L’invasione degli smartwatch

Radici, collaborazioni e concorrenza: orologeria americana, europea, estremo-orientale, ecc.
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finestraweb
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Re: L’invasione degli smartwatch

Messaggio da finestraweb »

DaniLao ha scritto: 27 giu 2021, 20:39 Dai, è un affarino simpatico, economico ed utile
Quoto.
L'utilità può essere personale, a seconda delle esigenze.
Ai miei, è molto utile per ricordarsi di prendere le varie pastiglie.
È innegabile la loro diffusione.

Nota stonata: è un altro oggetto consumistico, cioè non riparabile.
In un epoca in cui "la salvaguardia della Terra" pare la prima necessità di tutti, mi lascia perplesso.
O non è la prima necessità o questi aggeggi dovrebbero essere progettati diversamente, ma se lo fossero, non sarebbero così piccoli e così solidi.
"Non ho idea di quali armi serviranno per combattere la terza Guerra Mondiale, ma la quarta sarà combattuta coi bastoni e con le pietre" - Albert Einstein
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wilcoyote
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Re: L’invasione degli smartwatch

Messaggio da wilcoyote »

finestraweb ha scritto: 9 ago 2022, 11:30
Nota stonata: è un altro oggetto consumistico, cioè non riparabile.
In un epoca in cui "la salvaguardia della Terra" pare la prima necessità di tutti, mi lascia perplesso.
O non è la prima necessità o questi aggeggi dovrebbero essere progettati diversamente, ma se lo fossero, non sarebbero così piccoli e così solidi.
Sarebbe possibile eccome, ma se pensi che c'è ancora, innegabilmente, l'obsolescenza programmata per lavatrici e frigoriferi anche da 1000 euro e oltre (forse solo i Miele e qualche altro marchio di nicchia costosissimo fanno eccezione), vuoi che non facciano la stessa cosa per questi ninnoli?
Ho una lavatrice Bosch risalente ai primi anni '90, funziona ancora perfettamente e non si è mai guastata (stava a casa dei miei): vuoi che con il progredire della tecnologia e dei materiali non siano capaci di fare elettrodomestici quasi eterni e, soprattutto, facilmente riparabili, invece che costosi oggetti che dopo 5 o 6 anni vanno buttati via perché troppo costosi da riparare? Qualcuno lo fa, come la Vorwerk, ma si fa pagare un botto anche i pezzi di ricambio (per i quali tuttavia esiste un florido mercato parallelo ai canali ufficiali oltre a pezzi compatibili, più o meno...).
Adesso invece fanno "irreparabili" anche i notebook da migliaia di euro: ho un Lenovo aziendale, che costa la bellezza di oltre 4000 euro, molto potente, sottile, figo anche più di un Macbook ma... non si può cambiare nemmeno la batteria senza smontarlo! E tantomeno fare espansioni di RAM, non sono proprio contemplate: se la vuoi o compri un modello superiore dando in permuta il "vecchio" (ovviamente ti conviene rivenderlo per il conto tuo), oppure vai in un centro di assistenza a farti sostituire la motherboard, spendendo come per un prodotto nuovo!

Per i computer però devo dire che l'obsolescenza programmata non c'è, almeno non come la si intende per una lavatrice: non si guastano nemmeno dopo 15 anni di uso giornaliero, ma un top di gamma dopo 4 o 5 anni ha prestazioni inferiori ad un entry level di ultima generazione. Idem dicasi per macchine fotografiche e smartwatch.
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Re: L’invasione degli smartwatch

Messaggio da ale9191 »

Dopo più di un anno di onorato servizio si è rotto l’anello di aggancio della Mi Band. Preso a due lire il sostituto su Amazon.
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Victorv
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Re: L’invasione degli smartwatch

Messaggio da Victorv »

Qua lascio il mio Fenix
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DaniLao
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Re: L’invasione degli smartwatch

Messaggio da DaniLao »

La mia amata Mi Band 6NFC comincia a sbarellare (termine tecnico/informatico sul quale ritengo di non dover fornire ulteriori esplicazioni) e sono alla ricerca di qualcosa che la sostituisca.

