In questo periodo per motivi che non importano, mi sto leggendo i rapporti sul clima dell'ente preposto, l'IPCC.
Urgono misure di contenimento dei consumi, c'è la consapevolezza che urgono ingenti investimenti per cui l'IPCC auspica l'intervento pubblico e privato.
L'IPCC auspica che la transizione sia fatta su principi di equità, tra gli stati ed aggiungo io, nelle società.
Il bonus del 110% era la perfetta incarnazione di questi spirito.
Se la transizione energetica dovesse tramutarsi, come sta accadendo, in un "chi può permettersela paghi, altrimenti rinunci", non meravigliamoci di come andrà il mondo libero.
Non stupiamoci che vincano i Trump, cioè i così definiti "populisti".
Vorrei davvero sapere quanti proprietari italiani di case hanno i soldi per pagare di tasca propria le misure di contenimento energetico richieste dalle ultime normative europee
Attualità politica (cane contro cane)
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Re: Attualità politica (cane contro cane)
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Re: Attualità politica (cane contro cane)
Ci si può perdere in analisi, comprese quelle psicopatologiche, per interpretare Elon Musk e questo suo nuovo slogan: MEGA, Make Europe Great Again.
Oppure si possono accantonarne, almeno per un momento, i contenuti sovranisti, primatisti, fascisti dell’uomo più ricco del mondo e concentrarsi sul mezzo, anziché sul messaggio.
È facile, ma non per questo meno doveroso, richiamarsi a Marshall McLuhan e al suo “The medium is the message”, ovvero “Il media è il messaggio”, contenuto nel suo celeberrimo “Understanding Media: The Extensions of Man” del 1964.
Senza farla troppo lunga: McLuhan dice che il mezzo è importante almeno quanto il messaggio.
La stampa di Gutenberg, 1440, ha avviato la diffusione dell’alfabetizzazione. La radio, 1900, ha reso la comunicazione più immediata ed emotiva. La televisione, 1950, ha determinato la centralità dell’immagine.
I social media è forse presto per dirlo, ma quel che sappiamo e dobbiamo ricordare è che sono media, lo sono a tutti gli effetti, anche se ci arrivano senza filtri e senza regole. Senza responsabilità.
“Make Europe Great Again” è stato visto milioni di volte, molti milioni di volte, intervallato tra gattini e puttanate varie.
È stato imposto a milioni di persone perché era la parola del padrone, il padrone del social “X”. E questo non è un dettaglio.
Quando a farlo è il padrone della tv, della radio, di un giornale, ne percepiamo la pericolosità, la carica sovversiva.
Inspiegabilmente non lo stiamo facendo con Elon Musk e così finisce che parliamo degli assurdi contenuti che impone alla pubblica opinione, anziché preoccuparci del come, del mezzo, attraverso cui questa imposizione avviene.
Oppure si possono accantonarne, almeno per un momento, i contenuti sovranisti, primatisti, fascisti dell’uomo più ricco del mondo e concentrarsi sul mezzo, anziché sul messaggio.
È facile, ma non per questo meno doveroso, richiamarsi a Marshall McLuhan e al suo “The medium is the message”, ovvero “Il media è il messaggio”, contenuto nel suo celeberrimo “Understanding Media: The Extensions of Man” del 1964.
Senza farla troppo lunga: McLuhan dice che il mezzo è importante almeno quanto il messaggio.
La stampa di Gutenberg, 1440, ha avviato la diffusione dell’alfabetizzazione. La radio, 1900, ha reso la comunicazione più immediata ed emotiva. La televisione, 1950, ha determinato la centralità dell’immagine.
I social media è forse presto per dirlo, ma quel che sappiamo e dobbiamo ricordare è che sono media, lo sono a tutti gli effetti, anche se ci arrivano senza filtri e senza regole. Senza responsabilità.
“Make Europe Great Again” è stato visto milioni di volte, molti milioni di volte, intervallato tra gattini e puttanate varie.
