La battuta in verità non era troppo amichevole, sia come sia, questo povero Strela 3133 lo raccattai a 33 euro più spedizione, esattamente come gli anni di Cristo e tre più della commissione che si prese Giuda. Arrivò a casa mia in un caldo agosto di sei anni fa, in condizioni disperate (probabilmente reduce da qualche incidente ciclistico o moticiclistico): cinturino, vetro, lancetta crono e lancetta piccoli secondi mancanti, vetro fondello rotto, cassa disastrata, quadrante intaccato, lancetta minuti piegata, così come il perno dei secondi crono. Praticamente in coma. Il cuore però batteva ancora.
Essendo tutte le forniture chiuse, e volendo operare immediatamente con i pochi mezzi a disposizione, predisposi tutto il necessario e nel giro di un paio di giorni il paziente si ristabilì, seppur con cicatrici permanenti. Lo chiamarono anche il Lauda degli orologi. Eccolo qui oggi, dopo aver superato questa difficile prova della vita.
I segni del brutto incidente sono ancor oggi visibili, per quelli non c'era rimedio:
Il paziente fu operato in fretta e furia nel seguente modo: lancetta e vetro anteriore acrilico da un vecchio quarzo, e dato che il vetro non calzava perfettamente, usai un metodo di fortuna: un paio di giri di molla di carica di un Vostok inseriti fra vetro e lunetta, sia per rimediare alla misura non precisa del vetro, sia per ricoprire il punto in cui la lunetta stessa, ammaccata, lasciava scoperto il vetro. Lo "scalino" che vedete fra vetro e lunetta è appunto la molla di carica di un Vostok!
Cambiai la ruota secondi crono, sul retro applicai un cristallo acrilico di qualche vecchio vintage:
Da allora è rimasto così, e passa le sue giornate serenamente in compagnia del suo migliore amico, il fratello gemello nero e senza malformazioni:
Se non ci fosse stato il mio buon cuore, sarebbe finito sul mercato nero della donazione di organi, invece gli ho dato una casa e oggi porta con fierezza i segni della vita. Tutto è bene quel che finisce bene.