Mi sono accorto però di come non sia per nulla facile, considerati i miei desiderata…

Ovviamente, da affezionato della qualità del marchio, per prima cosa ho guardato in casa Xiaomi, ma qua iniziano i primi inghippi: dopo la 6 non esistono altre band con NFC globale (o meglio: ce ne sono con NFC che funziona solo in Cina, non comodissimo…).

Peccato. Se è vero che abbiamo sempre a portata di mano il cellulare con la stessa funzione lo è anche che ho pagato con la band davvero tante volte, soprattutto durante il periodo pandemico…

Vabbè, se ne può fare a meno, ma perché non fosse un downgrade totale dalla band precedente cercavo qualcosa con GPS integrato (la 6 ha NFC ma non GPS) e che non fosse troppo grande (del resto all’altro polso porto già uno dei nostri meccanici) dunque la scelta è caduta su una Mi Band 7 Pro

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Display più grande, non male con l’età che avanza, forma diversa dal solito ma si resta ancora nella dimensione da band.
Anzi, il form factor e la dimensione credo siano i punti di forza che la rendono perfetta al polso e agevolissima nell’utilizzo.
Non sto ad elencarvi le caratteristiche che -eventualmente- trovate qua.

Purtroppo -probabilmente dipenderà dalla conformazione del mio polso- la band restituiva valori del battito cardiaco piuttosto fantasiosi soprattutto durante alcuni tipi di attività come la camminata, con BPM da 150/160 tenuti anche per un’ora…

Il monitoraggio delle attività fisiche è -in questo periodo- uno degli elementi fondamentali (insieme ad una buona gestione delle notifiche e alla dimensione) sulla quale basare la scelta.
Il battito cardiaco sballato influisce a cascata su tutta un’altra serie di valori, rendendo la band utile solo per il brodo.

Siccome tutto il resto mi piaceva e mi sembrava fatto a modo ho quindi pensato fossero difettosi i sensori (peraltro dall’esterno sembrano i medesimi che ha la 6) del mio esemplare e ne ho presa anche un’altra uguale perché mi sarebbe dispiaciuto mollarla dopo qualche gg al polso con la sua forma e la sua dimensione pressoché perfetti, ma nulla… stesse rilevazioni assolutamente arbitrarie.
Saranno i sensori, sarò io, ma -con sincero rammarico- ho fatto il reso per entrambe :-/

Non è una stroncatura, anzi, mi piaceva. Consiglio di provarla e vedere come si comporta, se restituisse valori decenti (mica pretendiamo sia una fascia cardio…) sarebbe quasi perfetta (il “quasi” è l’assenza di NFC).

E comunque, in casa Xiaomi, a questo punto, restano solo la 7 liscia che non ha senso, come nemmeno la 8 (a questo punto mi tengo l’ormai raro NFC della 6…). Il resto sono smartwatches dalle dimensioni fuori del mio interesse.

Sono passato dunque a usulare se ci fosse qualcosa di interessante a casa dei cugini, ovvero gli Amazfit fatti da Huami.
Tempo addietro ho avuto Verge, GTR e GTS e non erano male (a parte il GPS ma si parla di più di cinque anni orsono).
Tra l’altro condividono app e funzioni con i dispositivi Xiaomi, dunque non si andrebbe nemmen troppo lontano come esperienza utente.

Cerco, compulso, incontro per l’ennesima volta il Bip che mi piace assai (anche come rapporto qualità-prezzo insuperabile) ma è troppo grosso…

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…fin quando mi imbatto nel modello Active che parrebbe avere le caratteristiche che cerco (vabbè all’NFC orma dovrò rinunciare, l’abbiamo capito) ed è di dimensioni un po’ più ridotte

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Vabbè, poca roba rispetto al Bip, due mm o poco più, non è una band, ma -magari- al mio polsone, lo potrà sembrare.

Stavo per partire e andarlo a comprare da Euronics ma -visto che a questo punto son diventato tignoso e voglio provare come si comportino i sensori- mi sono risoluto ad ordinarlo sul noto sito di vendite online per agevolare eventuali necessità di reso (sgrat sgrat).

Appena arriva lo metterò sotto torchio per qualche giorno, qualche km e vi faccio sapere se sia riuscito a quadrare il cerchio…
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Re: L’invasione degli smartwatch

Messaggio da DaniLao »

Aggiornamenti ad una settimana dall’utilizzo: Amazfit Active promosso.

