Oscar Wilde ai bambini?? Sacrilegio!!
[Topic Ufficiale] Fumetti, manga & graphic novel: Un Bonelli al giorno toglie la noia di torno!
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[Topic Ufficiale] Fumetti, manga & graphic novel: Un Bonelli al giorno toglie la noia di torno!
Signore e Signori è con un minimo d’orgoglio che condivido con voi un recupero dopo la piena, questo sotto:
Ho rimesso insieme (e sostituito alcuni numeri che avevano preso il fango) di “Ken il guerriero” (Hokuto no Ken) di Buronson e Tetsuo Hara, pubblicato in Giappone dal 1983 all’88 e, nel caso specifico, edito per i tipi di Granata Press (RIP), nella collana Z Compact.
I 41+3 albi furono pubblicati, ormai 32 anni orsono, a partire da giugno 1992, più o meno uno al mese (ma le uscite erano imprevedibili, mensili, bimestrali, stagionali….) fino al giugno ‘94.
Alcune particolarità:
1) è la prima edizione italiana di Hokuto no Ken, che seguiva (ben dietro) il grande successo dell’anime trasmesso in TV dal 1987;
2) Nella collana Z Compact, dal numero 42 al 47, fu pubblicato “Uscio e Tora”, che si interruppe a dicembre 1994 per il fallimento della casa editrice;
3) La pubblicazione di Ken il guerriero iniziò sulla rivista contenitore Zero* (sempre Granata), per poi proseguire sulla collana Z Compact creata ad hoc, dunque il numero 1 (del giugno 1992) si apre a storia iniziata. Perché la serie fosse in fila su Z Compact furono successivamente pubblicati i numeri 01, 02 e 03 (con lo 0), nell’ottobre del ‘93
*Ho anche questa in recupero, rivista interessantissima e probabilmente troppo avanti per i tempi già citata in questo topic, ma magari ne parliamo un’altra volta…
Ho rimesso insieme (e sostituito alcuni numeri che avevano preso il fango) di “Ken il guerriero” (Hokuto no Ken) di Buronson e Tetsuo Hara, pubblicato in Giappone dal 1983 all’88 e, nel caso specifico, edito per i tipi di Granata Press (RIP), nella collana Z Compact.
I 41+3 albi furono pubblicati, ormai 32 anni orsono, a partire da giugno 1992, più o meno uno al mese (ma le uscite erano imprevedibili, mensili, bimestrali, stagionali….) fino al giugno ‘94.
Alcune particolarità:
1) è la prima edizione italiana di Hokuto no Ken, che seguiva (ben dietro) il grande successo dell’anime trasmesso in TV dal 1987;
2) Nella collana Z Compact, dal numero 42 al 47, fu pubblicato “Uscio e Tora”, che si interruppe a dicembre 1994 per il fallimento della casa editrice;
3) La pubblicazione di Ken il guerriero iniziò sulla rivista contenitore Zero* (sempre Granata), per poi proseguire sulla collana Z Compact creata ad hoc, dunque il numero 1 (del giugno 1992) si apre a storia iniziata. Perché la serie fosse in fila su Z Compact furono successivamente pubblicati i numeri 01, 02 e 03 (con lo 0), nell’ottobre del ‘93
*Ho anche questa in recupero, rivista interessantissima e probabilmente troppo avanti per i tempi già citata in questo topic, ma magari ne parliamo un’altra volta…
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Re: [Topic Ufficiale] Fumetti, manga & graphic novel: Un Bonelli al giorno toglie la noia di torno!
Al mio compleanno ho avuto questo bel regalo.
Ho da leggere per un po'.
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Re: [Topic Ufficiale] Fumetti, manga & graphic novel: Un Bonelli al giorno toglie la noia di torno!
Bella edizione (da rapida ricerca Rizzoli-Lizard, 2016), ma è una passione conclamata o è stato un tentativo virtuoso?mrcorso ha scritto:Al mio compleanno ho avuto questo bel regalo.
Virtuoso e gustoso?
