[Recensione/Review] Vostok Amphibia SE 50th Anniversary 1967 -> 2007 -> 2017+1
Inviato: 26 lug 2018, 17:24
Cari Soci,
approfitto del torpore estivo per condividere con voi una mattana (è il caldo) messa a segno in questi giorni che ci darà spunto di ulteriore approfondimento sulla “serie” alla quale appartiene.
Ma andiamo con ordine: di che si tratta?
Di questo sotto (le foto sono prese dalla presentazione ufficiale, ne trovate altre dal vivo su Wus nella lunga discussione dedicata che si sa che quella del noto venditore non sono il massimo, per usare un eufemismo)
Edizione speciale (SE, per l’appunto) commercializzata da Meranom e fatta da Vostok (movimento e assemblaggio, il resto viene da Est) in occasione (in teoria) dei 50 anni del primo Amphibia.
Il nome del modello in questa variante è 190B03
“In teoria” perché nonostante l’orologio sia stato annunciato nel 2016, a causa della produzione in Vostok che tiene in poco conto le esigue edizioni da forum, non è stato venduto fino a metà abbondante del 2018.
Dunque è un 50+1.
È stato fatto con il quadrante in due colori, verde e blu in 250 esemplari per ogni colore.
Entrambi i colori scelti sono molto intensi, cangianti e con effetti ottici -a quanto si dice- amplificati dal trattamento antiriflesso applicato e curvatura del vetro che è zaffiro.
La versione blu si chiama 190B04
Il movimento è un collaudato Vostok 2415
Ovviamente a me l’orologio non è ancora arrivato, anzi, con tutta probabilità mi ci potrò ricongiungere a settembre, a quel punto certamente non vi farò mancare foto e impressioni.
Per ora altre due foto in luce naturale del quadrante verde (prese dal topic menzionato)
Per ora invece direi di continuare a parlare delle riedizioni del mitico Amphibia primigenio tra le quali non si può non citare quella uscita davvero per i 50 anni, l’anno scorso, ovvero il modello 196500, prodotto in 500 esemplari con quadrante dal disegno simile all’oggetto di questo post ma nero e con la cassa in bronzo
Costava 385USD, nemmeno tantissimo visti i prezzi delle casse in bronzo sul mercato, ma lasciai perdere, la cifra era comunque consistente e dopo il battage e l’attesa mi sarei aspettato qualcosa di diverso.
Beh, a distanza di tempo mi son convinto di aver sbagliato a non provare a prenderlo (ammesso che nel periodo avessi le finanze per permettermelo), visto maturare e al polso di chi l’ha preso ora mi farebbe gola.
Ovviamente è introvabile se non a prezzi di vendita di entrambi i reni e pancreas in permuta con una giunta monetaria.
Comunque, sempre in qualche foto brutta, eccovelo ancora
E qua sotto due delle edizioni 2017718 affiancate
Precedentemente non si può non menzionare un’altra riedizione fatta anche lei in un multiplo del 1967, ovvero nel 2007, anche in quel caso con quadranti in tre varietà.
La serie, come spesso accade agli orologi contemporanei, fu vituperata e denigrata da buona parte della comunità russofila, pare le sfere sembrassero troppo pesanti e che il cristallo avesse la tendenza ad incrinarsi e rompersi senza sollecitazioni, o almeno qualcuno racconta che gli sia successo…
Nonostante l’accoglienza iniziale trovare per acquistare oggi un 1967 del 2007 bisogna tirar fuori una discreta somma ed aver una discreta fortuna a trovar qualcuno che lo venda.
A me è capitata la menzionata doppia fortuna (anche per quanto riguarda il prezzo e forse triplice perché il cristallo ad ora sta bene...) e quello che vi mostro sotto è il mio al quale mi rendo conto di non aver ancora dedicato qualche foto fatta a modo e in posa (magari recupererò in coppia col fratello minore…)
Non sono un appassionato della cassa tonneau originale che al mio polso ampio appare troppo stretta e lunga ma questa declinazione più possente è molto più gradevole nella forma e per “come veste”.
Non ho verificato le misure ma ad occhio è la stessa con la quale è fatto il 1967 contemporaneo, dunque andavo sul sicuro.
Non ho a disposizione Amphibia in casa tonneau di produzione contemporanea (e non mi garbanoooo!) per fare un paragone con questa cassa SE ma rispetto agli originali sovietici questi ultimi sembran deperiti e malati se affiancati ai pronipoti.
Per la verità sono andato sul sicuro anche riguardo il bracciale che è il medesimo che montava l’edizione 2007 e che è davvero molto ben fatto ed esteticamente bello.
Il più bello tra quelli mai usati su un Vostok e anche tra tutti quelli in mio possesso su orologi più blasonati e costosi
Per concludere trovo tutta la serie, dal 2007 al 2018, passando anche dal bronzo che ho rivalutato parecchio a posteriori, una riedizione ben riuscita.
Orologi che omaggiano il geniale progetto originale con modelli simili nelle forme e costruiti con materiali e lavorazioni particolari.
In tutta sincerità trovo ben riusciti sia nella grafica, sia nella realizzazione i quadranti di entrambe le serie, pur citando il sovietico hanno quanto basta di originale e infatti pure il blu -a giudicare dalle foto viste su WUS fatte da chi l’ha già ricevuto- sembra davvero bello, nonostante abbia scelto per me il verde, più particolare (come meno abbinabile in verità) e meno presente sui miei quadranti
approfitto del torpore estivo per condividere con voi una mattana (è il caldo) messa a segno in questi giorni che ci darà spunto di ulteriore approfondimento sulla “serie” alla quale appartiene.
