Di "rilanci" dei Komandirskie ce ne sono stati diversi, con i K-46 (molto simili ai Vostok Europe), i K-34, le recenti repliche delle prime serie anni 60. Sempre un pò meno considerati rispetto agli Amphibia (anche a causa di casse "basic" dal design datato e poco piacevole, attualmente prodotte), con questa serie però hanno però riguadagnato punti e apprezzamento. Per cui, in un momento di debolezza mi son detto: crepi l'avarizia e allunghiamo il braccino, prendiamone due


Qui al polso il primo:
L'orologio ha uno stile "brutale" ma non eccessivo. Corona e vetro sono i soliti, classici, spartani e affidabili, il bracciale è massiccio, scarsamente rifinito all'interno (lamierazza) ma tutt'altro che spiacevole. E accorciarlo non è più operazione a rischio: al posto dei perni ballerini ci sono piastrine a sfilamento, rozze ma a colpo sicuro. Il quadrante ha dimensioni pari ai classici Amphibia, ma l'impatto al polso è nettamente maggiore, anche a causa delle anse da 22 mm anzichè 18. Insomma, una piacevole sensazione di classico aggiornato ai gusti moderni senza vendere l'anima alle casse made in China. Un prodotto molto diverso dai K-34 (peraltro molto riusciti), assai più vicino ai vecchi modelli, meno rifinito ma anche più personale.
La lunetta è incredibilmente massiccia, sporgente, peraltro facilmente manovrabile, e sembra essere di "vero" acciaio, satinato. Su questo modello la numerazione della lunetta è poco fitta e non c'è il punto luminoso presente invece su altre versioni. Da alcuni, la lunetta viene sostituita con le Murphy o le Pers, ma in questo modo l'orologio perde tutta la sua particolarità diventando più simile a un qualsiasi Amphibia.
Il quadrante con i secondi a ore 10 in rosso è personale e sobrio allo stesso tempo. La grafica è molto simile ad alcuni K-34 e Vostok Europe N1.
E' comunque un quadrante molto "basic": solo i quattro punti (nessuno a ore 6) e le lancette sono luminosi al buio, tutto il resto non lo è. Niente lancette speciali, bensì i soliti freccioni. Da notare comunque un dettaglio apparentemente poco significativo ma riuscito: il "buco" lasciato dalla lancetta dei secondi centrale è stato appositamente chiuso con un piccolo "tappo" in metallo, soluzione non sempre presente su orologi -anche di prezzo maggiore- con movimento con secondi modificati (ho un Moscow Classic Polyarnik 3105 dove si può vedere il fondello trasparente attraverso tale foro...passa la luce tipo traforo alpino

Ed ecco il suo fratellino a 24 ore. Erano anni che Vostok non aveva un 24 ore "puro" (a parte quelli GMT/24H), questo è una piacevole sorpresa.
La grafica è a mio parere molto bella: il font dei numeri è sobrio, lineare e militaresco quanto basta. Il colore di sfondo è un verde militare piuttosto tenue, me lo aspettavo più scuro e "metallico" (tipo vecchi modelli tank e paratrooper) ma è piacevole. Anche qui, solo punti luminosi (e anche qui manca ad ore 6), ma stranamente il lume sembra più efficace rispetto all'altro, già in condizioni di luce diurna è possibile vedere la fosforescenza.
C'è il punto luminoso sulla lunetta, stranamente assente sull'altro. Unico punto negativo, il cinturino, un Nato sottilissimo e con passanti troppo grossi e "rumorosi" (quelli inferiori battendo fra di loro fanno sempre rumore di ferraglia): persino i nato infantry da 2 euro su ebay sono migliori...comunque fa il suo dovere.
Che dire? Per poco più di 60 euro spediti, sono dei signori orologi. Mille volte meglio questi, anche se moderni e postsovietici, rispetto alle vacche sacre a prezzo iperbolico dell'orologeria sovietica. Rispettosi della tradizione nel segno della modernità, con il loro vetro plexy, la corona ballerina ma a prova di bomba, insomma, tutte le caratteristiche di semplicità dei "vecchi" Vostok ma con una ventata di rinnovamento.
Forse i migliori Vostok attualmente disponibili per chi voglia trovare parte dello spirito dei vecchi modelli.