Personalmente mai frequentato, ne saprei dire poco o nulla
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Re: [Topic Ufficiale] Fumetti, manga & graphic novel: Un Bonelli al giorno toglie la noia di torno!
passione conclamata, non ho mai letto molto ma mi piacciono un sacco le vibrazioni di hugo pratt: tra il personaggio di Corto un po' avventuriero, un po' anarchico, un po' gentiluomo e le ambientazioni sempre molto affascinanti...DaniLao ha scritto: ↑7 nov 2024, 14:26Bella edizione (da rapida ricerca Rizzoli-Lizard, 2016), ma è una passione conclamata o è stato un tentativo virtuoso?mrcorso ha scritto:Al mio compleanno ho avuto questo bel regalo.
Virtuoso e gustoso?
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Re: [Topic Ufficiale] Fumetti, manga & graphic novel: Un Bonelli al giorno toglie la noia di torno!
Già che sono ad ordinare gli scaffali condivido con voi le cose interessanti che riesumo, tipo questi tre
Primi 3 numeri de I Cavalieri dello Zodiaco di Masami Kurumada, serie che fu pubblicata -sempre da Granata Press- nella collana Manga Compact da luglio 1992 a giugno 1994.
Prima edizione italiana e, credo, anche europea già che L’anime andò in onda, in Giappone, dall’ottobre ‘86 all’aprile ‘89 e in Italia dal marzo ‘90 all’aprile ‘91.
Presi i primi tre sull’onda del successo che la serie aveva avuto in Tv, mai convinto che l’avrei acquistata tutta perche il disegno non mi piaceva particolarmente e perché la storia è assurda, rabberciata, con un monte di incoerenze…
…ebbe tantissimo successo perché era una di quelle scritte e sceneggiate quasi esclusivamente per vendere merchandising.
I saggisti successivi ci individuano l’introduzione di tematiche omosessuali, rammentiamoci che -diversamente dall’Italia- in Giappone anime e manga son diretti ad un pubblico non soltanto di bambini (anzi!).
Manga Compact proseguì le proprie uscite pubblicando (43/54) il bello (quanto noiosissimo) Maison Ikkoku di Rumiko Takahashi.
Io ci scherzo, ma “Cara, dolce Kyoko” (come fu rititolato per il pubblico italiano) è un bel fumetto, anche se basato su quella pudicizia di sentimenti puramente nipponica che lo fa essere storia di continui equivoci e prolungate attese. Anzi, possiamo dire che le attese sono proprio la storia…
Vabbè, ci risentiamo fotografati i prossimi
Primi 3 numeri de I Cavalieri dello Zodiaco di Masami Kurumada, serie che fu pubblicata -sempre da Granata Press- nella collana Manga Compact da luglio 1992 a giugno 1994.
Prima edizione italiana e, credo, anche europea già che L’anime andò in onda, in Giappone, dall’ottobre ‘86 all’aprile ‘89 e in Italia dal marzo ‘90 all’aprile ‘91.
Presi i primi tre sull’onda del successo che la serie aveva avuto in Tv, mai convinto che l’avrei acquistata tutta perche il disegno non mi piaceva particolarmente e perché la storia è assurda, rabberciata, con un monte di incoerenze…
…ebbe tantissimo successo perché era una di quelle scritte e sceneggiate quasi esclusivamente per vendere merchandising.
I saggisti successivi ci individuano l’introduzione di tematiche omosessuali, rammentiamoci che -diversamente dall’Italia- in Giappone anime e manga son diretti ad un pubblico non soltanto di bambini (anzi!).
Manga Compact proseguì le proprie uscite pubblicando (43/54) il bello (quanto noiosissimo) Maison Ikkoku di Rumiko Takahashi.
Io ci scherzo, ma “Cara, dolce Kyoko” (come fu rititolato per il pubblico italiano) è un bel fumetto, anche se basato su quella pudicizia di sentimenti puramente nipponica che lo fa essere storia di continui equivoci e prolungate attese. Anzi, possiamo dire che le attese sono proprio la storia…
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Re: [Topic Ufficiale] Fumetti, manga & graphic novel: Un Bonelli al giorno toglie la noia di torno!
