L'orologio di CheljabinsK? Chissà....
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L'orologio di CheljabinsK? Chissà....
Stamani ho preso al mercatino questo orologio, con un quadrante particolare, stella rossa ed un dromedario.
Fra le ipotesi possibili è che venga da Cheljabinsk, in quanto il dromedario è il simbolo della città di Cheljabinsk, per noi famosa non solo perché ci costruivano i tank T 34 ma soprattutto perché vi fu spostata la fabbrica dei Molnija.
Qui un po' di storia della città.
La fortezza Čeljaba, da cui la città prende il nome, venne costruita nel 1736, la città venne istituita nel 1781. A partire dal 1892, servì come centro per la costruzione della Ferrovia Transiberiana.
Nel corso dell'industrializzazione sovietica degli anni trenta, Čeljabinsk subì una rapida crescita. In questo periodo vennero costruiti molti impianti industriali, tra cui la grande Fabbrica di Trattori e lo Stabilimento Metallurgico. Nel corso della Seconda guerra mondiale, Stalin decise di spostare gran parte delle fabbriche sovietiche per la produzione in luoghi lontani dall'avanzata delle armate tedesche, verso la fine del 1941. Questo portò verso Čeljabinsk, all'epoca ancora una piccola città, nuove fabbriche e migliaia di lavoratori. Diversi complessi industriali per la produzione dei carri armati T-34 e dei lanciarazzi Katyusha si concentrarono nella città, che divenne nota come "Tankograd" (la città dei carri armati). In questo periodo, Čeljabinsk venne in pratica ricostruita da zero: in precedenza esisteva una piccola città, le cui tracce possono ancora essere individuate nel centro della città. La fabbrica 185 (intitolata a S.M.Kirov) fu spostata da Leningrado per la produzione di carri pesanti, ma venne poi trasferita a Omsk nel 1962.
Un grave incidente nucleare avvenne nel 1957 nell'impianto di riprocessamento per il combustibile nucleare di Majak, 150 km a nord-ovest della città. Vi furono vittime nell'oblast (la nostra Regione) di Čeljabinsk ma non nella città vera e propria, la zona della città ospitava altre centrali per la riconversione del plutonio, per anni tutta la zona è stata classificata come una delle più contaminate del mondo tanto che, fino al 1992 in tutto il rajon di Čeljabinsk era proibito l'accesso degli stranieri.
Il 15 febbraio del 2013 intorno alle ore 9.20 locali un meteorite è caduto nella regione dell'oblast, di Čeljabinsk. L'evento, definito dai media "pioggia di meteoriti" ma consistito in realtà in un unico meteorite schiantatosi al suolo, ha causato un migliaio di feriti, danneggiando ospedali, scuole ed abitazioni, non a causa dei frammenti dell'oggetto (definiti dai media "cristalli meteoritici") ma a causa della rottura di 200.000 m² di vetri causata dall'onda d'urto.
Ora un po' di foto. Il corso principale, dove ci sono queste statue strane di personaggi in bronzo ed in fondo a destra, il monumento al carrista sovietico. Poi si trova la piazza principale, con il monumento a Lenin, che sembra essere deserta, ma in realtà la vita si svolge tutta sotto, dove c'è un mercato enorme, che non può stare che sottoterra visto che d'inverno, essendo già Siberia, oltre gli Urali seppur di poco, si toccano i - 30 ed in estate si superano i 35 gradi (l'escursione termica è di 65 gradi!!).
Il centro della città, che conta più di un milione di abitanti, è popolato essenzialmente da russi, nella periferia predominano gli asiatici. Non ci sono particolari monumenti da visitare, è rimasta una città di fatto industriale, però è lo stesso affascinante, come tutte le città della Russia (pardon, Unione Sovietica) e la gente è molto cordiale.
Fra le ipotesi possibili è che venga da Cheljabinsk, in quanto il dromedario è il simbolo della città di Cheljabinsk, per noi famosa non solo perché ci costruivano i tank T 34 ma soprattutto perché vi fu spostata la fabbrica dei Molnija.
