Glia anni della moda: 3 kgb 3

Orologeria di ogni tipo ed epoca da tutti i paesi dell'est europeo

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mchap
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Glia anni della moda: 3 kgb 3

Messaggio da mchap »

Della serie: vecchi post, senza arsenico e solo merletti :)


Prima di passare alla loro presentazione desidero spendere due parole sul senso di questo post.
Come sapete è da un pò di tempo che sto cercando di fare un pò di luce sulla diffusione e la moda degli orologi russi alla fine degli anni ottanta.
Apparentemente non è che ci sia molto da dire, sappiamo che è iniziata in Italia nel 1988, al culmine nel 1989, poi è rapidamente declinata In Italia per trasferirsi in Germania.

In realtà quegli anni sono stati determinanti per ciò che possiamo considerare "l'immaginario collettivo" che ancora oggi abbiamo, o molti hanno, quando si parla di orologeria sovietica.

L'idea che mi sto facendo seguendo le vicende di quegli anni è che allora, ma ancora oggi, quando si parla di orologi russi ( per non scrivere sempre sovietici...) in realtà ci si riferisce a quattro cose molto diverse tra loro e cioè:

1) gli orologi prodotti in Unione Sovietica e comunemente indossati. Sembra una banalità, ma non lo è poi così tanto se consideriamo che la loro penetrazione in Italia sembra risalire agli anni '70 tramite il canale dell'immigrazione ebraica di quegli anni e poi dopo, anni 80, dalla successive ondate migratorie dai paesi dell'est. Del resto ancora oggi sono ignorati o non conosciuti da buona parte dei "russofili".

2) la moda, e siamo al 1988. E' tutta una storia da scoprire, interessante sia per il fenomeno di per se che per le sue implicazioni, ma è in questi anni che trova le sue radici l'immaginario collettivo a cui accennavo sopra. La società che aveva i contatti con l'ente sovietico Vremex era la Visio di Verona che aveva almeno due distributori, Mirabilia e Time Trend. Tramite la Visio sono arrivati i Komandirskie (sdelano e zakaz) e i Raketa 0, il worldtime (chiamato Zar), i calendari perpetui, e altri Raketa come anche alcuni Poljot, svegliarini, i crono in cassa Sturmanskie. Sappiamo anche che sono stati disegnati anche orologi ad hoc per il mercato italiano (vedi i Komandirksie 3133 di Time Trend). Il tutto pubblicizzato molto spesso con i classici stereotipi che sopravvivono ancora oggi: che erano orologi militari, riservati addirittura agli alti ufficiali sin dagli anni '50,etc.
Venivano importati anche gli Slava (vedremo suo tempo) ma, tra le creazioni appositamente fatte per il mercato italiano, c'era anche una linea "Perestroika" al cui lancio presenziò niente-popò-di-meno che Katia Ricciarelli. Ma qui mi fermo, a tutto questo dedicherò un articolo se stante.

3) i pseudo-sovietici, cioè tutta quella serie di marchi che montavano movimenti russi e che o con una stella rossa o con una scritta etc. si davano un look "sovietico". Tutti legittimamente prodotti, tipico di un economia di mercato: quando c'è un prodotto che tira tutti ci si buttano sopra.

4) il giro di falsi. Di questi sappiamo praticamente nulla se non che c'erano e che erano prodotti in grandi quantità. Chi, cosa, dove? io non lo so, ma definire gli orologi che possono appartenere ai primi tre punti elencati può aiutare a identificare i falsi quando e se li incontriamo.

In realtà si potrebbe definire un quinto punto, quello che possiamo chiamare:

5) la zona grigia. Farei rientrare qui tutti quegli orologi che sono stati prodotti all'interno di un quadro contrattuale legittimo. A volte si tratterà di orologi perfettamente coerenti e a volte di orologi che contengono errori e incoerenze. Ma quello che li caratterizza è che erano prodotti da aziende locali (italiane e tedesche, anche di altri paesi?) su iniziativa autonoma o in collaborazione con i russi, anche se non lo sappiamo con certezza. Da indagare.
A questa tipologia possiamo riportare il crono Komandirskie della Time Trend, uno dei meglio riusciti quanto tra i meno "sovietici" di quegli anni. Questo crono mette assieme: un quadrante ispirato ai classici zakaz ( ma non presente in nessuno di essi), una cassa che i russi non hanno mai visto, un movimento, il 3133 marcato Boctok. Eppure tutte queste caratteristiche non sono considerate un errore. Anzi! moltissimi sono convinti che sia un autentico crono prodotto in Unione Sovietica. A me piace moltissimo, ne possiedo un paio e li indosso regolarmente).
Diciamo che in un senso più generale in questa categoria possono rientrare tutti quei quadranti più o meno di fantasia prodotti sulla spinta di una moda che "impazzava" come poche altre e che a volte portò alla creazione di orologi prodotti e pensati molto in fretta. Errori e incoerenze, non si andava molto per il sottile. Battere il ferro finché è caldo.
Ma, e questo è importante, gli orologi della zona grigia sono accomunati, tutti, dal fatto di essere prodotti da aziende che non solo avevano un regolare rapporto commerciale con i russi ma che anche li promuovevano nella stampa e nella pubblicità.

