Non essendo io come Paganini ma giusto un pelino sotto (o sopra?) a Beethoven

mi ripeto volentieri e riporto alcune info già scritte più volte in passato.
I primi "Soviet CCCP" , quelli al quarzo con il tappo sulla corona) apparvero in Italia nell'ultimo quarto del 1988, l'azienda che ne curava la vendita si chiamava Compagnia Nazionale.
Nelle, allora, puntuali e dettagliate presentazioni veniva esplicitamente scritto: "
un nuovo marchio, frutto della stretta collaborazione tra operatori italiani e d'oltrecortina (ma ha ancora senso, quest'espressione?). Il nome è Soviet, design e costruzione della cassa sono affidati agli italiani, mentre il cuore, un movimento al quarzo, viene direttamente dalla Russia, come è ben specificato sul fondello degli orologi."
Questi al quarzo vennero distribuiti negli USA un anno più tardi, descritti come :"
Il movimento al quarzo è prodotto dalla fabbrica POLJOT a Mosca. I produttori italiani hanno fornito alcuni elementi di design e un "pesante" cinturino di cuoio. Alcuni componenti non specificati sono stati prodotti da altre nazioni europee e asiatiche senza nome, e assemblati a Hong Kong. Questo prodotto poliglotta è distribuito da "Campagna Nazionale", che è una società italiana. Sono distribuiti negli Stati Uniti dalla Gruen Marketing Corporation attraverso una partnership con Wenger Ltd., una società canadese che detiene i diritti di distribuzione del Nord-America."
Del design italiano si parla anche nella presentazione del Kalina (l'articolo riportato nella pagina precedente).
Il riferimento a Hong-Kong, non deve stupire. Hong-Kong era un importante centro e snodo dell' assemblaggio e distribuzione di orologi con movimento e/o componenti russi dagli anni '60 almeno (e forse anche di Wostok , vedi gli RR, e altro, con molta probabilità sul finire degli '80).
La globalizzazione nel mondo dell'orologeria era un processo in atto sin dai primi anni '80, per cui uno dei luoghi del pianeta più adatti alla produzione di "orologi poliglotti", o globalizzati come diremmo oggi:) era proprio Hong-Kong.
Insomma, i Soviet, come tanti altri simil-russi del periodo, hanno un motore russo, a volte anche altre componenti, design "locale", assemblaggio globale
PS 1
Curiosità. Vado a memoria, nel 1991-1992 il VREMEX fece causa alla Gruen sopra citata, per questioni di abuso del marchio di qualità e altro ( ma la cosa non sono ancora riuscito a conoscerla nei dettagli)
PS 2
Spero che i copia-webbari di questo mondo facciano, come sempre dovrebbero, esplicito e diretto riferimento a questo post (linkandolo) e all'autore (nominandolo) qualora ritenessero di dover riprendere le informazioni qui riportate.
Per questo e tutto il resto.
Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme.
(Charles Bukowski)