Vostok W&CM (Watch and Clock Maker) l'orologio russo mascherato
Inviato: 28 lug 2015, 12:02
Salve Soci,
prendo al balzo un consiglio di Cane e –al contempo- una foto fatta per l’oggi al polso per rispolverare (con opportuni aggiornamenti, nuove foto e considerazioni) uno scritto che è pubblicato (nella versione vetusta) anche da altre parti.
Spero che non vi annoierete a leggere (o a guardare le figure), se invece così fosse pazienza, considerate questa discussione come un luogo dove raccogliere e pubblicare le foto dei nostri orologi di questa tipologia.
Nella vecchia discussione c’erano un paio di interventi interessanti che gli autori –se avessero tempo e/o voglia- potrebbero di nuovo sintetizzare qua.
C’è da dire che in rete non si trova tantissimo sull’argomento, dunque qualora dovessero venire fuori ulteriori spunti saranno certamente benissimo accetti.
Andiamo dunque ad incominciare con le foto: via il cappello e salutiamoli, eccoli qua
Uno (quello arancio/beige) viene dal paese delle due aquile e il secondo (quello nero) era invece nel bel paese...
A questi due si è aggiunto recentemente questo sotto per il quale ancora non ho foto decenti. Accontentiamoci, sarà la scusa per aggiornare di nuovo questa discussione più avanti.
Il primo, a carica manuale ha un quadrante bello pulito di un caldo arancio/beige. I punti luminosi sono ancora vivi.
Il secondo è automatico e -pur esteticamente in ottime condizioni- aveva le sfere incollate l'un sull’l'altra, forse a causa di un intervento ravvivante dai risultati decisamente maldestri. Grazie alla collaborazione del nostro Mchap (s'era proposto anche Cane invero è pure lui ringrazio), ora ha sfere nuove, coerenti e anche di un bianco non dissimile da quello col quale è agghindato il quadrante.
Il terzo è a carica manuale, anche lui in ottime condizioni e, come vedete, ha il disco datario bianco anziché nero come nella versione precedente (che lo precede anche cronologicamente, come produzione).
Vogliate gradire un'altra foto del dinamico duo
In quello scuro il fondello particolare (nell'altro invece liscio). Riporta infatti inciso "W&CM • WATCH AND CLOCK MAKERS • AUTOMATIC • WATERPROOF" e il logo Wostok
Però però..... Aguzzate la vista...
Avete notato che tra ciò che c'è sul quadrante e ciò che c'è sul fondello compare una S?
Già, sul quadrante c'è scritto "MAKER" e sul fondello MAKERS". E come mai?
La ragione ovviamente non è comprensibile a noi umani. Ricerche sul campo confermano comunque che sul fondello degli automatici la faccenda stia così.
Sempre parlando del fondello in questione c’è da rilevare come la M di W&CM sembri in tutto e per tutto una H (è proprio una H, via…)
Anche qua per fare delle ipotesi ci si dovrebbe sbilanciare… Quella di uno scarso controllo di qualità si potrebbe mescolare a quella della vodka o di un operaio innamorato di una certa Holga? Buh, mi gratto il capo e non comprendo.
I fondelli dei carica manuale possono essere lisci (come per il mio arancio beige) oppure come quello sotto (foto dalla rete)
Un’altra foto dei miei due, per stimolarvi, perché so che siete timidi e vi piace farvi pregare…
A questo punto, passando dal particolare al generale, facciamo un po' di storia (o di indizi di storia, come spesso in questo campo...)
Di W&CM ne son stati fatti diversi modelli, e le ipotesi più strutturate su di loro le ho lette su WUS in questo topic http://forums.watchuseek.com/f10/italia ... ics/665668
Riassumo per voi: l'utente Asquinet ne presenta diversi con scatola e packaging (vi invito ad andare a vederli) e ipotizza che possano essere riconducibili alla collaborazione con importatori italiani.
Ovviamente anche questo è speculazione, sottesa dal fatto che lo stile di come il tutto si presenta (scatole, controscatole, velluti e ammennicoli annessi del quale parleremo dopo) sembra più quello elegantemente italiano al quale ci hanno abituato le produzioni fatte per il bel paese che quelle funzionali e spartane russe.
Ecco una foto d’esempio della presentazione standard presa dalla rete
Oltre a questo gli W&CM (quelli presentati almeno, non saprei se si possa generalizzare) erano in scatola con un cartoncino (ad uso segnalibro?) in italiano e inglese.
Sul segnalibro un aneddoto riguardante la Sibilla Cumana (aridanghede con l'Italia) raccontato a fini ecologico-filosofico-commerciali (le due foto sotto sono dell'utente citato)
Sul suo retro infatti una chiosa dal titolo "Usa l'orologio a carica" nel quale si rammenta la perniciosità per l'ecosistema di utilizzare quelle diavolerie moderne ultimo ritrovato di Alessandro Volta.
Bella la considerazione sul prendersi tempo per le cose.
Pessimo l'uso della parola "cipollone"...
Le prime versiono di W&CM hanno il disco del datario nero, quelle successive bianco. Ce ne sono versioni con svariate grafiche e con quadranti di colori diversi (se ne segnala uno blé –davvero molto bello- nella collezione di Antonio che spero aggiungerà qua la foto).
Nella discussione su WUS sopra segnalata interviene anche il sig. Mark Gordon, che però non è che abbia molto da dire, tranne che a suo parere son stati fatti tra i tardi anni '80 e i primi '90, evvabbè...
