Ho deciso di aprire questo argomento per mostrarvi alcuni dei prodotti del blocco orientale che più apprezzo: le radio. Perchè?
Perchè esteticamente, come gli orologi, anche le radio sono esempi di disegno che apprezzo molto, e, come molti altri oggetti di uso quotidiano, hanno cambiato aspetto a seconda dell'epoca nella quale sono state costruite. In più, come molti altri oggetti, tra cui appunto gli orologi, non sono semplici soprammobili o volti a soddisfare soltanto l'aspetto visivo,storico o emozionale, come può essere un souvenir, un quadro, una moneta, una medaglia, un documento, ecc... Sono a tutti gli effetti oggetti ancora oggi utilizzabili per uno scopo, utili. Sia chiaro che così facendo non voglio minimamente sminuire chi colleziona altri tipi di oggetti, ma sto solo esprimendo un gusto personale: personalmente provo più gusto ed interesse nel collezionare qualcosa che possa essere utilizzato che non qualcosa che può essere solo osservato. Inoltre oggetti di questo tipo mostrano uno spaccato su un mondo tramontato, quello del COMECON, molto interessante. A riguardo si legge tutto ed il contrario di tutto, spesso condito da pesanti pregiudizi ideologici, da una parte e dall'altra. Un oggetto funzionante è a tutti gli effetti una testimonianza concreta di quel mondo, dei suoi pregi e dei suoi difetti: in parole povere delle sue caratteristiche. Quindi ecco a voi un po' di immagini.
Radio sovietiche e tedesco-orientali
-
- user
- Messaggi: 48
- Iscritto il: 1 set 2019, 14:10
- Località: Chignolo d'isola
-
- user
- Messaggi: 48
- Iscritto il: 1 set 2019, 14:10
- Località: Chignolo d'isola
Radiotekhnika ML-6201 Stereo
La prima radio che vi presento ci porta in pieno negli anni '80 quando in tutto il mondo spopolavano i "boombox" o "ghettoblaster", enormi stereo "portatili ", detti appunti "da spalla" (le spalle dovevano essere robuste). Far funzionare questi stereo senza la connessione elettrica significava dover aprire un mutuo per comprarsi le pile (il modello in mio possesso richiede ben 8 pile tipo "torcia"). Tutte le aziende produttrici di elettronica avevano alcuni modelli a catalogo, dall'Europa, agli USA all'estremo Oriente. Anche l'URSS e gli altri paesi del COMECON producevano vari modelli che non avevano nulla da invidiare ai loro omologhi "capitalisti". Il vero problema era il prezzo d'acquisto. Questo ML-6201 costava nel 1988 (anno di produzione del mio esemplare) 680 Rubli, cioè circa tre mensilità di uno stipendio medio sovietico. La casa produttrice è la Radiotekhnika di Riga, della quale avete già parlato nel forum. Una copia (cambia il colore dell'involucro, nero anzichè marrone) era prodotta dalla fabbrica "Horizont" di Minsk e denominata Aelita RM-204C.
Comunque eccovelo qua in tutto il suo splendore.
Comunque eccovelo qua in tutto il suo splendore.
- Allegati
-
- IMG_20201229_193951 (992 x 744).jpg (138.62 KiB) Visto 5778 volte
-
- user
- Messaggi: 48
- Iscritto il: 1 set 2019, 14:10
- Località: Chignolo d'isola
Re: Radio sovietiche e tedesco-orientali
qualche altra foto dalla rete la trovate seguendo questo link:
https://yandex.ru/images/search?from=ta ... rpt=simage
Per il resto posso dirvi che in URSS la gran parte delle comunicazioni radio erano in onde medie e lunghe, meno quelle in onde corte (AM). Le comunicazioni in FM invece erano legate alle trasmissioni locali ed utilizzavano una banda di frequenza che andava dai 66 ai 73 MHz a differenza della nostra che va dagli 88 ai 108 MHz. Perchè questa differenza?
Al termine della Seconda Guerra Mondiale, ci si accordò per uno standard mondiale di trasmissioni chiamato OIRT (Organisation Internationale de Radiodiffusion et de Télévision, abbreviato in OIRT). Per le trasmissioni in onde ultracorte (FM) si decise di usare appunto la banda 66-73 MHz. Con la Guerra Fredda molte nazioni uscirono dall'organizzazione che così rimase in vigore per i paesi del COMECON (esclusa la DDR). Tutti gli apparecchi destinati al mercato interno erano quindi costruiti per funzionare in FM sulla frequenza OIRT. Oggi queste radio risultano inutilizzabili nei paesi occidentali a meno che non siano modificato installando un circuito di conversione, cosa che appunto è stata fatta sul mio apparecchio (rimane una certa imprecisione nella ricerca, ma funziona).
L'"attrezzo" è bello massiccio: la struttura centrale è composta da tre moduli separati con carcassa in metallo connessi tramite spinotti. Il modulo superiore è il ricevitore radio vero e proprio, quello centrale funge da elaboratore dei segnali in ingresso e raccoglie tutti i comandi, quello inferiore è il lettore di cassette. I tre corpi sono tenuti uniti da due piastre laterali avvitate alle quali si agganciano le due casse laterali realizzate in plastica.
Naturalmente è possibile, attraverso un ingresso chiamato UNIV, connettere qualsiasi fonte sonora tramite un connettore tipo DIN.
