Orologi Socar

Radici, collaborazioni e concorrenza: orologeria americana, europea, estremo-orientale, ecc.
zvezda
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Orologi Socar

Messaggio da zvezda »

Non si trovano molte informazioni sul marchio Socar, dietro il quale probabilmente c'è uno dei tanti laboratori di orologeria che operavano in Italia negli anni '50 e '60.

C'è da dire che una volta era relativamente semplice avviare un laboratorio. Si partiva con le revisioni e le riparazioni, poi spesso si estendeva l'attività all'assemblaggio di orologi finiti su commissione. Se le cose andavano bene, si riusciva anche ad avviare una produzione di orologi in proprio, magari da vendere nel circuito dei fornituristi e dei negozi di orologeria. Si acquistavano movimenti, casse e quadranti su piazza, generalmente di provenienza elvetica, che il laboratorio provvedeva a montare e a personalizzare con il proprio marchio secondo le esigenze. Una volta si poteva fare, ma ormai sono decenni che queste realtà sono state spazzate via dalla profonda riorganizzazione del mercato orologiero innescata dalla crisi del quarzo negli anni '80.

Comunque, quale che sia la loro genesi, ogni tanto i Socar fanno capolino sulla baia o sui banchetti dei mercatini, proposti a cifre in genere contenute come i nostri russi. Ne presento qui una breve panoramica, dedicata all'amico burja.

Cominciamo da questo modello, dotato una certa eleganza nonostante l'aspetto militaresco. Da notare che almeno una delle tre città indicate sul quadrante è pretesto sufficiente per proporlo qui :-) Tutte le foto sono tratte dalla rete.
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Il quadrante è stampato ma di buona fattura, così come sfere e indici luminescenti. I fusi orari di New York, Mosca e Tokio (chissà a cosa si deve questa scelta) sono indicati in modo molto razionale e armonico con le altre indicazioni. Purtroppo i fusi sono fissi, con tutte le limitazioni del caso, ma danno un tocco piacevole senza ridurre l'eccellente leggibilità. Da notare l'illusoria scritta Swiss Model, che uno sguardo frettoloso può facilmente confondere con Swiss Made. A far bella mostra di sé anche una scritta impegnativa, Antimagnétique. Ma sarà vero?

Come nota a margine, il materiale luminescente è molto probabilmente trizio, dato il periodo, ed è applicato verosimilmente a mano sugli indici. Il trizio è debolmente radioattivo (radiazioni beta, incapaci di penetrare la pelle) e tende a perdere negli anni la sua capacità di provocare luminescenza.
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La cassa ha un diametro generoso per l'epoca, direi intorno ai 38mm, è in metallo base dorato e sembra piuttosto resistente all'usura del tempo. Lo stesso non si può dire del fondello, apparentemente non in acciaio, che mostra evidenti segni di corrosione oltre al numero 18750 e alla stessa indicazione Swiss Model già vista sul quadrante.
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Il movimento con scappamento a caviglie, senza rubini, mostra un treno del tempo a minuti non centrali (indiretti) e privo della ruota secondi, spiegando l'assenza della relativa lancetta sul quadrante (è comunque possibile aggiungere una sfera a secondi indiretti con opportuni ruotismi di minuteria lato quadrante). Il movimento è senza dubbio molto ben conservato, anche se le ottime condizioni dell'albero di carica fanno intuire un intervento di pulizia recente.
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Altro particolare interessante è che il movimento è racchiuso in uno schermo metallico, presumibilmente ferro dolce. Dunque si direbbe un vero antimagnetico. Hai capito il Socar!
zvezda
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Messaggio da zvezda »

Vediamo un secondo esemplare di questo modello, anch'esso ben conservato.

Nulla da eccepire per quanto riguarda cassa, quadrante e sfere. Tutto in ottime condizioni.
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Solita scritta Swiss Model 18750 sul fondello, e solite tracce di corrosione.
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Ancora un'immagine del movimento, senza alcuna macchia d'ossido nonostante l'età, con la lunga molla di fermo carica in evidenza. Lo schermo antimagnetico è poco visibile, ma se ne intuisce la presenza.
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Un quadrante in vendita sulla baia ne rivela la discreta fattura. Si tratta di un quadrante in metallo la cui verniciatura ha evidentemente ben resistito al passare del tempo il cui livello di finitura è assolutamente dignitoso.
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Messaggio da zvezda »

Anche il modello con quadrante bianco non è male, sempre antimagnetico.
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E anche questo ha il fondello marcato Swiss Model 18750, da notare che è quello in migliori condizioni del gruppo.
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In definitiva, questo Socar è un orologio economico ma fatto bene. Se ve ne capitasse a tiro uno a prezzo decente meriterebbe senz'altro di essere considerato ;-)
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Messaggio da zvezda »

Vediamo ora una variante di Socar con secondi centrali, sempre nello stesso stile caratterizzato da eleganza discreta e chiara leggibilità.
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Il fondello stavolta è in acciaio, modello 15130. A giudicare dal cinturino, la cassa è ad anse fisse.
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Il movimento a caviglie è molto simile a quello visto in precedenza. La differenza più evidente è il bilanciere a viti, ma la presenza dei secondi centrali ci fa capire che sotto al quadrante sono stati aggiunti dei ruotismi alla minuteria. Il numero stampigliato sul fondello, il bilanciere a viti anziché liscio e la cassa ad anse fisse concorrono a far pensare che questo modello sia antecedente a quelli visti finora.
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Orologi Socar (fine)

Messaggio da zvezda »

E per finire, un Socar "complicato".
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Un cronografo monopulsante con secondi continui a ore 9 e secondi cronometrici centrali. Peccato per il vetro un po' ingiallito che non rende il giusto merito al quadrante.

