Gli orologi (sovietici e russi) che, nonostante ci interessino,, non avremo mai

Orologeria di ogni tipo ed epoca da tutti i paesi dell'est europeo

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Gli orologi (sovietici e russi) che, nonostante ci interessino,, non avremo mai

Messaggio da finestraweb »

Apro questo thread, senza rimpianti o altro.
Intanto, perché questo thread: il "mai" non leggetelo solo in chiave economica, ma gli interessi cambiano o se preferiamo, cambia quanto siamo disposti a fare per seguirli oppure, più banalmente, riteniamo l'orologio meritevole, ma non "ci piace".

Insomma, le ragioni per cui possiamo aver deciso di non acquistare e di non cercare un orologio a cui eppure riconosciamo dei certi pregi, possono essere diverse e varie.

Inizio da un modello che in realtà ebbi in passato possibilità di acquistare a cifra congrua, ma tergiversai e l'orologio sfumò: i cronografi dorati non mi piacevano allora ed ancora....
Perché quindi questo orologio è qui?
Perchè per me, questo orologio ha un alto valore evocativo: rappresenta il passaggio dall'Unione Sovietica alla Russia, la transizione, il "prima" ed il "dopo".
Che poi è il "dopo" che a me, negli orologi, ha sempre più interessato rispetto al "prima".
Il disegno può piacere o no, ma è molto semplice.
Di orologi commemorativi l'orologeria russa ne è piena: qui l'evento è ricordato in punta di piedi, nessun faccione di Eltsin o di Gorbaciov.
D'altronde a disegnarlo fu quel Maestro di Alexander Shorokhov, capo della Poljot International e di un po' di altri marchi di origine russa, autore anche dei disegni della serie CCCP Times.

L'orologio è presente nel catalogo dell'omonima casa del 2002, mostrato mentre Alexander Shorokhov lo fa in dono a chi, se non all'ultimo presidente dell'URSS: Michail Sergeevič Gorbačëv

L'orologio non ha, ovviamente, caratteristiche particolari, generalmente costa caruccio, ma non c'è un preciso motivo.
Il calibro, Poljot 3133, ha le platine dorate, cioè ramate (se mi sbaglio sul materiale, correggetemi): insomma, è una delle versioni di lusso del calibro Poljot, come iniziavano ad essere fatta all'inizio del millennio, non è un'esclusiva di questo modello o della P.I.
La cassa è a doppio fondello, in realtà spesso rovinata, la doratura non doveva essere buona: per una poca chiarezza dei cataloghi Poljot e per la preferenza dei venditori quando vendono, la cassa spesso è descritta come placcata oro, ma non c'è scritto da nessuna parte.
In orgine, come tutti i P.I. costava caruccio: nel 2003 il prezzo di listino era di 799 euro.

Un modello che una volta mi interessava molto e che ora lascio senza rimpianti ad altri.

E voi?

p.a le foto sono tratte da Pfandhaus-schumachers.de
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Ultima modifica di finestraweb il 20 giu 2023, 23:17, modificato 2 volte in totale.
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Re: Gli orologi (sovietici e russi) che, nonostante, non avremo mai

Messaggio da mrcorso »

bel thread.

Carino il concetto e il fondello doppio, poi teh, se devo dirtela con il MIO gusto, meglio che tu non lo abbia, non ti perdi nulla di che :D ...

il mio è lo strela chrono, bellissimo ma dai prezzi ingiustificabili oggi.

EDIT: però quella corona a cipolla è proprio ganza.
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Francesco
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Re: Gli orologi (sovietici e russi) che, nonostante, non avremo mai

Messaggio da finestraweb »

Parli dell'originale anni '60 o '70 con calibro 3017 o delle varie riedizioni con il calibro 3133??
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Re: Gli orologi (sovietici e russi) che, nonostante, non avremo mai

Messaggio da mrcorso »

finestraweb ha scritto: 20 giu 2023, 18:14 Parli dell'originale anni '60 o '70 con calibro 3017 o delle varie riedizioni con il calibro 3133??
dell'originale.

certo anche le riedizioni oramai stanno a dei prezzi che ci compro uno universal geneve quasi...

