Noam Chomsky: gli americani devono accettare l’idea che siamo uno stato terrorista

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wilcoyote
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Noam Chomsky: gli americani devono accettare l’idea che siamo uno stato terrorista

Messaggio da wilcoyote »

Da leggere (e ascoltare, per chi capisce l'inglese) tutto.

https://www.kulturjam.it/costume-e-soci ... Fi2V-VcUPY
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mchap
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Re: Noam Chomsky: gli americani devono accettare l’idea che siamo uno stato terrorista

Messaggio da mchap »

Purtroppo il mio inglese è fuori uso da alcuni anni, quindi l'intervista non l'ho seguita (poi con quella voce...). Chomsky rimane un grande intellettuale della sinistra, lo seguivo e leggevo molto negli anni '70 poi però crescendo e maturando sentivo il bisogno di un pensiero più profondo.
Intendiamoci, Chomksy è sempre stimolante ed da leggere però, a mio parere, è rappresentativo di un certo tipo di intellettuale di sinistra (in particolare della new left americana): molto lucido e provocatorio sulle analisi di grande respiro quanto poco incisivo, o del tutto assente, nella traduzione politica di queste analisi. E questa è una delle chiavi per capire la debolezza e la crisi della sinistra oggi.

E' quasi un paradosso. Di questi intellettuali abbiamo bisogno, sono spesso dei punti di riferimento, da loro abbiamo imparato molto, ma spesso sono prigionieri del proprio pensiero: se leggo Chomsky oggi mi sembra di sentire le stesse cose che diceva negli anni '70. Un pensiero tanto brillante e spesso provocatorio (cosa che a volte li porta a degli errori madornali) quanto lontano dalla capacità di incidere sulla realtà concreta.

Per esempio questa intervista. In base a quello che leggiamo nella sintesi scritta non c'è nulla di sbagliato, tutt'altro, ma cosa fare? come incidere nella politica americana? Non c'è nessuna indicazione e, per quello che ricordo, è sempre stato così con Chomsky.
(mi ci gioco qualcosa, tipo uno Strela 3017, che nel corso dell'intervista completa sia la stessa cosa.)

Si dirà che non è compito dell'intellettuale dare indicazioni politiche concrete, si dirà che l'intellettuale è solo una coscienza critica, sono altri che devono tradurre il loro pensiero.
E' una vecchia storia, un vecchio dibattito. Per chiarirmi faccio un confronto. Prendiamo Gramsci, un grande teorico ma le sue analisi della società italiano e dell'evolversi del capitalismo sono un tutt'uno con una immediata traduzione politica.

Allora, ben vengano i Chomsky e rendiamogli merito per il loro libero spirito critico e per il loro ruolo di pungolo, ma cerchiamo anche altro e anche oltre.
Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme.
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wilcoyote
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Re: Noam Chomsky: gli americani devono accettare l’idea che siamo uno stato terrorista

Messaggio da wilcoyote »

Purtroppo non c'è altro, nell'Occidente in generale.
Quanto alla traduzione degli enunciati di Chomsky in atti concreti, lo dice lui stesso perché non incidono praticamente per nulla sulla politica USA: da loro persino un La Russa sarebbe considerato un pericoloso eversore comunista!
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mchap
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Re: Noam Chomsky: gli americani devono accettare l’idea che siamo uno stato terrorista

Messaggio da mchap »

Una volta c'era Paul Sweezy (con Baran) e il gruppo della Monthly Review ma erano economisti, quindi avevano una capacità di analisi ben diversa. Chomsky è un linguista che raggiunse una certa notorietà per i suoi studi specifici alla sua materia, allo stesso tempo è stato un intellettuale che ha espresso la sua, autorevole, opinione su i più disparati campi dell'attualità politica.

Per certi versi a me sembra che Chomsky abbia "la puzza sotto il naso" :) , insomma il classico radical chic. Paul Sweezy è morto da anni ma credo che non avrebbe mai liquidato un Bernie Sanders con due parole così come fa Chomsky.
Se l'america è quella che è, se è in grado di esprimere politici al massimo moderati che per loro sono di sinistra, bene è con loro che ti devi confrontare e mediare. Questa è al lezione di Gramsci di cui Sweezy era un intelligente interprete.
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Re: Noam Chomsky: gli americani devono accettare l’idea che siamo uno stato terrorista

Messaggio da wilcoyote »

mchap ha scritto: 2 lug 2021, 12:46 Una volta c'era Paul Sweezy (con Baran) e il gruppo della Monthly Review ma erano economisti, quindi avevano una capacità di analisi ben diversa. Chomsky è un linguista che raggiunse una certa notorietà per i suoi studi specifici alla sua materia, allo stesso tempo è stato un intellettuale che ha espresso la sua, autorevole, opinione su i più disparati campi dell'attualità politica.

Per certi versi a me sembra che Chomsky abbia "la puzza sotto il naso" :) , insomma il classico radical chic. Paul Sweezy è morto da anni ma credo che non avrebbe mai liquidato un Bernie Sanders con due parole così come fa Chomsky.
Se l'america è quella che è, se è in grado di esprimere politici al massimo moderati che per loro sono di sinistra, bene è con loro che ti devi confrontare e mediare. Questa è al lezione di Gramsci di cui Sweezy era un intelligente interprete.
Partendo da Paul Sweezy e dalla sua Montly Review, sono approdato a questo interessante articolo!

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mchap
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Re: Noam Chomsky: gli americani devono accettare l’idea che siamo uno stato terrorista

Messaggio da mchap »

Grazie per la segnalazione, ho letto con interesse. Del 1949, l'ennesima conferma del fatto che ieri come oggi le conclusioni siano sempre le stesse.

Un link dove lo stesso articolo è i una forma più leggibile https://www.circolorossellimilano.org/M ... alismo.pdf
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