Conta?
Il primo volume non so dove sia finito
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Re: [Topic Ufficiale] Fumetti, manga & graphic novel: Un Bonelli al giorno toglie la noia di torno!
Ma che figata adoro praticamente tutte le saghe dei cavalieri dello zodiaco.DaniLao ha scritto: ↑9 nov 2024, 13:52 Già che sono ad ordinare gli scaffali condivido con voi le cose interessanti che riesumo, tipo questi tre
IMG_9740.jpg
Primi 3 numeri de I Cavalieri dello Zodiaco di Masami Kurumada, serie che fu pubblicata -sempre da Granata Press- nella collana Manga Compact da luglio 1992 a giugno 1994.
Prima edizione italiana e, credo, anche europea già che L’anime andò in onda, in Giappone, dall’ottobre ‘86 all’aprile ‘89 e in Italia dal marzo ‘90 all’aprile ‘91.
Presi i primi tre sull’onda del successo che la serie aveva avuto in Tv, mai convinto che l’avrei acquistata tutta perche il disegno non mi piaceva particolarmente e perché la storia è assurda, rabberciata, con un monte di incoerenze…
…ebbe tantissimo successo perché era una di quelle scritte e sceneggiate quasi esclusivamente per vendere merchandising.
I saggisti successivi ci individuano l’introduzione di tematiche omosessuali, rammentiamoci che -diversamente dall’Italia- in Giappone anime e manga son diretti ad un pubblico non soltanto di bambini (anzi!).
Manga Compact proseguì le proprie uscite pubblicando (43/54) il bello (quanto noiosissimo) Maison Ikkoku di Rumiko Takahashi.
Io ci scherzo, ma “Cara, dolce Kyoko” (come fu rititolato per il pubblico italiano) è un bel fumetto, anche se basato su quella pudicizia di sentimenti puramente nipponica che lo fa essere storia di continui equivoci e prolungate attese. Anzi, possiamo dire che le attese sono proprio la storia…
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Re: [Topic Ufficiale] Fumetti, manga & graphic novel: Un Bonelli al giorno toglie la noia di torno!
Ma dai!mrcorso ha scritto:
Ma che figata adoro praticamente tutte le saghe dei cavalieri dello zodiaco.
Mi rendo conto che al cuor non si comanda, quindi mi taccio
Comunque te li tengo da parte, magari trovi qualcosa con cui scambiarli.
Le collane di Granata Press erano piuttosto “povere” come redazione e qualità e rimandano ad un momento nel quale Lucca Comix era in una palestra con una decina di banchi, nei quali il cosplay era una cosa rara e stramba e le edizioni di lusso riservate solo a certi titoli.
Sono ruspanti, forse anche per questo le puoi trovare di “seconda lettura” a cifre abbordabili.
I Cavalieri, tra 100 e 150€, non in condizioni da collezionista, ovviamente, credo li potresti trovare senza problemi.
Ma direi non sia il caso di far piovere altri collezionismi sul bagnato
@wilcoyote vale tutto, tranne i colpi sotto la cintura
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Re: [Topic Ufficiale] Fumetti, manga & graphic novel: Un Bonelli al giorno toglie la noia di torno!
Altro recupero del quale vado sentimentalmente orgoglioso è quello della rivista Zero di Granata Press
Già, sempre loro, ma è normale.
Zero fu pubblicata dal novembre 1990, fino a febbraio ‘94, in 39 numeri.
Fu la prima rivista, insieme alla sorella MangaZine (sempre sta Z da Zero a Z Compact…), a portare i fumetti giapponesi in Italia che non fossero gli stra-conosciuti Mazinga, Gokdrake e Jeeg che erano giunti (invero prima in TV che sulla carta) alla fine degli anni ‘70.
E ricordo benissimo, con affetto, due cose: la prima che il prezzo 3.500 lire (che poi salì fino a 5.000!!!) era per me, giovane studente, un salasso a cui mi supponevo con un certo perverso piacere.
La seconda è che NON SI TROVAVA!