È stato imposto a milioni di persone perché era la parola del padrone, il padrone del social “X”. E questo non è un dettaglio.
Quando a farlo è il padrone della tv, della radio, di un giornale, ne percepiamo la pericolosità, la carica sovversiva.
Inspiegabilmente non lo stiamo facendo con Elon Musk e così finisce che parliamo degli assurdi contenuti che impone alla pubblica opinione, anziché preoccuparci del come, del mezzo, attraverso cui questa imposizione avviene.
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Re: Attualità politica (cane contro cane)
"il foglio": carta da cesso travestita da quotidiano. Come tutti gli altri ma ad un livello superiore.
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Re: Attualità politica (cane contro cane)
Fa pensare la vicenda del finto Guido Crosetto, il sosia del ministro della difesa che ha fatto il giro dei ricchissimi d’Italia portandosi a casa un bel gruzzoletto.
Sarebbe, ovviamente, bello che come il mitico Robin Hood chi ha tanto rubato ai ricchi, ai poveri ora distribuisse… ma, ovviamente, non accadrà.
Ma lasciando stare questi moderni Lupin, è sulle vittime e sul loro generoso dare che, secondo me, una riflessione andrebbe fatta.
Non è stata puntata loro un’arma alla testa, per quel che ne sappiamo un ministro, rivelatosi falso a posteriori, si è recato da loro e, adducendo una scusa convincente, si è fatto consegnare cifre anche a sei zeri.
Poco conta, ovviamente, che gruzzoli del genere per noi comuni mortali siano più dello stipendio di una vita e per loro, evidentemente, poco più di una mancetta.
Quel che conta infatti, a parer mio, è che c’è evidentemente un consolidato malcostume che porta a fare simili regalie a ministri, primi o secondi che siano, politici gestori della cosa pubblica, gente di governo.
Una prassi che dovrebbe portare a chiederci e a chiedere, in primis alle vittime di questo raggiro, a quanti veri Crosetto, o chicchessia, abbiano dato negli anni doni altrettanto sostanziosi.
In Italia è già accaduto che ci fossero politici che, disarmati, passavano alla cassa e ne uscivano con camionate di denari… uno di loro è seppellito ad Hammamet, dove, latitante, si era rifugiato.
In Tunisia c’è un proverbio: طَاحْ الْمَطَرْ وْكُلْ وَاحِدْ حَطْ صَحْفَتُهُ ovvero «è caduta la pioggia e ognuno ha messo la sua ciotola»… e in Italia, a quanto pare, non è ancora uscito il Sole.
Sarebbe, ovviamente, bello che come il mitico Robin Hood chi ha tanto rubato ai ricchi, ai poveri ora distribuisse… ma, ovviamente, non accadrà.
Ma lasciando stare questi moderni Lupin, è sulle vittime e sul loro generoso dare che, secondo me, una riflessione andrebbe fatta.
Non è stata puntata loro un’arma alla testa, per quel che ne sappiamo un ministro, rivelatosi falso a posteriori, si è recato da loro e, adducendo una scusa convincente, si è fatto consegnare cifre anche a sei zeri.
Poco conta, ovviamente, che gruzzoli del genere per noi comuni mortali siano più dello stipendio di una vita e per loro, evidentemente, poco più di una mancetta.
Quel che conta infatti, a parer mio, è che c’è evidentemente un consolidato malcostume che porta a fare simili regalie a ministri, primi o secondi che siano, politici gestori della cosa pubblica, gente di governo.
Una prassi che dovrebbe portare a chiederci e a chiedere, in primis alle vittime di questo raggiro, a quanti veri Crosetto, o chicchessia, abbiano dato negli anni doni altrettanto sostanziosi.
In Italia è già accaduto che ci fossero politici che, disarmati, passavano alla cassa e ne uscivano con camionate di denari… uno di loro è seppellito ad Hammamet, dove, latitante, si era rifugiato.
