cccp-forum.it

Daniele, ciò che volevo dire è che, apparentemente, le autorità amministrative (nazionali e sovranazionali) si dividono tra:
1) chi "piange la piaga dell'immigrazione", ma in realtà avrebbe il potere amministrativo per cambiare le leggi per agevolare il loro percorso
2) chi " promette di fermarla ", senza poterlo fare.
Ed intanto i poveri, tutti in tutto il mondo, stanno sempre peggio.

È tutto un po' desolante.

@wilcoyote: avrai ragione, nel momento che scrivevo, al termine probabile ho dato un significato matematico/statistico, cioè una considerazione più approfondita che fermarmi al termine " possibile", ad indicare solo che "si può fare" : quanto ci riescano, è tutto un'altro discorso.
Dal punto di vista dell'itagliano ( ) non dovevo mettere il più.

Qui abbiamo fatto un discorso generale: non dimentichiamo che in altri lidi c'è chi si intrufola nei carrelli degli aeroplani, morendo assiderato lungo il viaggio, altri cadendo nel vuoto al momento del decollo.
Da "cittadino del mondo" , non saprei cosa fare o meglio, sì lo saprei.
Non puoi permettere a tutti di venire dove "si sta meglio".
Non so in Germania, io vedo qui da noi in un contesto urbano.
Zone in mano alla criminalità di chi ha poco da perdere.
La tolleranza tanto sbandierata e richiesta è un'ipocrisia: essere tolleranti significa essere pazienti, ma la pazienza finisce e poi nasce l'intolleranza che diventa xenofobia.
Ed attenzione, la xenofobia, almeno all'inizio, non è razzismo.
Bollare come " fascista" o "razzista" chi non è più tollerante non migliora nulla, perché " allontanerà" il bollato, rompendo ogni dialogo.
Intanto, si promette di aiutare le popolazioni locali, ma si gioca a fare le guerre e ad appoggiare i governi amici.

Mah, vedo tante lacrime, tante promesse, ma le priorità sono altre.

finestraweb ha scritto: Non puoi permettere a tutti di venire dove "si sta meglio".

Gia, non puoi, perché?
Perché tu vuoi continuare a stare meglio, a difendere il tuo privilegio* nei confronti di chi sta peggio** e che, per provare a mettersi in pari, spesso ci rimette la pelle



* parlo in generale non di te nello specifico.
** che tu stia meglio e lui stia peggio l’ha deciso il destino, non c’è nessun merito tuo, e nemmeno dei tuoi avi. Sei nato qua per fortuna, lui è nato là per disgrazia

*** a volte son buffi i tuoi elenchi a punti.
Riduci le questioni ad una, due o tre opzioni da te definite ma spesso non sono tutte quelle in campo. Dunque il tuo “o è A o è B” rischia di trarre nell’errore se non si fa presente come esista anche un’opzione C (non son per nulla certo, tra l’altro e lo dico in positivo, tu lo faccia artatamente)

DaniLao ha scritto: ↑28 nov 2022, 22:42

finestraweb ha scritto: Non puoi permettere a tutti di venire dove "si sta meglio".

Gia, non puoi, perché?
Perché tu vuoi continuare a stare meglio, a difendere il tuo privilegio* nei confronti di chi sta peggio** e che, per provare a mettersi in pari, spesso ci rimette la pelle



* parlo in generale non di te nello specifico.
** che tu stia meglio e lui stia peggio l’ha deciso il destino, non c’è nessun merito tuo, e nemmeno dei tuoi avi. Sei nato qua per fortuna, lui è nato là per disgrazia

*** a volte son buffi i tuoi elenchi a punti.
Riduci le questioni ad una, due o tre opzioni da te definite ma spesso non sono tutte quelle in campo. Dunque il tuo “o è A o è B” rischia di trarre nell’errore se non si fa presente come esista anche un’opzione C (non son per nulla certo, tra l’altro e lo dico in positivo, tu lo faccia artatamente)

Paradossalmente, la cosa migliore sarebbe "aiutarli a casa loro". Semplice a dirsi: bisognerebbe smettere di depredare i loro territori, insegnargli a cavarsela da soli, capire tutti (noi e loro) che il benessere non coincide col consumismo sfrenato (e, capito ciò, le risorse del pianeta sarebbero sufficienti a far star bene tutti).
Ma ciò è impossibile, probabilmente, per la natura stessa dell'essere umano; per cui lasciando le cose come stanno alla fine staremmo tutti peggio, noi e loro. Tranne i super-ricchi (che stanno anche da loro).

DaniLao ha scritto: ↑28 nov 2022, 22:42

finestraweb ha scritto: Non puoi permettere a tutti di venire dove "si sta meglio".