In definitiva un bell'oggetto. Bello sia esteticamente che come suono e tutt'oggi pienamente utilizzabile e godibile.
https://yandex.ru/images/search?from=ta ... rpt=simage
Per il resto posso dirvi che in URSS la gran parte delle comunicazioni radio erano in onde medie e lunghe, meno quelle in onde corte (AM). Le comunicazioni in FM invece erano legate alle trasmissioni locali ed utilizzavano una banda di frequenza che andava dai 66 ai 73 MHz a differenza della nostra che va dagli 88 ai 108 MHz. Perchè questa differenza?
Al termine della Seconda Guerra Mondiale, ci si accordò per uno standard mondiale di trasmissioni chiamato OIRT (Organisation Internationale de Radiodiffusion et de Télévision, abbreviato in OIRT). Per le trasmissioni in onde ultracorte (FM) si decise di usare appunto la banda 66-73 MHz. Con la Guerra Fredda molte nazioni uscirono dall'organizzazione che così rimase in vigore per i paesi del COMECON (esclusa la DDR). Tutti gli apparecchi destinati al mercato interno erano quindi costruiti per funzionare in FM sulla frequenza OIRT. Oggi queste radio risultano inutilizzabili nei paesi occidentali a meno che non siano modificato installando un circuito di conversione, cosa che appunto è stata fatta sul mio apparecchio (rimane una certa imprecisione nella ricerca, ma funziona).
L'"attrezzo" è bello massiccio: la struttura centrale è composta da tre moduli separati con carcassa in metallo connessi tramite spinotti. Il modulo superiore è il ricevitore radio vero e proprio, quello centrale funge da elaboratore dei segnali in ingresso e raccoglie tutti i comandi, quello inferiore è il lettore di cassette. I tre corpi sono tenuti uniti da due piastre laterali avvitate alle quali si agganciano le due casse laterali realizzate in plastica.
Naturalmente è possibile, attraverso un ingresso chiamato UNIV, connettere qualsiasi fonte sonora tramite un connettore tipo DIN.
In definitiva un bell'oggetto. Bello sia esteticamente che come suono e tutt'oggi pienamente utilizzabile e godibile.
-
- Site Admin
- Messaggi: 2132
- Iscritto il: 9 mag 2015, 22:44
- Località: Roma
Re: Radio sovietiche e tedesco-orientali
Grazie! Davvero un bel topic! Certo che questi cosi erano dei mostri quasi intrasportabili, e per giunta pieni di spigoli vivi in barba ad ogni criterio di sicurezza o ergonomia. Fa riflettere come la banda OIRT FM, gli ingressi DIN "universali" e le uscite "punto-linea" per casse esterne siano reliquie fossili di un passato elettronico ormai sepolto.
-
- user
- Messaggi: 48
- Iscritto il: 1 set 2019, 14:10
- Località: Chignolo d'isola
Re: Radio sovietiche e tedesco-orientali
Vero. Sono passati 30/40 anni e sembra un secolo. Come tutta l'elettronica e l'informatica. Pensa che quando uscì la prima Playstation (ci giocavo da un amico perché non l'ho mai avua) mi sembra così avanti che niente avrebbe potuto mai superarla.
Io queste radio le tengo con grande cura e li uso di tanto in tanto. Ogni tanto ci attacco il cellulare e ascolto un po' di musica dell'epoca per ricreare l'atmosfera. Incredibile però come funzionino ancora bene dopo tutto questo tempo... Sarà la pessima qualità dei prodotti sovietici...
Io queste radio le tengo con grande cura e li uso di tanto in tanto. Ogni tanto ci attacco il cellulare e ascolto un po' di musica dell'epoca per ricreare l'atmosfera. Incredibile però come funzionino ancora bene dopo tutto questo tempo... Sarà la pessima qualità dei prodotti sovietici...
- lorenzo1910
- advanced user
- Messaggi: 528
- Iscritto il: 30 set 2018, 13:16
- Località: Massa (MS)
Re: Radio sovietiche e tedesco-orientali
Mi sono sempre interessato alla musica e alla sua riproduzione...
Alla fine degli anni 70 ricordo che papà mi portò dagli Emirati Arabi un radio registratore Aiwa (piuttosto ingombrante) con addirittura l'ingresso Phono (per testine MM, magnetiche, non ceramiche!)...
Questo thread mi ha riportato un (bel) po' indietro nel tempo e sempre grazie a questo thread, ho scoperto questo sito :
http://rr20.ddns.net/Home.aspx?Category ... 55&Lang=En
Qui vi si apre la pagina degli amplificatori ma nella colonna di sinistra trovate le categorie e in quella di destra i vari modelli...
Scorrendo le pagine m'è venuto da sorridere più di una volta... ma allo stesso tempo m'è venuta un po' di tristezza a pensare ai Russi di quei tempi e del loro perenne "doversi accontentare"
Alla fine degli anni 70 ricordo che papà mi portò dagli Emirati Arabi un radio registratore Aiwa (piuttosto ingombrante) con addirittura l'ingresso Phono (per testine MM, magnetiche, non ceramiche!)...
Questo thread mi ha riportato un (bel) po' indietro nel tempo e sempre grazie a questo thread, ho scoperto questo sito :
http://rr20.ddns.net/Home.aspx?Category ... 55&Lang=En
Qui vi si apre la pagina degli amplificatori ma nella colonna di sinistra trovate le categorie e in quella di destra i vari modelli...
Scorrendo le pagine m'è venuto da sorridere più di una volta... ma allo stesso tempo m'è venuta un po' di tristezza a pensare ai Russi di quei tempi e del loro perenne "doversi accontentare"