Il BioTracker (credo sia il collaudato 4 e non il 5 montato sul Balance) restituisce dati molto più simili alla realtà rispetto ai sensori sulle band che ho provato (e reso).

Buoni anche GPS e autonomia (non ancora ben valutabile perché ci sto ancora smanacciando parecchio).

Ma la differenza sostanziale la fa il SW: Zepp OS non è paragonabile alla dotazione Xiaomi.

L’applicazione è fatta decisamente meglio: anche in Amazfit si son lanciati sul carro dell’AI, inserendo alcune funzioni riguardo il monitoraggio del sonno e degli allenamenti che trovo interessanti.

Soprattutto per il fitness: “Zepp Coach” fornisce tutta una serie di dati interessanti (VO2 Max, EPOC, TSB, ATL, CTL…) e gli utilizza per suggerire piani di allenamento settimanali calibrati tra prestazioni registrate e desideri dell’utente (durata, intensità, recupero…).
Funzione interessante, anche se dovrebbe diventare precisa dopo 40gg di utilizzo e la possibilità di utilizzare più dati per la programmazione.

Sono presenti anche alcune funzioni a pagamento, tipo “Aura” che è un set di musichette binaurali che dovrebbero aiutare a rilassarsi e ad addormentarsi. Non ho di questi problemi ad ora… magari il contrario, non dormendo in genere mai più di 5 ore a notte :-)

Esteticamente è carino. Molto simile ad un AW.
Non si nota nelle foto ma la parte superiore della cassa è in alluminio satinato che fa un bel contrasto con la parte di sotto in plastica nera.

Unico reale difetto che gli si può trovare è l’assenza di sensore per la luce ambientale che adatti automaticamente la luminosità del quadrante. Anche se ad ora, con luminosità media, non ho avuto problemi nemmeno in pieno sole (certo, non è estate…) di notte ho invece impostato la modalità per la quale quando dormo (l’orologio se ne accorge da solo) il quadrante non si attivi.

Detto tutto quanto sopra, sulla breve distanza lo promuovo (almeno in attesa delle prossime idee Xiaomi…….), poi vedremo, ma per ora è quello che cercavo

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Re: L’invasione degli smartwatch

Messaggio da wilcoyote »

DaniLao ha scritto: 16 feb 2024, 10:35 Aggiornamenti ad una settimana dall’utilizzo: Amazfit Active promosso.

Il BioTracker (credo sia il collaudato 4 e non il 5 montato sul Balance) restituisce dati molto più simili alla realtà rispetto ai sensori sulle band che ho provato (e reso).

Buoni anche GPS e autonomia (non ancora ben valutabile perché ci sto ancora smanacciando parecchio).

Ma la differenza sostanziale la fa il SW: Zepp OS non è paragonabile alla dotazione Xiaomi.

L’applicazione è fatta decisamente meglio: anche in Amazfit si son lanciati sul carro dell’AI, inserendo alcune funzioni riguardo il monitoraggio del sonno e degli allenamenti che trovo interessanti.

Soprattutto per il fitness: “Zepp Coach” fornisce tutta una serie di dati interessanti (VO2 Max, EPOC, TSB, ATL, CTL…) e gli utilizza per suggerire piani di allenamento settimanali calibrati tra prestazioni registrate e desideri dell’utente (durata, intensità, recupero…).
Funzione interessante, anche se dovrebbe diventare precisa dopo 40gg di utilizzo e la possibilità di utilizzare più dati per la programmazione.

Sono presenti anche alcune funzioni a pagamento, tipo “Aura” che è un set di musichette binaurali che dovrebbero aiutare a rilassarsi e ad addormentarsi. Non ho di questi problemi ad ora… magari il contrario, non dormendo in genere mai più di 5 ore a notte :-)

Esteticamente è carino. Molto simile ad un AW.
Non si nota nelle foto ma la parte superiore della cassa è in alluminio satinato che fa un bel contrasto con la parte di sotto in plastica nera.

Unico reale difetto che gli si può trovare è l’assenza di sensore per la luce ambientale che adatti automaticamente la luminosità del quadrante. Anche se ad ora, con luminosità media, non ho avuto problemi nemmeno in pieno sole (certo, non è estate…) di notte ho invece impostato la modalità per la quale quando dormo (l’orologio se ne accorge da solo) il quadrante non si attivi.