Gia, non puoi, perché?
Perché tu vuoi continuare a stare meglio, a difendere il tuo privilegio* nei confronti di chi sta peggio** e che, per provare a mettersi in pari, spesso ci rimette la pelle



* parlo in generale non di te nello specifico.
** che tu stia meglio e lui stia peggio l’ha deciso il destino, non c’è nessun merito tuo, e nemmeno dei tuoi avi. Sei nato qua per fortuna, lui è nato là per disgrazia

*** a volte son buffi i tuoi elenchi a punti.
Riduci le questioni ad una, due o tre opzioni da te definite ma spesso non sono tutte quelle in campo. Dunque il tuo “o è A o è B” rischia di trarre nell’errore se non si fa presente come esista anche un’opzione C (non son per nulla certo, tra l’altro e lo dico in positivo, tu lo faccia artatamente)

E dov'è la novità?
Chi sta meglio, dove si sta peggio, si preoccupa del suo vicino di casa che sta peggio di lui e condivide " per definizione" ciò in più che ha?

Se davanti a casa propria dorme un senza fissa dimora, gli si porta al più un piatto caldo o gli si apre le porte della camera da letto degli ospiti (chi ce l'ha)?
Chi lo farà, il giorno dopo si trova un altro fissa dimora davanti a casa.

Se va bene, aiutiamo chi è messo peggio senza intaccare la nostra condizione.
Se il buon Francesco d'Assisi, l'hanno fatto Santo, un motivo ci sarà: a parole, non basta.

P.s. anche senza nuovi arrivi, i disperati da aiutare qui non mancano.
Poi, se vogliamo aumentarli, facciamo pure: ci consoleremo pensando che ora dormono sotto i portici, mentre prima rischiavano la sete?


*** é un modo di sintetizzare / schematizzare ciò che scrivo che faccio spesso.

Apprezzo il tuo approccio scientifico e calcolatore, la solidarietà e l’accoglienza sono sempre a rimessa, è un dato di fatto. Come che noi possiamo permettercelo

Secondo l’Ansa, il governo è al lavoro su un decreto per obbligare le navi Ong a raccogliere a bordo le richieste d’asilo dei migranti affinché sia lo Stato di bandiera dell’imbarcazione a farsene carico.

Vediamo cosa tireranno fuori dal cappello, pardon, dal fez.

Ad ora duole rilevare come il decreto sembri rifarsi all’impianto sanzionatorio e repressivo ideato dall’osannato minniti (lo stesso degli accordi con i capitribù libici) sotto un governo di centro-sedicente-sinistra

”Questo è l’ennesimo decreto immaginato per fermare il soccorso in mare. Ci hanno provato tutti, con mezzi e metodi differenti, ma l’obiettivo è sempre stato lo stesso: fermare le navi umanitarie. Perché? È questa la domanda vera che tutti dovrebbero porsi. Sappiamo che le persone arrivano sulle coste italiane prevalentemente con mezzi autonomi, dunque questa guerra scatenata contro la società civile europea che soccorre in mare non dipende da questo. Ma allora da cosa? Il punto probabilmente è che la flotta civile rappresenta un problema che va ben oltre le operazioni di soccorso che opera. È la testimone inconfutabile delle violazioni dei diritti, quotidiane e reiterate, che l’Europa compie in accordo con stati illiberali, con dittature, con regimi, ai quali peraltro continua a dare un mucchio di denaro pubblico. Il vero problema è questo.”

Oscar Camps, della ONG Open Arms

https://www.lastampa.it/cronaca/2023/01 ... -PM6-S7-T1

Profondo dispiacere, per una persona che doveva essere in gamba.

Tra l’empasse per i passaggi ai vertici delle strutture amministrative e la volontà politica che non tarda a manifestarsi i sistemi di accoglienza dello Stato (nello specifico CAS e SAI per i feticisti) sono fermi, bloccati, pieni e senza possibilità di organizzare uscite dai progetti e dunque nuovi ingressi.

I posti che usualmente sono disponibili sono occupati almeno al 60% dal l’emergenza Ucraina e dunque indisponibili.

Peraltro i permessi di soggiorno per protezione temporanea per loro sono tutti in scadenza il 4 marzo.
Di lì a poi, anche dando per scontato che l’emergenza sarà prorogata dopo tira e molla, europei e nazionali (ci voglion due decreti perché funzioni), inizia di nuovo un’incertezza che vuol dire mezzi diritti.
Con PdS scaduto non si può essere assunti, stipulare un contratto d’affitto o richiedere la residenza, iscriversi al centro per l’impiego o rinnovare l’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale (solo per fare qualche esempio…)