Direte, ma che c'entra questa lunga premessa con i tre orologi KGB in questione? semplice, uno di questi assomiglia moltissimo ad altri orologi che possiamo definire falsi o "strani". Però......

Ok, passiamo ai nostri KGB mostrando le foto e la documentazione che li accompagna.

Anzitutto gli orologi. Tutti dallo stesso astuccio e stesso tipo di documentazione. Diversi sono i cinturini. Prodotti in una serie di 1999 pezzi. Al momento dell'ordine, vedi il modulo di acquisto, si poteva richiedere l'incisione delle proprio iniziali per un massimo di tre lettere. Commercializzati dalla Royal Trade di Hannover che, da quello che ho capito, aveva creato una collezione chiamata "Ars Mundi". Se non sbaglio la Royal Trade aveva creato anche dei simil-Koamndirskie, ma non ho foto da far vedere.

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Il nero, purtroppo questa volta non sono risuscito a fotografarlo bene, a mio avviso è uno dei Wostok più belli. Quello al centro,altrettanto bello, è il famoso KGB che riporta 17 rubini pur avendo un 2416b al suo interno. Il terzo invece monta una macchina Slava, S2427, ma è accompagnatto da un certificato che lo descrive come Boctok 2416b!!!! però sul quadrante riporta 27 rubini che sono quelli di un S2427 (o ricordo male?). Sul depliant che ne illustra le caratteristiche si parla semplicemente di Kaliber 24. Nei certificati la data è sempre del Marzo 1991. La Royal Trade li ha commercializzati, se ho capito bene, nel 1992.

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Nel terzo il datario è presente in due lingue: russa e inglese. Fatto comune a molti altri orologi prodotti i quegli anni.

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I movimenti:

S2427
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SU 2416b

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Il depliant:

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Sempre per documentare al meglio riporto le foto di altri due KGB che, per quanto ne so, non sono stati prodotti dalla Royal Trade. Di quello con la corona a ore due ne esiste una versione con il logo KGB di colore celeste. Chissà, forse è uno di questi che ha ispirato il disegno del "kgb 17 rubini" o è vero il contrario?

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Infine da una pagina di Uhren Magazine Aprile 1992

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In alcune discussioni che si sono svolte qui e là ( pe es. http://forums.watchuseek.com/f10/raky-what-471203.html ) si tende ad assimilare il terzo orologio, quello con il movimento Slava, ad altri orologi come il Raky (che però ha un quadrante pieno di errori).
In effetti i due orologi hanno una grafica e componenti simili, stesso movimento. Ma io non so da chi sia stato prodotto il Racky, non so se sia anch'esso della Royal Trade.
Ma penso che la domanda più importante sia un altra.

I primi due, il nero e il 17 rubini, erano già presenti, nella stessa configurazione, nei cataloghi Wostok o sono stati prodotti ad hoc dalla (o per la) Royal Trade? se così fosse anche il terzo ha la stessa dignità dei primi due per esendo il meno "sovietico" di tutti.

In ogni caso anche qui è evidente l'operazione commerciale: guardate il facsimile, in parte nascosto dalla versione in tedesco, della letetra in cui il KGB autorizza la Wostok! vero falso? o semplicemnte marketing? siamo nel 1992.

Per quanto riguarda il Racky e orologi simili io penso, ma non ho alcun modo per poterlo dimostrare, che in quegli anni ci fosse chi produceva casse, lancette, indici, etc. e riforniva anche chi voleva produrre orologi russian-like. Autorizzati o falsi che fossero. Da dove poi provenisse questo materiale è un altra cosa da appurare.