In Tunisia c’è un proverbio: طَاحْ الْمَطَرْ وْكُلْ وَاحِدْ حَطْ صَحْفَتُهُ ovvero «è caduta la pioggia e ognuno ha messo la sua ciotola»… e in Italia, a quanto pare, non è ancora uscito il Sole.
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Re: Attualità politica (cane contro cane)
Non sapevo della vicenda perchè non guardo i tg-megafoni nè leggo i quotidiani-propaganda. Una cosa però è sicura: i Robin Hood non esistono. Perlomeno, a mia memoria non ne ricordo uno che avesse rubato ai ricchi per dare ai poveri.
Non solo. Ti dico, per esperienze di vita vissuta che a proposito del tale scappato ad Hammamet (che ora viene quasi da rivalutare in toto paragonato alla odierna feccia), mani pulite non è mai finita. E' insito nel dna italico, a parte forse poche eccezioni. Tant'è che se chiedi in giro in merito al tale personaggio che rubava, a me è capitato varie volte, ti sentirai rispondere "...se eri al suo posto non avresti fatto lo stesso?!..." ossia disonesti nel dna.
D'altronde si è creata l'idea che la classe politica sia una cosa a sè, magari i politici vengono da altri pianeti, arrivano dalla quarta dimensione. Un politico è un cittadino che ha scelto la carriera politica, ossia farsi gli affari suoi in barba ai bisogni della popolazione. Se una persona è storta, entrando in politica non cambia anzi; sicuramente si storce anche di più. Di Gandhi ce n'è stato uno.
Qualcuno ha detto che "...ogni popolo ha il governo che si merita". Mai detto fu più calzante per gli italiani.
Non solo. Ti dico, per esperienze di vita vissuta che a proposito del tale scappato ad Hammamet (che ora viene quasi da rivalutare in toto paragonato alla odierna feccia), mani pulite non è mai finita. E' insito nel dna italico, a parte forse poche eccezioni. Tant'è che se chiedi in giro in merito al tale personaggio che rubava, a me è capitato varie volte, ti sentirai rispondere "...se eri al suo posto non avresti fatto lo stesso?!..." ossia disonesti nel dna.
D'altronde si è creata l'idea che la classe politica sia una cosa a sè, magari i politici vengono da altri pianeti, arrivano dalla quarta dimensione. Un politico è un cittadino che ha scelto la carriera politica, ossia farsi gli affari suoi in barba ai bisogni della popolazione. Se una persona è storta, entrando in politica non cambia anzi; sicuramente si storce anche di più. Di Gandhi ce n'è stato uno.
Qualcuno ha detto che "...ogni popolo ha il governo che si merita". Mai detto fu più calzante per gli italiani.
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Re: Attualità politica (cane contro cane)
Articolo di oggi di Giavazzi
https://www.corriere.it/opinioni/25_feb ... 7xlk.shtml
C'è un paragrafo interessante: Il Pnrr comporta investimenti pari al 10 per cento del Pil su 5 anni, cioè 2 per cento del Pil all’anno. È pressoché impossibile che l’economia si fermi con una simile spinta.
Quindi la donnamadrecristiana è riuscita a realizzare una cosa pressoché impossibile.
Bisogna dargliene atto!
https://www.corriere.it/opinioni/25_feb ... 7xlk.shtml
C'è un paragrafo interessante: Il Pnrr comporta investimenti pari al 10 per cento del Pil su 5 anni, cioè 2 per cento del Pil all’anno. È pressoché impossibile che l’economia si fermi con una simile spinta.
Quindi la donnamadrecristiana è riuscita a realizzare una cosa pressoché impossibile.
Bisogna dargliene atto!
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Re: Attualità politica (cane contro cane)
Corriere della Sera e, come diceva Peppino "...ho detto tutto".
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Re: Attualità politica (cane contro cane)
Previsioni preoccupanti o campate per aria?
Con il voto favorevole del parlamento europeo al piano di riarmo (419 SI, 204 NO, 46 astenuti) credo si possa dire che, simbolicamente, con oggi, la democrazia in Europa è andata; appassita prima, oggi i petali secchi sono caduti.
