Eh... per ributtarla sull'orologeria direi che potrebbe fare il paio con il finto
Vostok mcdonald fatto per celebrare l'apertura del punto vendita a Mosca nel '90, mentre in Italia c'erano i mondiali con per mascotte quel brutt'omino snodatello e stortino...
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Riguardo l'articolo mi hanno colpito due passaggi, uno è questo:
"Il club non ammetteva i mafiosi russi in abiti da jogging e catene d'oro, ma solo persone in giacca e cravatta.
Bellissimo, mafiosi si ma quantomeno vestiti decentemente, mica siamo rapper ammerigani!
Poi uno pensa a molti dei turisti dell'Est a forte dei marmi e si chiede: ohccome?
L'altro è questo sotto:
"gli stranieri attiravano molte prostitute. A giudicare dalle recensioni sul sito di TripAdvisor, anche se gli anni Novanta sono passati da tempo, ancora oggi al suo interno si respira un’aria di “leggerezza” e facili concessioni. "Va bene tutto, ma non lascerei venire qua mio marito da solo", scrive una visitatrice.
Jansson ammette che il 99% delle ragazze che vengono a Night Flight sono “professioniste”. Ma la discoteca stessa, afferma, è del tutto legale. Le prostitute non lavorano lì, ma ci vengono così come gli altri clienti: pagano l’ingresso e i drink. Quello che fanno al di fuori del club non riguarda la gestione."
Apprezzo la libertà dei costumi e tutto ma il 99% mi pare una percentuale un po' fuori dalla media...
Cioè, vai lì se ti piace vincere facile, in pratica...
Chissà se il compagno Burjano c'è stato e ce ne avrebbe potuta raccontar qualcuna di quelle bigie...
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