"James T. Kirk" ha compiuto 93 anni
Inviato: 27 mar 2024, 21:06
3 anni fa è andato davvero nello spazio, su invito della Blue Origin di Jeff Bezos.
Ecco le sue impressioni.
Ho ricevuto da Avaaz tempo fa una mail che recava il suo nome e che mi colpì parecchio, vela copincollo qui sotto:
"L'anno scorso, a 90 anni, ho vissuto un'esperienza che mi ha cambiato la vita. Sono andato nello spazio, dopo aver interpretato per decenni proprio un personaggio iconico della fantascienza che esplorava l'universo. Pensavo che avrei sperimentato una profonda connessione con l'immensità che ci circonda, un profondo richiamo all'esplorazione senza fine.
Quanto mi sbagliavo. Il sentimento più forte, che è prevalso di gran lunga su tutto il resto, è stato un dolore profondissimo, come non avevo mai sentito prima.
Ho capito, con incredibile chiarezza, che abitiamo in una piccola oasi di vita, circondata da un'immensità di morte. Non ho visto infinite possibilità di mondi da esplorare, di avventure da vivere o di creature viventi con cui entrare in contatto. Ho visto l'oscurità più profonda che avessi mai potuto immaginare, in netto contrasto con il calore accogliente della nostra madre Terra.
Per me è stata una doccia fredda. Mi ha riempito di tristezza. Mi sono reso conto che abbiamo trascorso decenni, se non secoli, ossessionati a guardare altrove, a guardare fuori. Ho fatto la mia parte nel divulgare l'idea che lo spazio fosse l'ultima frontiera. Ma sono dovuto andare nello spazio per capire che è la Terra la nostra unica casa, ora e sempre. E che l'abbiamo devastata, senza tregua, rendendola sempre più inabitabile.
William Shatner
Ecco le sue impressioni.
Ho ricevuto da Avaaz tempo fa una mail che recava il suo nome e che mi colpì parecchio, vela copincollo qui sotto:
"L'anno scorso, a 90 anni, ho vissuto un'esperienza che mi ha cambiato la vita. Sono andato nello spazio, dopo aver interpretato per decenni proprio un personaggio iconico della fantascienza che esplorava l'universo. Pensavo che avrei sperimentato una profonda connessione con l'immensità che ci circonda, un profondo richiamo all'esplorazione senza fine.
Quanto mi sbagliavo. Il sentimento più forte, che è prevalso di gran lunga su tutto il resto, è stato un dolore profondissimo, come non avevo mai sentito prima.
Ho capito, con incredibile chiarezza, che abitiamo in una piccola oasi di vita, circondata da un'immensità di morte. Non ho visto infinite possibilità di mondi da esplorare, di avventure da vivere o di creature viventi con cui entrare in contatto. Ho visto l'oscurità più profonda che avessi mai potuto immaginare, in netto contrasto con il calore accogliente della nostra madre Terra.
Per me è stata una doccia fredda. Mi ha riempito di tristezza. Mi sono reso conto che abbiamo trascorso decenni, se non secoli, ossessionati a guardare altrove, a guardare fuori. Ho fatto la mia parte nel divulgare l'idea che lo spazio fosse l'ultima frontiera. Ma sono dovuto andare nello spazio per capire che è la Terra la nostra unica casa, ora e sempre. E che l'abbiamo devastata, senza tregua, rendendola sempre più inabitabile.
William Shatner