Giorgio Bocca, cinque anni che è morto

[DaniLao]

Io non intervengo per ignoranza ma vi leggo entrambi volentieri.

Tra l'altro una discussione politica con toni così moderati e ricca di spunti di approfondimento (utili alla menzionata ignoranza) risulta anche piacevole

[mchap]

Io non intervengo per ignoranza

Finalmente ti sei svelato ( e non rivelato, come sottolineava il prof di economia politica all'università. Guai se facevi confusione agli esami agli esami. Rivelato significa velare di nuovo. Teneva più a questo che alle teorie sui prezzi ).

[DaniLao]

Io non intervengo per ignoranza

Finalmente ti sei svelato

Sisisi, ne prendo atto, e il topic mi aiuta a farmi un'idea sul personaggio.
Ti propongo di nuovo la foto delle mele, sempre in privato, son solo 2...

[totorex]

Luigi, ricordare un bravo giornalista non significa farne un eroe. Bocca era un persona come tutte, molto bravo nel suo mestiere, quasi sempre stimolante e controcorrente. Oggi di giornalisti così ce ne sono sempre meno.
Io non l'ho connotato politicamente, se stato tu a farlo A suo tempo parlai molto positivamente di Indro Montanelli che certamente non era un comunista.
Due personaggi mai ben digeriti a destra come a sinistra.

Comunque. prova a leggere un dei seguenti libri di Giorgio Bocca:

Palmiro Togliatti, Collana Storia e Società, Roma-Bari, Laterza, 1973

una biografia dissacrante, documentata, coraggiosa (primi anni '70) che gli valse gli anatemi della sinistra ufficiale

Storia dell'Italia partigiana. Settembre 1943-maggio 1945, Bari, Laterza, 1966.
Storia d'Italia nella guerra fascista. 1940-1943, Bari, Laterza, 1969
La Repubblica di Mussolini, Collana Storia e Società, Roma-Bari, Laterza, 1977

e avrai un esempio di grande onestà intellettuale. Inoltre, considerate le date delle prime edizioni, scoprirai che Giampaolo Pansa ha sfondato una porta aperta.

Più vicino ai nostri interessi è sicuramente La Russia di Breznev. Resoconto di viaggio e informazioni, Roma-Bari, Laterza, 1974.
un altro libro che lo reso indigesto alla sinistra ufficiale.

Un altro consiglio di lettura, forse l'unica a cui ti avvicinerai Mussolini socialfascista. Il socialismo reale non è fascismo ma come gli somiglia, Milano, Garzanti,I ed. aprile 1983.

E poi riattacca

Antonio metti via i soldini che ti mando anche io una lista di libri da leggere

[mchap]

Manda manda, c'è sempre tempo per leggere

[totorex]

Manda manda, c'è sempre tempo per leggere

Fortunato tu che hai tempo per leggere, io ci devo perdere ore di sonno

[burja]

Se non fosse stato per un articolo di giornale non avrei ricordato la data. Giorgio Bocca è stato di quei pochi che ci hanno dato luce negli anni bui insegnandoci a pensare con la propria testa, a non rifugiarci nei luoghi comuni, a esercitare lo spirito critico, ad annusare l'aria della carro di comodo del momento, a non salire mai su quel carro.

http://www.repubblica.it/cultura/2016/1 ... 154560949/

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/12 ... di/179927/

a proposito di carri sui quali saltare e' lo stesso a firma del documento o un omonimo?

http://www.internetsv.info/Manifesto.html

la firma sul manifesto della razza rende indegno chiunque l'abbiam messa, fosse pure il papa. Non ci può essere ravvedimento o perdono per chiunque l'abbia fatto e qualsiasi altra cosa abbia fatto dopo

[mchap]

Caro Burja, non sono d'accordo. Tu oggi (credo sessantenne) sei la stessa persona di quando avevi quindici-vent'anni? hai la stessa maturità? la stessa cultura? sei cresciuto e ti sei formato sotto una dittatura? hai avuto a disposizione solo la scuola, l'istruzione, la stampa,ecc. della dittatura?

Totorex ha linkato una bella intervista di Eugenio Scalfari, classe 1924 quindi aveva quattordici anni nel 1938 e diciannove nel 1943, e ha definito piagnone quel gran maestro di Norberto Bobbio per la lettera scritta a Mussolini.