Costava tanto, la compravano 4 gatti e gli edicolanti non la tenevano o ne avevano una, due copie che finivano contese tra gli appassionati.
Vabbè, erano pochi, dunque di riffa o di raffa la trovavi…. Ma ricordo di aver girato diverse edicole in bici, vespa o accompagnato da mio padre (che hai tempi mica potevo ancora guidare la macchina…).
Che bei ricordi nel tempo dell’online, dei PDF e di tutto disponibile sempre; allora quando l’avevi -finalmente- tra le mani era una festa
Su Zero, che era una rivista contenitore, ci fu modo di conoscere tutta una serie di autori che magari poi ebbero spazio in collane dedicate (Patlabor, Gundam, ma anche lo stesso Kennedy il guerriero mostrato sopra…)
Già che compaiono accanto agli Zeri vi dico anche degli altri due volumi: una proviene da un’altra serie dello stesso editore (già, prima di fare il botto era partito alla grande con un florilegio di collane…) che si chiamava Nero e pubblicava storie -per l’appunto- noir (12 numeri dal dicembre ‘92 all’aprile ‘94).
“Storia di Cani” di Ferrandino e Caracuzzo, dell’aprile ‘94 (su Nero dall’1 al 7, in edicola da dicembre ‘92 a luglio ‘93), l’altro è “Re in incognito” di Vance e Burr, del luglio ‘91, a seguito del successo che ebbe negli Stati Uniti, al momento della pubblicazione, nel 1998, quando venne salutato dalla critica come “uno dei cento migliori fumetti di tutti i tempi”, addirittura….
Già, sempre loro, ma è normale.
Zero fu pubblicata dal novembre 1990, fino a febbraio ‘94, in 39 numeri.
Fu la prima rivista, insieme alla sorella MangaZine (sempre sta Z da Zero a Z Compact…), a portare i fumetti giapponesi in Italia che non fossero gli stra-conosciuti Mazinga, Gokdrake e Jeeg che erano giunti (invero prima in TV che sulla carta) alla fine degli anni ‘70.
E ricordo benissimo, con affetto, due cose: la prima che il prezzo 3.500 lire (che poi salì fino a 5.000!!!) era per me, giovane studente, un salasso a cui mi supponevo con un certo perverso piacere.
La seconda è che NON SI TROVAVA!
Costava tanto, la compravano 4 gatti e gli edicolanti non la tenevano o ne avevano una, due copie che finivano contese tra gli appassionati.
Vabbè, erano pochi, dunque di riffa o di raffa la trovavi…. Ma ricordo di aver girato diverse edicole in bici, vespa o accompagnato da mio padre (che hai tempi mica potevo ancora guidare la macchina…).
Che bei ricordi nel tempo dell’online, dei PDF e di tutto disponibile sempre; allora quando l’avevi -finalmente- tra le mani era una festa
Su Zero, che era una rivista contenitore, ci fu modo di conoscere tutta una serie di autori che magari poi ebbero spazio in collane dedicate (Patlabor, Gundam, ma anche lo stesso Kennedy il guerriero mostrato sopra…)
Già che compaiono accanto agli Zeri vi dico anche degli altri due volumi: una proviene da un’altra serie dello stesso editore (già, prima di fare il botto era partito alla grande con un florilegio di collane…) che si chiamava Nero e pubblicava storie -per l’appunto- noir (12 numeri dal dicembre ‘92 all’aprile ‘94).
“Storia di Cani” di Ferrandino e Caracuzzo, dell’aprile ‘94 (su Nero dall’1 al 7, in edicola da dicembre ‘92 a luglio ‘93), l’altro è “Re in incognito” di Vance e Burr, del luglio ‘91, a seguito del successo che ebbe negli Stati Uniti, al momento della pubblicazione, nel 1998, quando venne salutato dalla critica come “uno dei cento migliori fumetti di tutti i tempi”, addirittura….
Quaestio subtilissima, utrum Chimera in vacuo bombinans possit comedere secundus intentiones, et fuit debatuta per decem hebdomadas in concilio Constantiensi