Ecco qui un bel pezzo arrivato or ora. Si tratta di un Luch ultrapiatto (ultimamente una delle mie branche preferite) celebrativo dei 2000 anni della città di Tashkent. Un orologio apparentemente semplice (lo è in effetti) ma che cela una storia interessante e un dilemma...
- P1020897.jpg (337.3 KiB) Visto 1384 volte
- P1020898.jpg (332.21 KiB) Visto 1384 volte
- P1020899.jpg (333.8 KiB) Visto 1384 volte
- P1020901.jpg (338.34 KiB) Visto 1384 volte
- P1020902.jpg (336.27 KiB) Visto 1384 volte
Dunque, Tashkent è l'attuale capitale dell'Uzbekistan, nonchè una città di quasi due milioni e mezzo di abitanti, in notevole sviluppo.
L'orologio, come si può evincere dalla scritta piccola ad ore 6, è stato però prodotto in epoca comunista, quando l'Uzbekistan era solo una provincia -sia pure bella grossa- dell'immenso impero sovietico.
Se dovessimo far riferimento a Wikipedia, la data di fondazione ufficiale di Tashkent sarebbe il 750 d.C....come avrà fatto a compiere già 2000 anni? In pratica, nel 1967 iniziarono degli scavi conseguenti a un grosso terremoto che danneggiò la città l'anno prima. Vennero ritrovati un sacco di siti archeologici: villaggi, complessi di templi, eccetera. Si arrivò alla fine alla conclusione che l'età della città, a livello di insediamenti primigenii, non era inferiore a duemila anni, andando per analogia con altri insediamenti similari ritrovati nel sud del Kazakhistan e aventi appunto circa 2000 anni.
E così, nel 1983, si colse la palla al balzo per celebrare cotanta notizia più che anniversario, specie in ottica post-terremoto. Ecco alcune foto tratte da un libro propagandistico-celebrativo dell'epoca:
Queste immagini sanno tanto dell'Aquila, però almeno non cadevano i balconi:
Città ricostruita, piena di fiori, stile Expo 2015 o Sanremo di ogni anno):
La mostra che mostrava le conquiste socialiste, la ricostruzione, la storia della città (probabile ci fosse una tonnellata di biglietti omaggio in giro):
Tutti in fila ad applaudire gli One Direction, col capoccione rivoluzionario in bella vista:
Una nutrita schiera di sposini, visibilmente entusiasti per aver fatto le foto del matrimonio davanti alla tomba del milite ignoto:
E un pò di donne uzbeke che si scambiano opinioni, quella di destra è la cugina di Clio Makeup e sta spiegando come produrre un fondo tinta con gli avanzi della malta cementizia (e in effetti la tipa nella foto in basso a destra ha il volto bloccato dalla malta):
Per finire, arriva il dolce alle mele (credo), e tutti si fiondano come termiti, inclusi i sosia di Christopher Walken e Sandokan. I 2000 anni "a spanne" son festeggiati, fatta la festa, gabbato lo santo:
Qui, infine, un'immagine da commentare in modo serio:
L'immagine simboleggia il terremoto di Tashkent del 1966, verificatosi esattamente alle 5:22 con epicentro proprio nel centro della città. Di conseguenza, l'80% della città (che aveva già una lunga storia di terremoti) fu distrutto. Arrivarono volontari e tecnici da tutte le altre repubbliche sovietiche (di qui tutte le bandiere nella foto precedente), nel giro di 4 anni, oltre 100.000 case furono ricostruite.
Magari alla bell'e meglio, magari brutte, ma furono ricostruite. E parliamo di una città da almeno un milione di abitanti all'epoca.
E da noi? Non ne sono bastati dieci per ricostruirne una da 90.000. Quelle poche che hanno fatto, crollano i balconi.
Se volete vedere altre immagini del libro, andate qui:
http://www.uzcapital.info/2011-01-21-23 ... 1#category