Riprendo questo tema ancora per mostrarvi qualche foto insieme ad uno stringato riassunto di ciò che per esteso troverete tra le fonti, ovvero la storia della serie di computatori sovietici (o bielorussi) Minsk
L’espansione della produzione cibernetica sovietica risale alla metà degli anni ’50. E’ dell’agosto del ’56 la decisione di aprire stabilimenti che sviluppassero prodotti tecnologici.
L’apertura dello Special Design Bureau (SDB) Ordzhonikidze a Minsk è nel 1958.
Il primo progetto, al quale i tecnici lavorarono per 18 mesi, fu il Minsk 1 e mentre veniva sviluppato già lo si pensava pronto alla distribuzione in serie

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Fu testato nel settembre 1960 ed era capace di 2,5 mila operazioni al secondo (i moscoviti del “Moscow Institute of Electronic Control Machines” con il loro M-3 erano arrivati a 30 operazioni al secondo…)
Per le specifiche e le differenze tra “ferrite cores” e “magnetic drums” vi rimando all’originale o ad un approfondimento che Zvezda ci potrebbe confezionare all’uopo…

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Il tutto era anche di dimensioni relativamente modeste e occupava 4 mq, a differenza del BESM moscovita che ne richiedeva quasi 100…
Successivamente ci furono il Minsk 11 (capace di interpretare informazioni sui sismi e sulle linee telegrafiche), il Minsk 12 che aveva memorie esterne su dischi magnetici, i Minsk 14 e 16 (progettati per elaborare dati metereologici) e il Minsk-100, studiato per il Ministero degli interni e pensato per raccogliere ed elaborare impronte digitali delle quali avrebbe dovuto essere un immenso database.
Parallelamente alla serie 1 veniva sviluppato il Minsk 2, che fu il primo computer a semiconduttori di era sovietica.
Il Minsk 2 arrivava a 5/6 milioni di operazioni al secondo e la sua produzione risale al 1963 e sui suoi schemi furono prodotti successivi modelli tra i quali i Minsk 26 e 27 che erano in grado di elaborare i dati ricevuti dai satelliti metereologici.
Il modello più popolare fu il Minsk 22, prodotto il 734 esemplari, esso era equipaggiato con più memoria rispetto al Minsk 2 ed era dotato di un “tape drive”

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Il modello più innovativo fu tuttavia il Minsk 23, prodotto dal 1966.
Arrivava a 7 mila operazioni al secondi ed era in grado di “comunicare” con devices esterni

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Poteva far girare contemporaneamente 8 programmi e fu il primo calcolatore in Unione Sovietica ad essere dotato di una sorta di sistema operativo.
Il Minsk 23 fu utilizzato anche da aziende private tra le quali Aeroflot che se ne serviva per la vendita e prenotazione dei posti sulla sua flotta.
Pare che ne furono prodotti però soltanto 28.
L’ultimo personaggio di questa bella storia bielorussa è il Minsk 32, che risale al 1968

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Era un mostro di velocità che arrivava a 30/35 mila operazioni al secondo, dava la possibilità di far girare più programme contemporaneamente ed era compatibile con i SW dei modelli precedenti (cosa che in IBM avveniva già dal 1965 con l’IBM-360).
Ne furono distribuiti circa 3.000 tra il 1968 e il 1975 e fu l’ultimo modello della serie Minsk

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Fonte:
http://masterok.livejournal.com/3067663 ... 67663.html