Cane ha scritto: 25 lug 2019, 13:33
Mi pare che in questo meccanismo i magneti sostituiscono la molla ma tutto il meccanismo e' le sfere sono mossi
dal tradizionale bariletto...
Nel mio diapason anche il meccanismo e le sfere sono spinte solo dal magnetismo...
Osservazione corretta e molto acuta. E dato che nel tuo orologio il campo magnetico agisce da spinta, è necessario fornire energia al diapason, per questo c'è bisogno di una batteria. Ma è possibile lavorare anche al contrario, utilizzando il campo magnetico come freno. In questo caso si può avere un movimento completamente meccanico, nel quale si fornisce energia alla ruota di scappamento tramite un normalissimo bariletto.
Il principio di funzionamento di entrambi i sistemi è lo stesso, cioè un diapason che regola la velocità della ruota di scappamento tramite accoppiamento magnetico, è solo il verso dell'energia che cambia.
Nel tuo Jeco, la ruota di scappamento viene spinta da un diapason "elettrificato". Nel Pendulum, o nel suo suo predecessore Hamilton magnetico da tasca degli anni 1940, la ruota di scappamento viene spinta dall'energia elastica del bariletto. Il diapason, messo in oscillazione dall'alternanza dei dentini, funziona da freno cadenzato (il sistema a freno cadenzato è stato ripreso in tempi recenti anche dai Seiko Spring Drive).
hamilton1.jpg
.
Riguardo alle altre questioni che ti poni, la robustezza verso i campi magnetici esterni non è un problema in un orologio da parete, ed è raro che lo sia anche in un orologio indossabile. In ogni caso robustezza e precisione si possono sempre migliorare. In fondo degli orologi a scappamento magnetico e delle loro reali possibilità sappiamo molto ma non quanto sappiamo di quelli ad ancora.
L'orologio ad ancora ha avuto a disposizione oltre 250 anni di verifiche, analisi e miglioramenti. Oggi se ne conoscono praticamente tutti gli aspetti, immaginabili e inimmaginabili. Sappiamo per esempio che è immune alle radiazioni nucleari, che invece paralizzano gli orologi al quarzo. Chissà cosa è successo ai Jeco di Fukushima dopo il disastro del 2011...
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.