(la riedizione attuale dello strela la odio con tutto me stesso... NERA CON GLI ACCENTI BLU?! argh)
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Re: Gli orologi (sovietici e russi) che, nonostante ci interessino,, non avremo mai

Messaggio da DaniLao »

Slava ha fatto delle riedizioni niente male di orologi iconici.

A parte le valutazioni personali tra possedere l’originale sovietico o un nuovo, non sono così contrario all’idea (sarà anche perché gli originali li ho già…).

Alla fine sono design, concetti, insomma orologi, che ci sono piaciuti e ci piacciono e che forse non porteremmo volentieri al mare in acqua, sotto la doccia o in situazioni “pericolose”.
I nuovi di Slava hanno design molto simile (quando non sono copie) ma sono fatti oggi con tecnologia e materiali decisamente più avanti rispetto a ciò che teniamo preziosamente nei nostri cassetti.

Il problema è il prezzo, che non è assolutamente trascurabile, non solo per noi russofili abituati male, ma anche per la media di ciò che si trova in giro con caratteristiche simili.

Si va dai 600€ per lo Slava TV, ai 900€ per lo Slava Medical, per arrivare ai 1100 per il Sadko…

Vabbè, era così per dire :-P
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Re: Gli orologi (sovietici e russi) che, nonostante, non avremo mai

Messaggio da finestraweb »

mrcorso ha scritto: 21 giu 2023, 8:25
finestraweb ha scritto: 20 giu 2023, 18:14 Parli dell'originale anni '60 o '70 con calibro 3017 o delle varie riedizioni con il calibro 3133??
dell'originale.

certo anche le riedizioni oramai stanno a dei prezzi che ci compro uno universal geneve quasi...

(la riedizione attuale dello strela la odio con tutto me stesso... NERA CON GLI ACCENTI BLU?! argh)
L'originale l'ho avuto, ceduto senza rimpianti.
Il mio non era perfettamente funzionante: all'epoca di meccanica orologiaia sapevo nulla, ma aveva problemi al bilanciere, insomma robe che non tutti gli orologiai sanno risolvere, figuriamoci un hobbista.
All'epoca conoscevo un orologiaio, ma puoi immaginare come mi dissuase dal fargli mettere le mani sopra.
Il movimento è esaltato per la morbidezza dell'innesto della cronografia, ma la medesima è riscontrabile nell'ST19 che è d'altronde un clone del Poljot 3017.
Oggi è tra i modelli che non guardo mai nelle aste.
DaniLao ha scritto: 21 giu 2023, 9:22 Slava ha fatto delle riedizioni niente male di orologi iconici.

A parte le valutazioni personali tra possedere l’originale sovietico o un nuovo, non sono così contrario all’idea (sarà anche perché gli originali li ho già…).

Alla fine sono design, concetti, insomma orologi, che ci sono piaciuti e ci piacciono e che forse non porteremmo volentieri al mare in acqua, sotto la doccia o in situazioni “pericolose”.
I nuovi di Slava hanno design molto simile (quando non sono copie) ma sono fatti oggi con tecnologia e materiali decisamente più avanti rispetto a ciò che teniamo preziosamente nei nostri cassetti.

Il problema è il prezzo, che non è assolutamente trascurabile, non solo per noi russofili abituati male, ma anche per la media di ciò che si trova in giro con caratteristiche simili.

Si va dai 600€ per lo Slava TV, ai 900€ per lo Slava Medical, per arrivare ai 1100 per il Sadko…

Vabbè, era così per dire :-P
Non conosco le ultime repliche, il periodo non è foriero di acquisti dalla Russia, ma credo che a loro stessi interessi poco vendere da noi.
Sono andato a bazzicare sul sito Slava: diciamo che nella traduzione non si sono impegnati troppo.
Il tutto, a me, trasmette un po' di insicurezza, su cui passo bellamente sopra per cifre piccole, ma per le loro attuali, no.
In questo lo shop Raketa trasmette molta più "sicurezza".
In merito al confronto originale / nuovo: una cassa in acciaio è un bel plus, ma il disegno deve piacerci.
E poi c'è la dogana, che su certi prezzi, è una bella incognita.
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Re: Gli orologi (sovietici e russi) che, nonostante ci interessino,, non avremo mai

Messaggio da DaniLao »

Già, la dogana…
Non siamo il loro target.
Per contro, nemmeno loro sono nel nostro :-P
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