno un diritto. Si potrà scegliere l’orientamento sessuale verso cose, animali, e/o persone di ogni genere e, perché no, anche di ogni età, fino al punto che la poligamia come l’incesto non saranno più un tabù».

Se a livello istituzionale siamo arrivati a questo punto non sorprendiamoci se l’uomo della strada non ci ha capito nulla.
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wilcoyote
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Re: Vaticano e DDL Zan

Messaggio da wilcoyote »

Altro articolo lungo ma condivisibile, tratto dalla mailing list del Corriere della Sera (non c'è sul giornale, né online né stampato).

A giudicare dalle dichiarazioni pubbliche sul ddl Zan la legge contro l’omofobia è diventata la prima priorità dei partiti italiani. E invece molto difficilmente verrà approvata, perché quello che importa alle forze politiche in questa partita non è la migliore tutela possibile per i cittadini lgbt+, ma differenziarsi e posizionare le proprie bandierine all’interno di un’alleanza di governo che li mette tutti variamente in difficoltà con i propri elettori di riferimento. Così il ddl Zan è diventato una tela di Penelope, con il Senato che disfa, in nome del compromesso tra partiti politici, quello che la Camera aveva fatto, sempre in nome del compromesso tra i partiti politici.

Prendiamo l’esempio dell’articolo 1, finito sotto accusa perché fa riferimento all’identità di genere. Il centrodestra lo critica e ora anche Italia viva si dice convinta che sia necessario eliminarlo per trovare un’intesa. Peccato che l’articolo 1, che poi è solo un insieme di definizioni per chiarire che cosa significano alcuni termini usati nel disegno di legge (e cioè sesso, genere, orientamento sessuale e identità di genere), sia stato introdotto grazie a un emendamento presentato proprio da Italia viva e firmato da Lucia Annibali: serviva a rispondere alle obiezioni sollevate in Commissione Affari Costituzionali della Camera dal centrodestra, che accusava il ddl Zan di usare termini troppo vaghi e chiedeva di definire in modo rigoroso le nozioni utilizzate nel disegno di legge. Lo stesso vale per l’articolo 4 del testo, la cosiddetta clausola salva-idee, secondo il quale la legge contro l’omotransfobia non può mai essere usata per censurare «la libera espressione di convincimenti od opinioni nonché le condotte legittime riconducibili al pluralismo delle idee o alla libertà delle scelte, purché non idonee a determinare il concreto pericolo del compimento di atti discriminatori o violenti». È uno dei punti più criticati dal centrodestra e ora anche da Iv, che invece alla Camera aveva votato il testo («La libertà di pensiero e di espressione sono già tutelati dalla nostra Costituzione, non può essere degradata in una legge ordinaria» dicono adesso i renziani con un’argomentazione incomprensibile, visto che ribadire ciò che afferma la Costituzione non significa degradarla, ma semmai il contrario), eppure nel dibattito alla Camera era stato proprio il centrodestra a premere per averlo. «L’articolo 4 lo ha voluto Forza Italia» ha ricordato la senatrice forzista Barbara Masini in un’intervista a Repubblica.

Quello sul ddl Zan insomma è soprattutto un capolavoro di ostruzionismo da parte del centrodestra, che prima ha rallentato la discussione alla Camera chiedendo modifiche al testo e ora al Senato usa quelle stesse modifiche per dire che il ddl non va bene, e deve essere di nuovo cambiato. E dunque poi rispedito alla Camera. La tela di Penelope.