Ma andiamo con ordine: di che si tratta?
Di questo sotto (le foto sono prese dalla presentazione ufficiale, ne trovate altre dal vivo su Wus nella lunga discussione dedicata che si sa che quella del noto venditore non sono il massimo, per usare un eufemismo)
Edizione speciale (SE, per l’appunto) commercializzata da Meranom e fatta da Vostok (movimento e assemblaggio, il resto viene da Est) in occasione (in teoria) dei 50 anni del primo Amphibia.
Il nome del modello in questa variante è 190B03
“In teoria” perché nonostante l’orologio sia stato annunciato nel 2016, a causa della produzione in Vostok che tiene in poco conto le esigue edizioni da forum, non è stato venduto fino a metà abbondante del 2018.
Dunque è un 50+1.
È stato fatto con il quadrante in due colori, verde e blu in 250 esemplari per ogni colore.
Entrambi i colori scelti sono molto intensi, cangianti e con effetti ottici -a quanto si dice- amplificati dal trattamento antiriflesso applicato e curvatura del vetro che è zaffiro.
La versione blu si chiama 190B04
Il movimento è un collaudato Vostok 2415
Ovviamente a me l’orologio non è ancora arrivato, anzi, con tutta probabilità mi ci potrò ricongiungere a settembre, a quel punto certamente non vi farò mancare foto e impressioni.
Per ora altre due foto in luce naturale del quadrante verde (prese dal topic menzionato)
Per ora invece direi di continuare a parlare delle riedizioni del mitico Amphibia primigenio tra le quali non si può non citare quella uscita davvero per i 50 anni, l’anno scorso, ovvero il modello 196500, prodotto in 500 esemplari con quadrante dal disegno simile all’oggetto di questo post ma nero e con la cassa in bronzo
Costava 385USD, nemmeno tantissimo visti i prezzi delle casse in bronzo sul mercato, ma lasciai perdere, la cifra era comunque consistente e dopo il battage e l’attesa mi sarei aspettato qualcosa di diverso.
Beh, a distanza di tempo mi son convinto di aver sbagliato a non provare a prenderlo (ammesso che nel periodo avessi le finanze per permettermelo), visto maturare e al polso di chi l’ha preso ora mi farebbe gola.
Ovviamente è introvabile se non a prezzi di vendita di entrambi i reni e pancreas in permuta con una giunta monetaria.
Comunque, sempre in qualche foto brutta, eccovelo ancora
E qua sotto due delle edizioni 2017718 affiancate
Precedentemente non si può non menzionare un’altra riedizione fatta anche lei in un multiplo del 1967, ovvero nel 2007, anche in quel caso con quadranti in tre varietà.
La serie, come spesso accade agli orologi contemporanei, fu vituperata e denigrata da buona parte della comunità russofila, pare le sfere sembrassero troppo pesanti e che il cristallo avesse la tendenza ad incrinarsi e rompersi senza sollecitazioni, o almeno qualcuno racconta che gli sia successo…
Nonostante l’accoglienza iniziale trovare per acquistare oggi un 1967 del 2007 bisogna tirar fuori una discreta somma ed aver una discreta fortuna a trovar qualcuno che lo venda.
A me è capitata la menzionata doppia fortuna (anche per quanto riguarda il prezzo e forse triplice perché il cristallo ad ora sta bene...) e quello che vi mostro sotto è il mio al quale mi rendo conto di non aver ancora dedicato qualche foto fatta a modo e in posa (magari recupererò in coppia col fratello minore…)
Non sono un appassionato della cassa tonneau originale che al mio polso ampio appare troppo stretta e lunga ma questa declinazione più possente è molto più gradevole nella forma e per “come veste”.
Non ho verificato le misure ma ad occhio è la stessa con la quale è fatto il 1967 contemporaneo, dunque andavo sul sicuro.
Non ho a disposizione Amphibia in casa tonneau di produzione contemporanea (e non mi garbanoooo!) per fare un paragone con questa cassa SE ma rispetto agli originali sovietici questi ultimi sembran deperiti e malati se affiancati ai pronipoti.
Per la verità sono andato sul sicuro anche riguardo il bracciale che è il medesimo che montava l’edizione 2007 e che è davvero molto ben fatto ed esteticamente bello.
Il più bello tra quelli mai usati su un Vostok e anche tra tutti quelli in mio possesso su orologi più blasonati e costosi
Per concludere trovo tutta la serie, dal 2007 al 2018, passando anche dal bronzo che ho rivalutato parecchio a posteriori, una riedizione ben riuscita.
Orologi che omaggiano il geniale progetto originale con modelli simili nelle forme e costruiti con materiali e lavorazioni particolari.
In tutta sincerità trovo ben riusciti sia nella grafica, sia nella realizzazione i quadranti di entrambe le serie, pur citando il sovietico hanno quanto basta di originale e infatti pure il blu -a giudicare dalle foto viste su WUS fatte da chi l’ha già ricevuto- sembra davvero bello, nonostante abbia scelto per me il verde, più particolare (come meno abbinabile in verità) e meno presente sui miei quadranti