Qui un po' di storia della città.
La fortezza Čeljaba, da cui la città prende il nome, venne costruita nel 1736, la città venne istituita nel 1781. A partire dal 1892, servì come centro per la costruzione della Ferrovia Transiberiana.
Nel corso dell'industrializzazione sovietica degli anni trenta, Čeljabinsk subì una rapida crescita. In questo periodo vennero costruiti molti impianti industriali, tra cui la grande Fabbrica di Trattori e lo Stabilimento Metallurgico. Nel corso della Seconda guerra mondiale, Stalin decise di spostare gran parte delle fabbriche sovietiche per la produzione in luoghi lontani dall'avanzata delle armate tedesche, verso la fine del 1941. Questo portò verso Čeljabinsk, all'epoca ancora una piccola città, nuove fabbriche e migliaia di lavoratori. Diversi complessi industriali per la produzione dei carri armati T-34 e dei lanciarazzi Katyusha si concentrarono nella città, che divenne nota come "Tankograd" (la città dei carri armati). In questo periodo, Čeljabinsk venne in pratica ricostruita da zero: in precedenza esisteva una piccola città, le cui tracce possono ancora essere individuate nel centro della città. La fabbrica 185 (intitolata a S.M.Kirov) fu spostata da Leningrado per la produzione di carri pesanti, ma venne poi trasferita a Omsk nel 1962.
Un grave incidente nucleare avvenne nel 1957 nell'impianto di riprocessamento per il combustibile nucleare di Majak, 150 km a nord-ovest della città. Vi furono vittime nell'oblast (la nostra Regione) di Čeljabinsk ma non nella città vera e propria, la zona della città ospitava altre centrali per la riconversione del plutonio, per anni tutta la zona è stata classificata come una delle più contaminate del mondo tanto che, fino al 1992 in tutto il rajon di Čeljabinsk era proibito l'accesso degli stranieri.
Il 15 febbraio del 2013 intorno alle ore 9.20 locali un meteorite è caduto nella regione dell'oblast, di Čeljabinsk. L'evento, definito dai media "pioggia di meteoriti" ma consistito in realtà in un unico meteorite schiantatosi al suolo, ha causato un migliaio di feriti, danneggiando ospedali, scuole ed abitazioni, non a causa dei frammenti dell'oggetto (definiti dai media "cristalli meteoritici") ma a causa della rottura di 200.000 m² di vetri causata dall'onda d'urto.
Ora un po' di foto. Il corso principale, dove ci sono queste statue strane di personaggi in bronzo ed in fondo a destra, il monumento al carrista sovietico. Poi si trova la piazza principale, con il monumento a Lenin, che sembra essere deserta, ma in realtà la vita si svolge tutta sotto, dove c'è un mercato enorme, che non può stare che sottoterra visto che d'inverno, essendo già Siberia, oltre gli Urali seppur di poco, si toccano i - 30 ed in estate si superano i 35 gradi (l'escursione termica è di 65 gradi!!).
Il centro della città, che conta più di un milione di abitanti, è popolato essenzialmente da russi, nella periferia predominano gli asiatici. Non ci sono particolari monumenti da visitare, è rimasta una città di fatto industriale, però è lo stesso affascinante, come tutte le città della Russia (pardon, Unione Sovietica) e la gente è molto cordiale.
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Re: L'orologio di CheljabinsK? Chissà....
Grazie della storia di Cheljabinsk...
Sull'origine dell'orologio non saprei, magari e' come ipotizzi...
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Paolo ... Nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti...(L.Pirandello)
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Re: L'orologio di CheljabinsK? Chissà....
E' il 24hr gadget della Camel, la stella rossa è posticcia ( oltre che sproporzionata ).
Orologio arcinoto, conosciuto, visto e stravistoooooooooooooooo....
Ormai sono disperato! non c'è più memoria, né dell'orologeria russa né di quando eravamo noi italiani a migrare né del significato delle parole (crociera, pacchia, abusivismo, condoni,...)