Detto tutto quanto sopra, sulla breve distanza lo promuovo (almeno in attesa delle prossime idee Xiaomi…….), poi vedremo, ma per ora è quello che cercavo


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La finitura superiore della cassa in alluminio è l'ideale perché si riempia di graffi e ammaccature in un men che non si dica. Scelta discutibile per un oggetto destinato agli sportivi.
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Re: L’invasione degli smartwatch

Messaggio da Trash »

DaniLao ha scritto: 16 feb 2024, 10:35 Aggiornamenti ad una settimana dall’utilizzo: Amazfit Active promosso.

Il BioTracker (credo sia il collaudato 4 e non il 5 montato sul Balance) restituisce dati molto più simili alla realtà rispetto ai sensori sulle band che ho provato (e reso).

Buoni anche GPS e autonomia (non ancora ben valutabile perché ci sto ancora smanacciando parecchio).

Ma la differenza sostanziale la fa il SW: Zepp OS non è paragonabile alla dotazione Xiaomi.

L’applicazione è fatta decisamente meglio: anche in Amazfit si son lanciati sul carro dell’AI, inserendo alcune funzioni riguardo il monitoraggio del sonno e degli allenamenti che trovo interessanti.

Soprattutto per il fitness: “Zepp Coach” fornisce tutta una serie di dati interessanti (VO2 Max, EPOC, TSB, ATL, CTL…) e gli utilizza per suggerire piani di allenamento settimanali calibrati tra prestazioni registrate e desideri dell’utente (durata, intensità, recupero…).
Funzione interessante, anche se dovrebbe diventare precisa dopo 40gg di utilizzo e la possibilità di utilizzare più dati per la programmazione.

Sono presenti anche alcune funzioni a pagamento, tipo “Aura” che è un set di musichette binaurali che dovrebbero aiutare a rilassarsi e ad addormentarsi. Non ho di questi problemi ad ora… magari il contrario, non dormendo in genere mai più di 5 ore a notte :-)

Esteticamente è carino. Molto simile ad un AW.
Non si nota nelle foto ma la parte superiore della cassa è in alluminio satinato che fa un bel contrasto con la parte di sotto in plastica nera.

Unico reale difetto che gli si può trovare è l’assenza di sensore per la luce ambientale che adatti automaticamente la luminosità del quadrante. Anche se ad ora, con luminosità media, non ho avuto problemi nemmeno in pieno sole (certo, non è estate…) di notte ho invece impostato la modalità per la quale quando dormo (l’orologio se ne accorge da solo) il quadrante non si attivi.

Detto tutto quanto sopra, sulla breve distanza lo promuovo (almeno in attesa delle prossime idee Xiaomi…….), poi vedremo, ma per ora è quello che cercavo


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Una sola domanda, così tra il serio ed il faceto, ma siete sicuri di voler sapere minuto per minuto tutte queste cose??....battito cardiaco, ore di sonno, periodo rem, manca ossigenazione del sangue e globuli bianchi e siamo a posto!
Walter
...adeguarsi, reagire e combattere....
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Re: L’invasione degli smartwatch

Messaggio da pier1958 »

Trash ha scritto: 16 feb 2024, 18:58
DaniLao ha scritto: 16 feb 2024, 10:35 Aggiornamenti ad una settimana dall’utilizzo: Amazfit Active promosso.

Il BioTracker (credo sia il collaudato 4 e non il 5 montato sul Balance) restituisce dati molto più simili alla realtà rispetto ai sensori sulle band che ho provato (e reso).

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Ma la differenza sostanziale la fa il SW: Zepp OS non è paragonabile alla dotazione Xiaomi.

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Soprattutto per il fitness: “Zepp Coach” fornisce tutta una serie di dati interessanti (VO2 Max, EPOC, TSB, ATL, CTL…) e gli utilizza per suggerire piani di allenamento settimanali calibrati tra prestazioni registrate e desideri dell’utente (durata, intensità, recupero…).
Funzione interessante, anche se dovrebbe diventare precisa dopo 40gg di utilizzo e la possibilità di utilizzare più dati per la programmazione.

