Tuttavia le frizioni non mancavano, specie in caso di scioperi e picchetti senza preavviso. Così, mio padre mise in campo l'arma gentile della paraculaggine.
“Direttore, ma cosa le spunta dalla tasca?”
“Uh....ehm...no, nulla....” (il libro era fintamente occultato, ma si vedeva cos'era)
“Ma direttore, quello è il libretto rosso di Mao! Ci fa piacere che lei sviluppi una coscienza politica di classe ecc. ecc.!”
“Beh, ero curioso, volevo leggerlo, così”.
Mio padre, inutile dirlo, non aveva letto una pagina, ma si era guadagnato qualche punto di trattativa. Solo una dipendente, la più rossa e comunista di tutti, non ci cascò: ne risero tutti e due.
Bene: questo è l'approccio da tenere per quest'orologio del Grande Trimoniere. Sono barese e quindi la R ce la mettiamo, non per opposizione ma per svago. Se vince la Cina finisco in un campo di rieducazione se mi va bene; se vincono gli USA mi beccano con una miriade di orologi sovietici, quindi sono fregato in entrambi i casi.
Dopo un consulto intenso con i compari di CCCP Forum sull'opportunità di prendere un orologio del genere, lo ordino, pagando un prezzo che vedremo dopo. Dopo dieci giorni, arriva 'sto cofanetto – azz, ha pure il cofanetto, pensa te. E nemmeno fatto malaccio: semplice, di similpelle imbottita nera con cuciture bianche. Il Grande Trimoniere, penso, evidentemente esige un minima riverenza da parte di chi lo inscatola.
Aperto il cofanetto, oltre all'orologio, appare un anonimissimo cartoncino con scritta la garanzia (“non valida in caso di incendio”: meraviglioso), la data e il controllo qualità. Non proprio eccelso, dato che l'orologio è arrivato col fondello sganciato...

L'orologio, invero, è bellino. Quadrante luminoso, lancette dorate, scritta vermiglia “Servire il popolo” in cinese, e la capocciona del Trimoniere più luccicante della pelata dell'altro pelato, quello nostrano. Fra l'altro non c'è nessuno logo di marchi cinesi vintage, per cui questo è tecnicamente un “homage” e non una copia del corrispondente modello vintage.
La cassa è in....boh, potrebbe essere qualunque cosa, anche vomito di dragone solidificato, ma è altamente probabile che sia una brutale lega di zinco. Del resto ci sono già dei segni lasciati dalle ansette a molla nel punto di aggancio, per dire com'è tenero il materiale. Quindi meglio andarci piano. Il vetro è curvo in plastica ed accentua l'aspetto vintage riuscito. Il cinturino fa la sua porca figura, nel senso che solo un suino come me può lasciare una schifezza del genere sull'orologio. Che di suo fa abbastanza schifo, quindi siamo coerenti, tutto qui. L'esterno è plasticaccia, però ci sta bene. All'interno uno spudorato “Genuine Leather” ci fa capire che Mao potrebbe essere, in realtà, il nome del felino che ha donato lo strato interno.
Come già detto, il fondello, arrivato (su mie precise indicazioni in mandarino) già staccato dalla cassa, ci ha permesso di fare foto della finezza meccanica interna. Un classico Standard Movement, ma, udite udite, in versione scheletrata. I cinesi mettono i fondelli trasparenti pure sul fondo del bidet, proprio stavolta non ce l'hanno messo. Ma a vedere i bordi mangiucchiati e spiegazzati dell'anello in plastica, forse è meglio così...Il fondellazzo in lamiera, inciso come il quadrante, bello tosto da rimettere in sede, ha una guarnizione piuttosto spessa, il che potrebbe (potrebbe) deporre a favore di una resistenza all'umidità decente. No, non è graffiato nè macchiato: non mi sono ancora preso la briga di togliere la pellicola. Ho come una premonizione, per cui quasi quasi lo lascio.
In conclusione. Cosa ci insegna quest'orologio? Non un granchè, invero. Rispetto al mio 1963 crono (e anche al power reserve e all'ST36 sterile), è, letteralmente, un pezzo di ferraglia. Molto caruccio tuttavia, al netto di cosa ne si possa pensare del Grande Trimoniere. Ma, soprattutto, questo coso detiene il record ASSOLUTO di prezzo per un orologio meccanico nuovo mai preso dal sottoscritto in 20 anni...ovvero 14 euro.
Avete capito bene. 14 euro. Nuovo, spedito da Aliexpress, invio, tasse e sconto benvenuto (meglio dire bentrovato) inclusi. Quattordici euro. Manco una pizza e birra.
Ovviamente, con una sfida estrema come questa, le riserve ci sono tutte (del resto accetterei serenamente il fatto che possa fermarsi per sempre o disintegrarsi da solo), ma, ancora una volta, vale constatare quale e quanto sia, oggi, il ricarico effettuato su un movimento o su di un orologio intero, sia pure non certo di questa fattura.
Ad ogni modo, ora potrò fare (più o meno, invero) come mio padre: andare in giro con una capoccia di Mao senza prendermi troppo sul serio. Sempre che non mi prendano sul serio gli altri...
Lunga vita al Grande Trimoniere!
“...I'm gonna get a jacket just like yours
And give my false support to your cause
Whatever you want, you're gonna get it...”