Orologio arcinoto, conosciuto, visto e stravistoooooooooooooooo....
Ormai sono disperato! non c'è più memoria, né dell'orologeria russa né di quando eravamo noi italiani a migrare né del significato delle parole (crociera, pacchia, abusivismo, condoni,...)
Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme.
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Re: L'orologio di CheljabinsK? Chissà....
Camel è presente anche su altri orologi russi.
Questo lo conoscevo e ricordo anche un crono Poljot col cammello sul quadrante.
Fra l'altro la forma del cammello è proprio inconfondibilmente quella di Camel
Questo lo conoscevo e ricordo anche un crono Poljot col cammello sul quadrante.
Fra l'altro la forma del cammello è proprio inconfondibilmente quella di Camel
Il canale YouTube dedicato agli orologi russi: https://www.youtube.com/channel/UCcDTu- ... _WIPIbZfCA
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Re: L'orologio di CheljabinsK? Chissà....
Vero...carlocarloc ha scritto: ↑25 giu 2018, 11:21 Fra l'altro la forma del cammello è proprio inconfondibilmente quella di Camel
Ma quello di Camel era comunque del colore di tutti i cammelli, non nero...
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Re: L'orologio di CheljabinsK? Chissà....
Concordo, vi siete dimenticati che tutte le sanatorie in Italia l’hanno fatte governi dove c’erano quelli che ora sbraitano e che il gadget Camel l’avevamo già visto qua
Quaestio subtilissima, utrum Chimera in vacuo bombinans possit comedere secundus intentiones, et fuit debatuta per decem hebdomadas in concilio Constantiensi
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Re: L'orologio di CheljabinsK? Chissà....
Come sei cattivo Antonio lo sai che hai a che fare con vecchietti di scarsa memoria chi si ricordava il cammello pardon dromedario.....e poi vedi il lato positivo, hai letto di una città dove non sei mai stato e visto cose curiose che le guide nn riportano....in ultimo se togli all'uomo i sogni gli togli la vita, lasciami sognare che quel dromedario sul quadrante sia il simbolo di cheljabinsk e che l'orologio venga proprio da laggiù, non mi svegliare...
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- mchap
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Re: L'orologio di CheljabinsK? Chissà....
Cattivissimo sono per cui infierisco, qui di vecchietti rimbambiti ce ne solo solo due: Danilao e Cane. Anzi no, ci metto anche Burja e tutti i toscani forumettari.
Toscani del cavoloooooo, vi siete sbracati su Salviniiiiiiiiiii
Comunque una cosa è chiara: tutta colpa del vecchietto-vecchietto, ovvero Cane, c'è l'ha sempre con la sinistra-sinistra, la sinistra, la sinistra-destra, la destra, a manca, a dritta,...
E poi, Burja, se volgiamo fare un discorso serio, capisco che Salvini con la sua superficialità e pressapochismo fa tendenza, proprio per questo però bisogna cercare di tenere alta coscienza a conoscenza.
In altre parole, dire che questo Raketa rimanda a Chelyabinsk è un discorso leghista-populista-xenofobo-razzista.
Toscani del cavoloooooo, vi siete sbracati su Salviniiiiiiiiiii
Comunque una cosa è chiara: tutta colpa del vecchietto-vecchietto, ovvero Cane, c'è l'ha sempre con la sinistra-sinistra, la sinistra, la sinistra-destra, la destra, a manca, a dritta,...
E poi, Burja, se volgiamo fare un discorso serio, capisco che Salvini con la sua superficialità e pressapochismo fa tendenza, proprio per questo però bisogna cercare di tenere alta coscienza a conoscenza.
In altre parole, dire che questo Raketa rimanda a Chelyabinsk è un discorso leghista-populista-xenofobo-razzista.
Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme.
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Re: L'orologio di CheljabinsK? Chissà....
A Livorno il cominismo e' nato e a Livorno il comunismo e' morto...
Io l'avevo gia' capito in tempi non sospetti che la sinistra (ancora di piu' la sinistra/sinistra) non era piu' di moda...
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