finestraweb ha scritto:
La compagna mi ha tenuto il broncio una settimana per i supposti "rischi corsi"
Mauro, Mauro…
Il broncio?
Sarà che talvolta fatico a distaccarmi dalla via della razionalità, ma torniamo alle radici illuministiche del ns pensare provando a confutare le preoccupazioni co’ fatti e partiamo mettendo in fila qualche indizio dai quali si rileva come:
A) tu sia tornato a casa;
B) tu sia tornato a casa vivo;
C) non abbiamo incontrato situazioni di periglio o rischio, tranne quelle da me generate ignorando le terne semaforiche (inutili) di proposito. Comportamento esecrabile, ne convengo, ma non in grado di provocarti danni diretti;
D) i rischi dei quali al punto C sono stati gestiti e neutralizzati dalla ns prestanza fisica e plurimi gesti atletici (dai che un paio alla fine li hai bucati anche te, preso dal l’ebrezza di libertà…);
E) a corollario dei punti C e D, tecnicamente un Danilao lanciato in falsopiano che non frena al momento giusto è esiziale poco meno di un Katyuscia, AKA il pericolo siamo noi;
F) se in giro a tarda notte, per luoghi “poco raccomandabili” incontri “brutti ceffi”, con tutta probabilità siamo io e Mauro (vedi punto E).
Che siamo
brutti, è incontestabile, ma non pericolosi, quantomeno se non opportunamente provocati;
G) l’unica vera situazione di pericolo è stata durante il debito d’ossigeno nella salita finale (i cappuccini so’ tremendi, s’annidano o ammonasterano sempre su’ picchi, mica grulli) e il conseguente rischio che ti balzasse in mente di farmi la respirazione bocca a bocca. E se ti fosse piaciuto? In questo caso comprendo la preoccupazione della Compagna
Comunque, a parte le celie, a parte le preoccupazioni e il sentire personale sui quali non è dato discutere, ho trovato Torino di notte bellissima e -in tutta sincerità- non ho mai percepito, durante tutto il giro, situazioni che mi abbiano messo a disagio, provocato agitazione o, men che meno, paura.
Una nota particolare va ai
toret, i quali sono un’espressione di civiltà, attenzione per il prossimo e socialismo diffuso, assolutamente degni di menzione.
Decinaia di fontanili sparsi per la città che secernono acqua 24/7, pronti ad abbeverare turisti e ciclisti che si avventurano per la città d’agosto con una temperatura di 40 gradi, riverberata dall’asfalto

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Che belluria intravedere le teste di toro al bordo delle strade e poter rinfrescarsi ed idratarsi alla bisogna senza nemmeno scendere dalla bici (o pagare quasi tre € una bottiglietta da mezzo litro d’acqua come invece accade a Firenze).
Come detto sopra, mi è piaciuta la città e le persone (te in primis).
È una città che il turismo sta scoprendo ora, ricca di cose da vedere e culturalmente molto attiva (basti dare un occhio alla lista di musei e/o esposizioni) e dove i commercianti (o forse non tutti) non vedono ancora i turisti come polli da spennare ma provano ad offrire un servizio; atteggiamento che, da molte parti, hanno dimenticato.
[mention]finestraweb [/mention] poi è un’ottima guida, piacevole nell’esposizione e disposto a dare ruote a questa follia che c’era balenata tra quei quattro neuroni che possiamo attivare in due.
Nota di colore: Annika ha voluto comprare due magneti come ricordo; uno dei due è la foto di un toret
Se ripasserò ti cercherò certamente per la seconda tappa e la Compagna… o la portiamo con noi o la narcotizziamo, scegli te, basta che avverti in tempo così porto un pacchettino di quel polonio leggero leggero…