Fondello in acciaio, modello 18970.
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Curiosamente, l'aggiunta di qualche rubino e dei necessari leveraggi di controllo non riesce a nascondere il solito movimento base svizzero con scappamento a caviglie.
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Grazie a burja che ha avviato il tutto, ho messo insieme qualche immagine e qualche considerazione sui Socar che non sono altro che un piccolo frammento della storia di questo marchio. Ma se mi capiterà di incontrarne uno in qualche mercatino, da ora in poi lo guarderò (lo guarderemo?) sicuramente con attenzione ;-)
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Re: Orologi Socar

Messaggio da zvezda »

Per completezza, riporto qualche informazione sul movimento.
La base è il calibro Baumgartner BFG 670, prodotto di grande successo negli anni '50 e '60.
Si tratta di un movimento piuttosto grande, 13.33''', corrispondenti a circa 30mm (la ligne, o linea francese, è l'unità di misura adottata convenzionalmente dagli svizzeri per indicare i diametri dei calibri; una ligne, indicata con 1''', equivale a circa 2,26mm). Le foto sono prese dall'ottimo sito di Christoph Lorenz, https://17jewels.info (lì le trovate più grandi).
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Tra le caratteristiche particolari di questo movimento, c'è la singolare frequenza di oscillazione di 4,8Hz ovvero 17,280A/h.
I quadranti normali sono però realizzati per movimenti da 18,000A/h, ovvero 5Hz, che corrispondono a 5 scatti al secondo della lancetta dei secondi. Le divisioni da 1/5 di secondo sul quadrante sono quindi inadatte ad una lancetta dei secondi centrale, che nel suo avanzamento si ritroverebbe praticamente sempre fuori dalle tacche. Molto meglio senza :)

In effetti, guarda caso, l'unico modello Socar con secondi centrali monta il BFG 800, una variante a 18,000A/h del Baumgartner. Quelle che avevo scambiato per viti sul bilanciere sono in realtà false viti, messe lì ad arte per ispirare un maggior pregio. (La foto è presa ancora una volta da https://17jewels.info)
BFG800.jpg
BFG800.jpg (38.04 KiB) Visto 1675 volte
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Re: Orologi Socar

Messaggio da DaniLao »

Wow, c’è da dire che quando ti punge il tarlo...

Grazie Marco, letto e osservato con il medesimo piacere
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Re: Orologi Socar

Messaggio da ale9191 »

Molto interessante! Non ne conoscevo l’esistenza, grazie!
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Re: Orologi Socar

Messaggio da Cane »

Interessante…. :ok:

Sai di altri movimenti con oscillazione non multiplo di 3600?
zvezda ha scritto: 30 ott 2018, 20:06 Quelle che avevo scambiato per viti sul bilanciere sono in realtà false viti, messe lì ad arte per ispirare un maggior pregio.
Viti false... quindi oltre a ingannare l'occhio un peggioramento aerodinamico senza vantaggi?
Paolo ... Nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti...(L.Pirandello)
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Re: Orologi Socar

Messaggio da zvezda »

Cane ha scritto: 31 ott 2018, 14:54Viti false... quindi oltre a ingannare l'occhio un peggioramento aerodinamico senza vantaggi?
Sì, in teoria sì. Per la precisione le false viti peggiorano sia l'aerodinamica che l'inerzia. Però si tratta pur sempre di un movimento a caviglie e all'atto pratico questi errori incidono relativamente poco sulla marcia complessiva.
Cane ha scritto: 31 ott 2018, 14:54Sai di altri movimenti con oscillazione non multiplo di 3600?
Ce ne sono diversi esempi in orologeria, anche tra i russi. In particolare, l'orologeria sovietica ha utilizzato un numero abbastanza ridotto di frequenze di oscillazione ed è relativamente semplice elencarle. Ti metto una lista dove ogni valore è espresso secondo la consuetudine occidentale (battiti, o alternanze all'ora, A/h), secondo la consuetudine russa (periodo T espresso in secondi), secondo gli standard ISO (frequenza F espressa in Hertz) e infine come numero di scatti al secondo fatti dalla lancetta dei secondi (quando è presente).
  • 9,000A/h (T=0,8s; F=1,25Hz; 2,5 scatti): Tipico dei movimenti da tavolo e da parete tipo Jantar, Mayak, Sevany e di alcune sveglie Slava.
  • 12,000A/h (T=0,6s; F=1,66Hz; 3,33 scatti): Come sopra.
  • 14.400A/h (T=0,5s; F=2Hz; 4 scatti): Alcuni movimenti da tavolo e il cronometro marino Poljot 6MX. A questo proposito, anche la maggioranza dei cronometri marini occidentali ha usato questa frequenza, che per il particolare tipo di scappamento produce solo la metà degli scatti al secondo.
  • 18.000A/h (T=0,4s; F=2,5Hz; 5 scatti): La stragrande maggioranza dei movimenti da polso e da tasca, tra cui tutti i Raketa, tutti i Pobeda e praticamente tutti i tasca.
  • 19.800A/h (T=0,363s; F=2,75Hz; 5,5 scatti): Tutti i Vostok 24xx
  • 21.600A/h (T=0,333s; F=3Hz; 6 scatti): Alcuni movimenti piccoli di Slava, Chaika, Luch, Zarja.
Va da sé che se il numero di scatti non è un numero intero, la lancetta dei secondi non segue fedelmente le tacche disegnate sul quadrante.
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