In conlcusione, io considero questi tre KGB come un tutto unico, provenienti e commercializzati dalla stessa fonte. Orologi fatti ancora con un certo gusto e stile, molto distanti dalla valanga di KGB prodotta successivamente.

Orologi che appartengno ad una moda ormai lontana e che hanno contribuito a costruire la nostra idea di "orologio sovietico".
Ma, l'orologeria sovietica, lo sappiamo, era una cosa molto diversa.
Questa era solo moda. Una moda che ha saputo produrre orologi molto belli e che, in un certo senso, appartiene in quanto tale a pieno titolo all'orologeria sovietica, ma di una Unione Sovietica dove le nuove parole d'ordine erano mercato e profitto. Quanto cioè di meno sovietico ci potesse essere.



ps


Anche qui, son passati più di otto anni! Caneeeee, Burjaaaaaa, .... e tanti altri... 'mo semo tutti acciaccati :lol:

Pubblicato asuo tempo su Orologiko e Wus, ma non ho mantenuto i link.

Ovviamente anche in questo caso qualcuno dira che questi KGB sono dei falsi come il conclamato falso crono Alfa Romeo :)
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Re: Glia anni della moda: 3 kgb 3

Messaggio da Gamanto »

Bellissimo approfondimento, Antonio! :bravo:
E bellissimi orologi: una serie che mi è sempre piaciuta, ma di cui non sono mai riuscito a trovare neanche singoli pezzi in condizioni e a prezzi decenti.
E' la prima volta che mi capita di vedere l'intera serie nelle mani dello stesso collezionista! :king:
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Re: Glia anni della moda: 3 kgb 3

Messaggio da ale9191 »

Ne possiedo tre di questa serie e non nascondo che vorrei avere anche gli altri. Mi ricordo questo articolo su orologiko che lessi ai tempi con molto interesse (il “prugna”, che però qui non vedo, me lo soffiarono qualche mese fa su subito.it per questione di minuti :twisted:
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mchap
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Re: Glia anni della moda: 3 kgb 3

Messaggio da mchap »

ale9191 ha scritto: 19 gen 2019, 16:56 (il “prugna”, che però qui non vedo,

I (al plurale) prugnaaaaaaaaaa... e il verde, e il blu (dalla foto il colore non si vede bene) :lol:

I prugnotti sono due, li distinguo giusto perché questi due che mi sono capitati differiscono per un piccolissimo particolare (facilmente individuabile, come ho già constato in altro occasioni, per cui nessuno Strela in palio).

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Poi ci sono i tanti kgb-kgb (che non vuol dire orologi del kgb :) )

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ed altre versioni, alcuni dei quali di dubbio gusto e, forse, anche provenienza.

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Inoltre di questi qui sotto ne esiste una versione con il logo azzurrino, mi sono sempre dimenticato di fotografarlo :oops:

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La rassegna non può dimenticare di illustrare come per tutti gli anni '90 erano pubblicizzati i kgb-kgb:

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e ancora nei primi anni 2000:

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scansione0002.jpg (193.1 KiB) Visto 418 volte

Porca la zozza! me manca il CIAaaaaaaa... è pure carino, c'ha anche del blu :lol:
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Re: Glia anni della moda: 3 kgb 3

Messaggio da DaniLao »

Rilettura sempre gradevole, quasi come i Vostok in questione.

Anche qua su cccp-forum avevamo già parlato di questa serie, ecco il mio (uno solo, son quello di mille foto allo stesso orologio, mica quello dei mille orologi fotografati una volta sola) il resto qua)

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IMG_3540.jpg (341.1 KiB) Visto 417 volte

Beh, almeno di questi, a differenza di quei due parimenti falsi o parimenti originali, si sa chi li ha fatti e dove :lol:
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Re: Glia anni della moda: 3 kgb 3

Messaggio da zvezda »

mchap ha scritto: 18 gen 2019, 20:20Pubblicato asuo tempo su Orologiko e Wus, ma non ho mantenuto i link.
Su WUS non ricordo, ma questo è il link al lungo topic su orologiko a cui partecipammo un po' tutti: Gli anni della moda: 3 KGB 3
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Re: Glia anni della moda: 3 kgb 3

Messaggio da mchap »

Quello che ho sempre dimenticato di fotografare:

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P1200801.JPG (111.98 KiB) Visto 390 volte
Sarà un caso, o non so cosa, in tutti gli esemplari con il logo azzurro il colore è sempre sbiadito, tenue.


Però quello che mi manca davvero sono le "palline da golf del Lubyanka o Langley Countrey Club" :lol:

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