Non è stata sostituita, come molti temevano, da una dittatura.
La storia prende sempre forme diverse e sorprendenti.
No, questa volta la democrazia è stata sopraffatta dalla conquista delle istituzioni e dei media, dall'interno, da parte dell'oligarchia finanziaria e dei suoi stipendiati.
Oramai la manovra di aggiramento è compiuta.
I canali a disposizione per la popolazione per esprimersi in termini politicamente significativi sono stati tutti o chiusi o neutralizzati. Un po' è avvenuto con modifiche delle leggi elettorali, un po' rendendo il processo democratico contendibile solo a chi aveva finanziamenti significativi a disposizione, un po' occupando a tutti i livelli il sistema mediatico (ed espellendo chi non si adeguava a scrivere sotto dettatura), un po' sopprimendo la terzietà della magistratura, capillarmente politicizzata.
Ora i colpi possono susseguirsi in maniera progressivamente sempre più violenta e sfacciata. Aggirare con decreti le discussioni parlamentari è già e sarà sempre più la nuova normalità. Come lo è impedire agli outsider di partecipare al dibattito pubblico prima, ai processi elettorali poi.
Che sia stato progettato così o semplicemente avvenuto, de facto la vicenda pandemica ha rappresentato le prove generali della militarizzazione della società e dell'informazione: una sorta di legge marziale senza guerra.
Questa svolta era stata preceduta da molti passi intermedi, da molte lamentele intorno all'inefficienza dei tempi della politica, dei rituali della democrazia.
Poi, dal 2022 la guerra russo-ucraina è divenuta l'occasione per ribadire gli ultimi chiodi sulla bara della democrazia.
D'ora in poi aspettiamoci che i passaggi diventino sempre più veloci.
Tra la grande espropriazione di risorse pubbliche della crisi subprime (2008-2011) e la grande espropriazione di risorse pubbliche della crisi Covid (2020-2022) erano passati una decina d'anni. Ora, e sono passati solo 3 anni, si passa ad una terza colossale espropriazione nel nome dell'emergenza bellica.
L'esito di questo passaggio è trasparente e chiarissimo.
Pilastri sociali fondamentali come il sistema sanitario e il sistema pensionistico verranno stroncati.
Per parare il colpo gran parte del residuo risparmio privato verrà drenato dai cittadini in beni difensivi (assicurazioni private, pensioni private, ecc.).
Il patrimonio immobiliare privato, dove, come in Italia, ancora rilevante, diverrà dapprima il collaterale necessario per l'erogazione di finanziamenti indispensabili per far fronte ad esigenze inderogabili (la salute, lo studio dei figli, la sopravvivenza una volta usciti dalla sfera produttiva).
L'ultimo passo sarà naturalmente la sottrazione stessa delle proprietà immobiliari, che diventeranno invece il collaterale per le erogazioni di prestiti ad interesse da parte dei gruppi finanziari.
Alla fine del processo una cittadinanza variamente indebitata sarà di fatto in catene anche se formalmente libera: condizionata e ricattabile ad ogni passo. Fine pena, mai.
L'indebitamento economico irreversibile sarà la nuova forma della coazione. Non più gli antiquati modelli dell'asservimento violento, della schiavitù, ma un sistema pulito, contrattualmente ineccepibile, e tuttavia assai più stringente e dettagliato di qualunque passato rapporto servo-padrone.
Se poi con questa leva si deciderà di mandare debitori/colpevoli (Schuld) a fare la carne fresca in guerra o l'ingranaggio a vita per una multinazionale, questi saranno dettagli.
Questo è il futuro che bussa alle porte, e gli spiragli in cui si presentano ancora possibili margini di reazione - posto che ancora ci siano - si vanno chiudendo rapidamente.
Con il voto favorevole del parlamento europeo al piano di riarmo (419 SI, 204 NO, 46 astenuti) credo si possa dire che, simbolicamente, con oggi, la democrazia in Europa è andata; appassita prima, oggi i petali secchi sono caduti.