Concluderei riprendendo l’inizio, e cioè dicendo che chi sapesse di più parli
Auspico che questa discussione sia anche il luogo dove aggiungere le foto dei propri W&CM e poterne discutere anche a futura ed imperitura memoria della comunità degli amanti degli orologi russi e sovietici
prendo al balzo un consiglio di Cane e –al contempo- una foto fatta per l’oggi al polso per rispolverare (con opportuni aggiornamenti, nuove foto e considerazioni) uno scritto che è pubblicato (nella versione vetusta) anche da altre parti.
Spero che non vi annoierete a leggere (o a guardare le figure), se invece così fosse pazienza, considerate questa discussione come un luogo dove raccogliere e pubblicare le foto dei nostri orologi di questa tipologia.
Nella vecchia discussione c’erano un paio di interventi interessanti che gli autori –se avessero tempo e/o voglia- potrebbero di nuovo sintetizzare qua.
C’è da dire che in rete non si trova tantissimo sull’argomento, dunque qualora dovessero venire fuori ulteriori spunti saranno certamente benissimo accetti.
Andiamo dunque ad incominciare con le foto: via il cappello e salutiamoli, eccoli qua
Uno (quello arancio/beige) viene dal paese delle due aquile e il secondo (quello nero) era invece nel bel paese...
A questi due si è aggiunto recentemente questo sotto per il quale ancora non ho foto decenti. Accontentiamoci, sarà la scusa per aggiornare di nuovo questa discussione più avanti.
Il primo, a carica manuale ha un quadrante bello pulito di un caldo arancio/beige. I punti luminosi sono ancora vivi.
Il secondo è automatico e -pur esteticamente in ottime condizioni- aveva le sfere incollate l'un sull’l'altra, forse a causa di un intervento ravvivante dai risultati decisamente maldestri. Grazie alla collaborazione del nostro Mchap (s'era proposto anche Cane invero è pure lui ringrazio), ora ha sfere nuove, coerenti e anche di un bianco non dissimile da quello col quale è agghindato il quadrante.
Il terzo è a carica manuale, anche lui in ottime condizioni e, come vedete, ha il disco datario bianco anziché nero come nella versione precedente (che lo precede anche cronologicamente, come produzione).
Vogliate gradire un'altra foto del dinamico duo
In quello scuro il fondello particolare (nell'altro invece liscio). Riporta infatti inciso "W&CM • WATCH AND CLOCK MAKERS • AUTOMATIC • WATERPROOF" e il logo Wostok
Però però..... Aguzzate la vista...
Avete notato che tra ciò che c'è sul quadrante e ciò che c'è sul fondello compare una S?
Già, sul quadrante c'è scritto "MAKER" e sul fondello MAKERS". E come mai?
La ragione ovviamente non è comprensibile a noi umani. Ricerche sul campo confermano comunque che sul fondello degli automatici la faccenda stia così.
Sempre parlando del fondello in questione c’è da rilevare come la M di W&CM sembri in tutto e per tutto una H (è proprio una H, via…)
Anche qua per fare delle ipotesi ci si dovrebbe sbilanciare… Quella di uno scarso controllo di qualità si potrebbe mescolare a quella della vodka o di un operaio innamorato di una certa Holga? Buh, mi gratto il capo e non comprendo.
I fondelli dei carica manuale possono essere lisci (come per il mio arancio beige) oppure come quello sotto (foto dalla rete)
Un’altra foto dei miei due, per stimolarvi, perché so che siete timidi e vi piace farvi pregare…
A questo punto, passando dal particolare al generale, facciamo un po' di storia (o di indizi di storia, come spesso in questo campo...)
Di W&CM ne son stati fatti diversi modelli, e le ipotesi più strutturate su di loro le ho lette su WUS in questo topic http://forums.watchuseek.com/f10/italia ... ics/665668
Riassumo per voi: l'utente Asquinet ne presenta diversi con scatola e packaging (vi invito ad andare a vederli) e ipotizza che possano essere riconducibili alla collaborazione con importatori italiani.
Ovviamente anche questo è speculazione, sottesa dal fatto che lo stile di come il tutto si presenta (scatole, controscatole, velluti e ammennicoli annessi del quale parleremo dopo) sembra più quello elegantemente italiano al quale ci hanno abituato le produzioni fatte per il bel paese che quelle funzionali e spartane russe.
Ecco una foto d’esempio della presentazione standard presa dalla rete
Oltre a questo gli W&CM (quelli presentati almeno, non saprei se si possa generalizzare) erano in scatola con un cartoncino (ad uso segnalibro?) in italiano e inglese.
Sul segnalibro un aneddoto riguardante la Sibilla Cumana (aridanghede con l'Italia) raccontato a fini ecologico-filosofico-commerciali (le due foto sotto sono dell'utente citato)
Sul suo retro infatti una chiosa dal titolo "Usa l'orologio a carica" nel quale si rammenta la perniciosità per l'ecosistema di utilizzare quelle diavolerie moderne ultimo ritrovato di Alessandro Volta.
Bella la considerazione sul prendersi tempo per le cose.
Pessimo l'uso della parola "cipollone"...
Le prime versiono di W&CM hanno il disco del datario nero, quelle successive bianco. Ce ne sono versioni con svariate grafiche e con quadranti di colori diversi (se ne segnala uno blé –davvero molto bello- nella collezione di Antonio che spero aggiungerà qua la foto).
Nella discussione su WUS sopra segnalata interviene anche il sig. Mark Gordon, che però non è che abbia molto da dire, tranne che a suo parere son stati fatti tra i tardi anni '80 e i primi '90, evvabbè...
Concluderei riprendendo l’inizio, e cioè dicendo che chi sapesse di più parli
Auspico che questa discussione sia anche il luogo dove aggiungere le foto dei propri W&CM e poterne discutere anche a futura ed imperitura memoria della comunità degli amanti degli orologi russi e sovietici