Gli orologiaisti
Inviato: 16 mar 2023, 9:09
Quando ero piccolo, in un angolo del mercato di Piazza Duomo, all'Aquila, c'erano delle cabine montate su ruote (tutti i mercanti dovevano essere ambulanti) dove lavoravano degli orologiai.
A “Capo Piazza”, sul bordo della fontana, bene allineate come crocerossine in attesa del tempo del bene, stavano le casette degli orologiaisti.
Gli orologiaisti si affacciavano pazienti alle finestrelle; i gomiti poggiati sul ripiano degli strumenti; la neve e il sole gli sbatteva sul viso.
Gli orologiaisti erano orologiai lontani; coloro che mi accolglievano senza le vetrine, quelli che non srotolavano i tessuti dove si rannicchiavano e si riposavano orologi e cinturini nobili. Gli orologiaisti si voltavano verso la parete alle spalle; da qualche chiodino infisso nella plastica tolglievano un cinturino che piangeva ed un orologio pensoso; con uno sguardo di benevola ironia scrutavano il passaggio di orologi marchesi e conti.
A “Capo Piazza”, sul bordo della fontana, bene allineate come crocerossine in attesa del tempo del bene, stavano le casette degli orologiaisti.
Gli orologiaisti si affacciavano pazienti alle finestrelle; i gomiti poggiati sul ripiano degli strumenti; la neve e il sole gli sbatteva sul viso.
Gli orologiaisti erano orologiai lontani; coloro che mi accolglievano senza le vetrine, quelli che non srotolavano i tessuti dove si rannicchiavano e si riposavano orologi e cinturini nobili. Gli orologiaisti si voltavano verso la parete alle spalle; da qualche chiodino infisso nella plastica tolglievano un cinturino che piangeva ed un orologio pensoso; con uno sguardo di benevola ironia scrutavano il passaggio di orologi marchesi e conti.