Non è stata sostituita, come molti temevano, da una dittatura.
La storia prende sempre forme diverse e sorprendenti.
No, questa volta la democrazia è stata sopraffatta dalla conquista delle istituzioni e dei media, dall'interno, da parte dell'oligarchia finanziaria e dei suoi stipendiati.
Oramai la manovra di aggiramento è compiuta.
I canali a disposizione per la popolazione per esprimersi in termini politicamente significativi sono stati tutti o chiusi o neutralizzati. Un po' è avvenuto con modifiche delle leggi elettorali, un po' rendendo il processo democratico contendibile solo a chi aveva finanziamenti significativi a disposizione, un po' occupando a tutti i livelli il sistema mediatico (ed espellendo chi non si adeguava a scrivere sotto dettatura), un po' sopprimendo la terzietà della magistratura, capillarmente politicizzata.
Ora i colpi possono susseguirsi in maniera progressivamente sempre più violenta e sfacciata. Aggirare con decreti le discussioni parlamentari è già e sarà sempre più la nuova normalità. Come lo è impedire agli outsider di partecipare al dibattito pubblico prima, ai processi elettorali poi.
Che sia stato progettato così o semplicemente avvenuto, de facto la vicenda pandemica ha rappresentato le prove generali della militarizzazione della società e dell'informazione: una sorta di legge marziale senza guerra.
Questa svolta era stata preceduta da molti passi intermedi, da molte lamentele intorno all'inefficienza dei tempi della politica, dei rituali della democrazia.
Poi, dal 2022 la guerra russo-ucraina è divenuta l'occasione per ribadire gli ultimi chiodi sulla bara della democrazia.
D'ora in poi aspettiamoci che i passaggi diventino sempre più veloci.
Tra la grande espropriazione di risorse pubbliche della crisi subprime (2008-2011) e la grande espropriazione di risorse pubbliche della crisi Covid (2020-2022) erano passati una decina d'anni. Ora, e sono passati solo 3 anni, si passa ad una terza colossale espropriazione nel nome dell'emergenza bellica.
L'esito di questo passaggio è trasparente e chiarissimo.
Pilastri sociali fondamentali come il sistema sanitario e il sistema pensionistico verranno stroncati.
Per parare il colpo gran parte del residuo risparmio privato verrà drenato dai cittadini in beni difensivi (assicurazioni private, pensioni private, ecc.).
Il patrimonio immobiliare privato, dove, come in Italia, ancora rilevante, diverrà dapprima il collaterale necessario per l'erogazione di finanziamenti indispensabili per far fronte ad esigenze inderogabili (la salute, lo studio dei figli, la sopravvivenza una volta usciti dalla sfera produttiva).
L'ultimo passo sarà naturalmente la sottrazione stessa delle proprietà immobiliari, che diventeranno invece il collaterale per le erogazioni di prestiti ad interesse da parte dei gruppi finanziari.
Alla fine del processo una cittadinanza variamente indebitata sarà di fatto in catene anche se formalmente libera: condizionata e ricattabile ad ogni passo. Fine pena, mai.
L'indebitamento economico irreversibile sarà la nuova forma della coazione. Non più gli antiquati modelli dell'asservimento violento, della schiavitù, ma un sistema pulito, contrattualmente ineccepibile, e tuttavia assai più stringente e dettagliato di qualunque passato rapporto servo-padrone.
Se poi con questa leva si deciderà di mandare debitori/colpevoli (Schuld) a fare la carne fresca in guerra o l'ingranaggio a vita per una multinazionale, questi saranno dettagli.
Questo è il futuro che bussa alle porte, e gli spiragli in cui si presentano ancora possibili margini di reazione - posto che ancora ci siano - si vanno chiudendo rapidamente.
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Re: Attualità politica (cane contro cane)
wilcoyote ha scritto: 12 mar 2025, 21:02 Previsioni preoccupanti o campate per aria?
