vi piace il mio Raketa al quarzo fatto per (o dal) KGB?

A me si, lo trovo bello e di soddisfazione.
In effetti le foto fanno a malapena pena (per l'appunto) e mi riservo di produrne di migliori...
Come?
Non vedete il logo del cheghebè da nessuna parte tranne che nel titolo della discussione?
Per forza: l'orologio sta lavorando attualmente sotto copertura...
Mi sono infatti accorto -quando l'ho aperto per dare una veloce pulita al quadrante con mezzi di fortuna- che dentro ha un movimento meccanico Raketa 2609H.
In pratica qualche tecnocrate sovietico (probabilmente dei servizi segreti, ma se ve lo dicessi con certezza non sarebbe più un segreto) ha implementato un quarzo (beh, se i compagni sovietici ce l'hanno scritto avranno avuto i loro motivi) perpetuo che non abbisogna di batteria...

Il quadrante è di un nero lucido molto intenso e denso (non è liscio ma lavorato, nonostante questo riflettente), il logo Raketa sotto ore 12 è applicato come gli indici (quello al 9 ha la punta sbreccata) che sono bordati d'oro e colorati d'un bel giallo-invecchiato-opaco.
Sopra ore 6 l'indicazione che dovrebbe essere un quarzo in un bel bianco vivido che riprende il colore dei numeri sulla lunetta

Essa è girevole, nera come il quadrante e mi pare di intravedere (ma forse mi sbaglio) un punto di materiale luminoso sull'indice triangolare al 12 (che fossero luminose, un di, anche le sfere? Mi sa di si...)
La cassa è lucida (come la lunetta) e di forma allungata.
Il contrasto tra parti lucide e satinate è molto gradevole, come la scelta dei colori: il bianco sul quadrante che riprende i numeri sulla lunetta è infatti notevole.

Beh, devo dire che questa sua inclinazione all'ascondere i pregi e doppiogiocare col quadrante me lo rende anche più simpatico, sarà un po' franken, è vero, ma è molto bello e nei prossimi anni risparmierò sulle batterie