Sono presenti anche alcune funzioni a pagamento, tipo “Aura” che è un set di musichette binaurali che dovrebbero aiutare a rilassarsi e ad addormentarsi. Non ho di questi problemi ad ora… magari il contrario, non dormendo in genere mai più di 5 ore a notte :-)

Esteticamente è carino. Molto simile ad un AW.
Non si nota nelle foto ma la parte superiore della cassa è in alluminio satinato che fa un bel contrasto con la parte di sotto in plastica nera.

Unico reale difetto che gli si può trovare è l’assenza di sensore per la luce ambientale che adatti automaticamente la luminosità del quadrante. Anche se ad ora, con luminosità media, non ho avuto problemi nemmeno in pieno sole (certo, non è estate…) di notte ho invece impostato la modalità per la quale quando dormo (l’orologio se ne accorge da solo) il quadrante non si attivi.

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Una sola domanda, così tra il serio ed il faceto, ma siete sicuri di voler sapere minuto per minuto tutte queste cose??....battito cardiaco, ore di sonno, periodo rem, manca ossigenazione del sangue e globuli bianchi e siamo a posto!
:bravo2: ...senza contare lo smaronamento della ricarica: io mi scordo di caricare pure il cell... :ohno:
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Re: L’invasione degli smartwatch

Messaggio da DaniLao »

Trash ha scritto: Una sola domanda, così tra il serio ed il faceto, ma siete sicuri di voler sapere minuto per minuto tutte queste cose??
Uhm… Domanda alla quale si risponde difficilmente in generale, dunque ci provo andando sul personale e per me la risposta è: sì, sicurissimo.
Altrimenti, per leggere l’ora (o per orientarmi nel bosco col sole), sarei rimasto con uno dei tanti (belli e amati) meccanici.

Ma, come premettevo, la risposta è personale.
Da gennaio dell’anno scorso -sulla soglia dei 50- ho cambiato vita, perso più di venti chili, ripreso la bici seriamente e ad allenarmi con i pesi.

Al solito mi son messo giù a testa bassa, preferendo investire molto meno di quanto mi sarebbe costato un anno di palestra in bilancieri e pesi.
Come per tutti il tempo è quel che è, e la notte lo sottraggo al sonno, al divano e alla TV, ma a volte è complicato -dopo una giornata di lavoro, i figli, la casa da mandare innanzi- restare motivati e trovare la voglia.
Ed ecco che per me è di stimolo lo smartwatch, con i suoi dati, i suoi report, i calcoli di come mi stia muovendo bene o su quando stia battendo la fiacca.
Diciamo che -per continuare il parallelismo con i soldi risparmiati sulla palestra- l’aggeggio al polso mi fa da personal trainer (anche in tal cas risparmiando) e tiene viva la mia coscienza che tenderebbe a divagare.
In più rende la faccenda divertente, almeno per me, misurare i progressi stimola il miglioramento.

E allora, come per gli orologi, se quando inizi ti basta regolarli basandoti sui minuti che perdono ogni giorno, poi ti accorgi che se vuoi fare un salto di qualità ti servono gli strumenti giusti e -magari- un cronocomparatore…
Ecco, per me passare dalla band che cominciava a restituire valori farlocchi ogni tre per due a l’affare che ho ora è stato più o meno lo stesso passaggio.

Dunque si, per me la caterva di dati è un interessante e utile strumento di miglioramento.

In più le notifiche al polso sono comodissime, il meteo muovendosi in bici pure… e poi ci son tutte le altre facezie divertenti che se non hai non ti mancano, ma che se le hai a portata di mano ti accorgi di come ti semplifichino la vita più che se non le avessi (però questa è un’altra storia, fuori dal recinto del tuo domandare).

[mention]pier1958 [/mention] credo dal punto di vista della tecnologia l’Apple Watch sia il più avanti di tutti (per sentito dire, non l’ho mai avuto e non ho mai troppo approfondito). Però, oltre a costare tanto tanto (ma tanto di più rispetto ai dispositivi dei quali stiamo parlando) il suo problema è proprio la batteria perché va ricaricato ogni sera.
La band che avevo prima faceva una settimana abbondante, quasi dieci giorni, con una carica completa. L’Active (che ha una batteria più performante e grande) sarebbe venduto con 14gg di autonomia. Credo ne potrà fare anche lui 7/10 il che, converrai, non è propriamente come ricaricarlo ogni fine giornata
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