Pensi che te, io, e anche Totorex, saremmo stati migliori di loro se fossimo cresciuti nel loro tempo? saremmo stati degli eroi coraggiosi e impavidi senza macchia e paura alcuna?

Ti racconto un episodio personale.
Al tempo del sequestro Moro vennero fuori dei nomi di brigatisti. Uno di essi, lo chiamerò X, lo avevo conosciuto anni prima e perduto poi di vista, era diventato uno dei brigatisti più in vista.
Bene. In quel torno di tempo durante una cena tra compagni io me ne uscii con una delle mie. Dissi "quando arresteranno X per le BR sarà l'inizio della fine".

Cosa che avvenne puntualmente quando lo arrestarono. In molti, mi riferisco allo stretto giro di quella cena avvenuta qualche anno prima, pensarono che fossi stato a conoscenza di chissà cosa.
In realtà anni prima io ero stato arrestato e conoscevo bene cosa fosse il trauma dell'arresto e di come sia difficile sopportarlo se non sei forte nelle tue convinzioni.

Perché avevo fatto quella previsione? quasi una profezia. Perché avendolo conosciuto sapevo che carattere avesse e sapevo che probabilmente non aveva nemmeno mai letto il Manifesto di Marx. Vero o falso che fosse ero convinto di questo e quindi mi fu facile prevedere che a) le sue scelte non erano state sostenute da un forte convincimento ideologico, b) che la sua scelta era stata, come molto altri allora, più caratteriale che altro, c) che di conseguenza con il tempo sarebbe arrivato a capire la situazione in cui si era andato a trovare, d) che l'arresto avrebbe fatto saltare tutto.
Non l'ho più rivisto, quindi non so che persona sia oggi.

I casi della vita hanno voluto che avessi avuto a che fare anche con uno dei sequestratori di Dozier. Di quelli che ho conosciuto è stato l'unico br che avesse la testa sulle spalle ed una buona cultura. Una volta arrestato per farlo parlare lo hanno dovuto torturare.
Oggi è un altra persona, ha più o meno la nostra età. Proprio uno di quelli che non si nasconde dietro ad un dito per le scelte fatte ma che è stato capace di capire quanto fossero sbagliate, dei danni arrecati,ecc.

Due casi, due storie, due persone, molto diverse tra loro.E molto diversa da quella di personaggi come Luciano Bolis https://it.wikipedia.org/wiki/Il_mio_granello_di_sabbia
https://it.wikipedia.org/wiki/Luciano_Bolis

Ora, cosa pensi oggi di un ragazzo che negli anni '70 ha tirato una molotov, gridato slogan infantili, partecipato a scontri,ecc. ( e non mi importa da quale parte stava, se di destra o di sinistra, mi interessa solo che era un ragazzo in formazione)?

Io non mi scandalizzo se crescendo abbia imparato a vedere le cose, e anche se stesso, in modo diverso.
E non mi scandalizzo nemmeno se a cambiare sia uno di quelli che allora sparavano.

Mi indigna invece chi oggi fa il "reduce", chi ancora non ha capito quali fossero le scelte possibili allora e non ne tragga le conseguenze.
Ancora di più mi indigna quelli che oggi fanno i reduci, i duri e puri (antifascisti o anticomunisti non importa) senza nemmeno aver vissuti quegli anni. Costoro, se non tutti di certo molti, sono come gli X di cui ho parlato prima: al primo arresto subito "pentiti", più o meno sinceramente.

D'altra parte non siamo tutti dei Luciano Bolis, dei Giorgio Bocca, Norberto Bobbio, Eugenio Scalfari.
Queste persone hanno vissuto tempi e condizioni al cui confronto gli anni '70 sono un barzelletta.

Per cui diamoci una regolata nel dare giudizi drastici o, peggio ancora, nell'usare termini come piagnone.

[burja]

mi mancavano i pipponi, che leggo sempre volentieri ma arrivo sempre a quest'ora a casa da un po' di tempo ed ho le batterie completamente scariche, per questo mi limito a presenze calligrafiche sul forum e quindi non riesco a rispondere a tono ai pipponi che contengono però sempre delle verità e sono sempre gradevoli

[DaniLao]

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