Il tutto mentre il leader della Lega Matteo Salvini assicura di volere «un testo condiviso» e sostiene che «se la legge verrà affossata Letta ne sarà responsabile». È lo stesso Salvini che fino a marzo ripeteva che contro l’omotransfobia «non servono nuove norme» (della Lega è anche il presidente della Commissione Giustizia in Senato, Andrea Ostellari, che ha fatto di tutto, convocando audizioni doppione di quelle già avvenute alla Camera, per fermare la legge e ora ha presentato un ennesimo testo di mediazione). È lo stesso Salvini che insieme a Licia Ronzulli ha firmato una proposta di legge alternativa al ddl Zan, ben sapendo che per il centrosinistra è inaccettabile: è infatti soltanto una norma contro l’omofobia e — in nome del rifiuto dell’identità di genere, un concetto per altro usato senza problemi dalla Corte costituzionale — non offre nessuna tutela alle persone transgender. Eppure le persone trans sono tra quelle più bisognose di protezione, visto che secondo il Transgender Murder Monitoring, un progetto di monitoraggio degli omicidi transfobici, l’Italia è il Paese dell’Unione europea con il massimo numero di omicidi di persone transgender: 42 tra il 2008 e il settembre 2020, contro i 13 della Spagna, gli 11 del Regno Unito, i 9 della Francia, i 2 della Germania e della Svezia. Una sproporzione evidente.

È, soprattutto, lo stesso Salvini che a livello europeo ha appena stretto un’alleanza politica con i partiti al governo in Ungheria e Polonia, che vengono accusati dall’Unione europea di violare i diritti fondamentali delle persone lgbt+ con le loro leggi liberticide.
Con questi presupposti è di fatto impossibile trovare un testo condiviso. E questo getta parecchie ombre anche sul tentativo di mediazione proposto dal leader di Italia viva Matteo Renzi. Non sorprende che infatti adesso i sostenitori del ddl Zan — Pd, Movimento 5 Stelle e Leu — accusino Italia viva di voler affossare la legge che pure alla Camera non aveva avuto problemi a votare (contro la Lega).

Non che questi ultimi ne escano bene. Quando erano al governo insieme, con il secondo esecutivo Conte, si sono ben guardati dal mandare avanti il ddl Zan. Sapevano che i voti erano risicati e per di più la lotta all’omotransfobia non era una priorità per nessuno. Il segretario pd Enrico Letta l’ha fatta sua quando, entrato nella maggioranza con Lega e Forza Italia, aveva bisogno di fare «una cosa di sinistra» che lo distinguesse dagli alleati del governo di unità nazionale. Forse la considerava più facile e meno divisiva per il suo partito rispetto al riconoscimento dei genitori gay e lesbiche, che pure è stato chiesto dalla Corte costituzionale. A quel punto anche i 5 Stelle lo hanno seguito. Ma è una battaglia soprattutto di testimonianza: pure con Iv è dubbio che ci siano i voti per far passare la legge. Sommando i 17 senatori di Italia viva ai 75 grillini, ai 38 del Pd ai 6 di Leu si arriva a 136 e la maggioranza è di 161: 25 voti da recuperare sono tanti. E defezioni sono possibili anche all’interno del Partito democratico e di Italia viva da parte dell’area cattolica sensibile alla contrarietà vaticana al ddl Zan. La proposta di mediazione di Italia viva salva il gioco delle parti, perché adesso permetterà a Pd, 5 Stelle e Leu di dire che se il ddl Zan non passa è colpa sua. E a Salvini e Renzi di dire che se non si arriva al compromesso è colpa loro. In ogni caso difficilmente verrà approvata una legge contro l’omotransfobia. Il rischio è che l’Italia rimanga uno dei pochissimi paesi europei a non averla.
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Re: Vaticano e DDL Zan

Messaggio da ale9191 »

Intanto il DDL Zan, con l’aiuto di IV e il silenzio assenso della destra è stato rinviato a Settembre.
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Re: Vaticano e DDL Zan

Messaggio da wilcoyote »

ale9191 ha scritto: 4 ago 2021, 11:30 Intanto il DDL Zan, con l’aiuto di IV e il silenzio assenso della destra è stato rinviato a Settembre.
Cioè alle calende greche.
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Re: Vaticano e DDL Zan

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Il ddl Zan è stato rinviato ancora una volta, se ne parlerà dopo le elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre prossimo, se tutto va bene. Il calendario deciso nella capigruppo è stato votato all’unanimità.

Credo che questa legge non vedrà mai la luce.
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Enrico Letta apre a sostanziali modifiche al Ddl, pronto anche ad eliminare il contestato articolo 1 pur di far passare la legge.

Meglio di nulla?
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Un riassunto per immagini precisissimo

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