Con il voto favorevole del parlamento europeo al piano di riarmo (419 SI, 204 NO, 46 astenuti) credo si possa dire che, simbolicamente, con oggi, la democrazia in Europa è andata; appassita prima, oggi i petali secchi sono caduti.
Non è stata sostituita, come molti temevano, da una dittatura.
La storia prende sempre forme diverse e sorprendenti.
No, questa volta la democrazia è stata sopraffatta dalla conquista delle istituzioni e dei media, dall'interno, da parte dell'oligarchia finanziaria e dei suoi stipendiati.
Oramai la manovra di aggiramento è compiuta.
I canali a disposizione per la popolazione per esprimersi in termini politicamente significativi sono stati tutti o chiusi o neutralizzati. Un po' è avvenuto con modifiche delle leggi elettorali, un po' rendendo il processo democratico contendibile solo a chi aveva finanziamenti significativi a disposizione, un po' occupando a tutti i livelli il sistema mediatico (ed espellendo chi non si adeguava a scrivere sotto dettatura), un po' sopprimendo la terzietà della magistratura, capillarmente politicizzata.
Ora i colpi possono susseguirsi in maniera progressivamente sempre più violenta e sfacciata. Aggirare con decreti le discussioni parlamentari è già e sarà sempre più la nuova normalità. Come lo è impedire agli outsider di partecipare al dibattito pubblico prima, ai processi elettorali poi.
Che sia stato progettato così o semplicemente avvenuto, de facto la vicenda pandemica ha rappresentato le prove generali della militarizzazione della società e dell'informazione: una sorta di legge marziale senza guerra.
Questa svolta era stata preceduta da molti passi intermedi, da molte lamentele intorno all'inefficienza dei tempi della politica, dei rituali della democrazia.
Poi, dal 2022 la guerra russo-ucraina è divenuta l'occasione per ribadire gli ultimi chiodi sulla bara della democrazia.
D'ora in poi aspettiamoci che i passaggi diventino sempre più veloci.
Tra la grande espropriazione di risorse pubbliche della crisi subprime (2008-2011) e la grande espropriazione di risorse pubbliche della crisi Covid (2020-2022) erano passati una decina d'anni. Ora, e sono passati solo 3 anni, si passa ad una terza colossale espropriazione nel nome dell'emergenza bellica.
L'esito di questo passaggio è trasparente e chiarissimo.
Pilastri sociali fondamentali come il sistema sanitario e il sistema pensionistico verranno stroncati.
Per parare il colpo gran parte del residuo risparmio privato verrà drenato dai cittadini in beni difensivi (assicurazioni private, pensioni private, ecc.).
Il patrimonio immobiliare privato, dove, come in Italia, ancora rilevante, diverrà dapprima il collaterale necessario per l'erogazione di finanziamenti indispensabili per far fronte ad esigenze inderogabili (la salute, lo studio dei figli, la sopravvivenza una volta usciti dalla sfera produttiva).
L'ultimo passo sarà naturalmente la sottrazione stessa delle proprietà immobiliari, che diventeranno invece il collaterale per le erogazioni di prestiti ad interesse da parte dei gruppi finanziari.
Alla fine del processo una cittadinanza variamente indebitata sarà di fatto in catene anche se formalmente libera: condizionata e ricattabile ad ogni passo. Fine pena, mai.
L'indebitamento economico irreversibile sarà la nuova forma della coazione. Non più gli antiquati modelli dell'asservimento violento, della schiavitù, ma un sistema pulito, contrattualmente ineccepibile, e tuttavia assai più stringente e dettagliato di qualunque passato rapporto servo-padrone.
Se poi con questa leva si deciderà di mandare debitori/colpevoli (Schuld) a fare la carne fresca in guerra o l'ingranaggio a vita per una multinazionale, questi saranno dettagli.
Questo è il futuro che bussa alle porte, e gli spiragli in cui si presentano ancora possibili margini di reazione - posto che ancora ci siano - si vanno chiudendo rapidamente.
Purtroppo è la realtà degli Stati Uniti D'Europa venturi. Spero di tirare le cuoia mooolto prima.