

Dunque: fino a qualche anno fa, a dieci euro, era più che lecito trovare spazzatura assoluta. Orologi che trovavi sulle bancarelle o nei primi negozi cinesi, con casse in lega leggerissime, vetri spessi come un foglio di carta, quadranti aberranti, ridicoli pulsanti finti, e un aspetto generale che causava, giustamente, repulsione e disgusto assoluti al primo sguardo. Forse sui 15 euro si trovavano, con un po' di fortuna, alcuni Casio base tipo l' MQ-24 (parliamo sempre di analogici), affidabili ma super spartani. Da qualche tempo, invece, sono apparsi su Aliexpress degli orologi ULTRA low cost con sostanza e aspetto inaspettati. Dei Winner (meccanici con movimento Tongji) ho già parlato estesamente, alcuni passabili e dignitosi, altri orrendi e con difetti palesi, comunque fanno parte già di una generazione precedente.
Questi che vado a introdurre, invece, sono uno step ulteriore. Mi sono concentrato su due marchi in particolare: Naviforce e Curren.
Naviforce si caratterizza per avere in listino modelli stile flieger o pseudomilitare. Oltre ad avere un design proprio e ben riuscito (anche se con scopiazzature da AVI-8), la loro formula è semplice: casse in umile lega di zinco (il materiale più economico che ci sia) ma molto spesse e soprattutto ben trattate superficialmente, movimenti al quarzo semplici ma affidabile, cinturini in pelle sintetica ma ben fatti, tenuta all'acqua di sole 3ATM ma “vere” e reali con resistenza a brevi immersioni. Tutte cose che in questa fascia di prezzo abissalmente bassa erano impensabili fino a qualche tempo fa. Iniziamo col primo che ho preso: il rivestimento della cassa è una sorta di strato duro e lucido, plastico al tatto, e non facile da scalfire, il fondello è a pressione ma solido (provato in acqua), cinturino sintetico ma morbido e ben cucito. Cinturino, corona, fibbia e lancetta dei secondi sono logati, il che esprime una volontà di base di offire un orologio dignitoso. Unico difetto, il lume assente in favore di un color giallo trizio, ma non è un problema quando l'orologio, già poco costoso di suo, lo hai pagato, letteralmente, spiccioli (ne parleremo alla fine).
Questo è il secondo: anche qui PVD di resistenza decente, fondello a scatto ma di buona tenuta, cinturino, corona, fibbia e lancetta secondi logati, vetro hardlex o presunto tale, e un curioso indicatore del giorno della settimana a freccia. Qui le lancette sono luminose, poco ma lo sono. Nulla che sia di aspetto fragile o grossolano. Sul precedente il movimento è un Sunon SL28 (il livello più basso dell'orologeria globale, ma perfettamente intercambiabile con un Miyota 2115 alla bisogna), qui è un Seiko/Epson day-date. Anche questo, molto più del precedente, sembra letteralmente un flieger di fascia media per come è ben realizzato, persino con i materiali in questione...sull'immagine della corona purtroppo si vedono purtroppo anche le mie ditate di WD40 lavato male.

Infine un altro Naviforce, un flieger con quadrante verde. Anche qui la cassa è in lega ma con cromatura molto spessa, il quadrante e davvero bello e potrebbe stare tranquillamente su un orologio “vero”.
L'altro marchio che tratterò è Curren. Anche questo fa cose di disegno proprio, con la solita formula, ovvero materiali poveri ma prodotti in modo decente. Rispetto a Naviforce ha ancora il vizio di vendere anche schifezze tipo i finti crono, ho letto di qualche lamentela sulle cromature, ma anche qui si deve tenere conto del prezzo. Casse sempre in lega, qualche fesseria come le finte tacche da fondello a vite, ma resistenza all'acqua decente e bracciali in acciaio che sono migliori della maggior parte dei Casio low cost. Questo qui in basso l'ho sottoposto a un “test tortura”: waterboarding e poi 10 minuti sotto una potente lampada alogena (per vedere se aveva fatto condensa), Dopo aver constatato l'assenza di ingresso acqua, me lo sono inavvertitamente dimenticato sotto la lampada alogena per 2 ore


E questo è il secondo Curren. E' un crono talmente simpatico che non mi va di maltrattarlo. A differenza del precedente, non è una copia in toto ma è un misto di Casio Edifice in varie salse. Presentazione carina e ingenua, con un bel pò di fanfara cinese, e un levaperni incluso che però non serve a nulla dato che è troppo largo. Il movimento è un Langexin LD57, copia infame di qualche Miyota probabilmente, il quadrante è fatto in modo elaborato e riuscito, il bracciale in acciaio, come nel caso precedente, è decente (pur essendo lamiera ripiegata coperta da gusci sempre in acciaio per simulare della maglie piene). E' un crono a 1/10 di secondo pienamente funzionante, seppur al quarzo.
Bene, quanto ho pagato per questi orologi? Li ho presi tutti in offerta, a una media della metà o un terzo del prezzo usuale: 3,50 euro il primo Naviforce (!!!!), 7 euro il secondo (!!!), 5,70 euro il terzo (!!!), altrettanto il quarto. Per i Curren: 3,50 euro il solo tempo, e 8,50 il crono (!!!!!!!). Va ricordato che questi prezzi allucinanti sono comprensivi di tasse e spedizione. Probabilmente lavorano su margini ridottissimi e numeri enormi, visto che molti di questi orologi di queste marche (a giudicare dai video su Youtube) sono vendutissimi in zone popolose e a basso reddito come Sudamerica e Sud-Est asiatico. Ho visto anche un video in cui un orologiaio forse thailandese cambiava la pila di un Naviforce letteralmente tritato e con la cassa piena di colpi ricevuti, ma perfettamente funzionante. E qui, in definitiva, si vede l'intelligenza industriale dei cinesi (che era anche nostra un tempo): risparmiare sui costi fino all'estremo, ma trovando delle soluzioni per ottenere un prodotto dignitoso acquistabile da tutti e in gran numero. Che poi era la stessa filosofia dei pin-lever, dei primi Timex, dei movimenti tipo Roskopf, mentre oggi da noi non si fa altro che cercare di corteggiare il mercato del lusso con robe che valgono un decimo di quanto costano alla produzione (a essere ottimisti).
Che poi i cinesi son pure orgogliosi di far vedere come li fanno, nonostante costino una fesseria: una fusione di lega economica da 2 casse ognuna, fatta rotolare velocemente sul nastro verso le altre fasi di lavorazione, un pò di CNC, trattamenti, montaggio e via, verso i quattro angoli del globo.
Non saranno orologi da collezione, non dureranno una vita, anzi, non si deve disimparare ad apprezzare una bella meccanica o una finitura di pregio, sono mondi incomparabili e questi in fondo sono, orologicamente parlando, dei giocattoli, ma quando fatti in modo decente meritano rispetto proprio per la loro funzione “ultrademocratica” suddetta. Certamente ne comprerò qualcun altro, specie Naviforce: sono ottimi stuzzichini da mettere in mezzo agli acquisti di orologi “buoni”. Ovviamente pagandoli il meno possibile, evitando l'errore di pagarli, alla fine, la cifra totale che si sarebbe pagata per un buon Seagull automatico.

A voi le opinioni e gli insulti eventuali, sono ben accetti.
(mi scuso per le foto non perfette, ma uploadare foto qui è sempre stata dura...)