Comunque, ecco cosa intendo.
Tutta una serie di quadranti diversamente marchiati, stampati in modo abbastanza grezzo e con colorazioni strane...nel tempo ho visto questo rosso scuro, poi un marroncino, un verde scuro...spesso metallizzati.
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E' assodato da tempo che Cornavin svizzero non ha niente a che vedere con Cornavin russo
Dobbiamo sempre tenere presente che i russi erano n po come giapponesi venuti dopo. Clonavano e copiavano, a volte giocavano anche sull'ambiguità del nome (pratica seguita anche da Ruhla).
Una pratica commerciale comune allora come oggi, molto diffusa. I sovietici non erano certamente gli unici.
Per i russi sono da considerare altri due elementi.
Il primo è la creazione di "brand" creati appositamente per un determinato paese in cui esportavano. Un volta pubblicammo anche una lista di questi nomi.
Non sono pochi e ogni tanto se ne scopre uno nuovo.
In questo caso erano orologi russi a tutti gli effetti anche se, vado a memoria, non sempre c'era il "made in ussr" sul quadrante.
Poi c'era un altra categoria di orologi, ne ho parlato pochi giorni fa: orologi con movimento russo ma non di provenienza russa (Hong-Kong, Guam, Isole Vergini, singoli assemblatori locali).
Poiché non esistono elenchi ufficiali dei "brand" dell'uno o l'altro caso non abbiamo nemmeno la possibilità di distinguerli basandoci sul nome
Però c'è un tratto distintivo, quai una costane direi: i primi erano quasi sempre quadranti Slava, Poljot,ecc. ma con un altro nome; mentre i secondi erano completamente diversi.
Un altro elemento distintivo, ma non così netto come il precedente, è la qualità e l'aspetto generale dell'orologio. Nel primo caso più curato, molto trascurato a volte nel secondo.
Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme.
(Charles Bukowski)