Gentilissimi.....
....mi ricordo bene, tanti anni fa'.... i post di Cane o di mat939: il primo, ogni tanto spiegava come aveva risolto le magagne dei suoi russi, su cui all'epoca nessun orologiaio voleva mettere le mani, mentre il secondo riportava le foto che faceva mentre revisionava i suoi movimenti.
Lustri fa. Ora, per qualunque cosa basta cercare sul web e si trova tutto o quasi... ma, mah! Le cose imparate da sé, restano più impresse che leggerle da altri. Sbagliare, è il miglior modo per imparare ed imparare è innanzitutto ragionare.
Detto questo, le foto le ho fatte innanzitutto per me, ma come si dovrebbe fare in un forum, le condivido con voi, perché è bello ritrovare delle informazioni di tecnica orologiaia, nello stesso posto in cui si discute dell'orologio.
Due "purtroppo":
-) il primo movimento che condivido non è un russo, ma un cinese ST6, che però costa, nuovo, 22 euro, per cui in questo è molto "russofilo", cioè economico.
Un movimento così "nel mondo là fuori" non si ripara: si fa prima a cambiarlo, anche se un completo lavaggio e lubrificazione, potrebbe solo fargli bene, se è una cosa che si può far da sé.
-) mi sono accorto dopo, che la fotocamera usate per fare le foto era pessima
A cosa possono servire queste foto? A qualcuno che deve riassemblarlo e non si raccapezza su qualche pezzo.
Quindi, iniziamo con le foto:
[ Tecnica ] - Foto smontaggio ST6
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[ Tecnica ] - Foto smontaggio ST6
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"Non ho idea di quali armi serviranno per combattere la terza Guerra Mondiale, ma la quarta sarà combattuta coi bastoni e con le pietre" - Albert Einstein
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Re: [ Tecnica ] - Foto smontaggio ST6
Non mi dilungo a dire come si fa la lubrificazione: chi si appresta a smontare e rimontare questo orologio, avrà già le sue ricette.
Per chi non avesse mai fatto questo movimento, che è simile agli ETA 28xx, dico solo due cose:
1) Il "rocchetto" a calza (pignone calzante con conduttore per i pignoli) si lubrifica come in figura sotto: 2) il sistema della ricarica automatica (unidirezionale) è quello sotto: Questa è la vista dal rotore.
Quando la ricarica dell'orologio avviene dal rotore, è trasmessa alla ruota 1 che conduce le altre, fino ad agire sulla ruota 6 (il rocchetto del bariletto).
La ruota 2 serve solo ad impedire il movimento del rotore quando "non è attivo il cricchetto", che qui è una lamella. Quindi, se il rotore si srotola, cioè la ricarica si disperde nella rotazione del rotore, il problema è in quell'ingranaggio.
Può anche accadere che il rotore giri mentre eseguiamo la ricarica manuale: il problema in questo caso è nella 1 che resta troppo attaccata alla ruota 3.
Occorre allora agire sulla molletta, distanziandola un po' dalla ruota in modo che non la tenga troppo pressata. Si agisce sulla molla intera, ruotandola rispetto alla vite, non si piega la molletta.
Sotto medesima foto del treno della ricarica automatica, ma visto dal movimento, cioè inseriti sulla platina della ricarica automatica.
Per chi non avesse mai fatto questo movimento, che è simile agli ETA 28xx, dico solo due cose:
1) Il "rocchetto" a calza (pignone calzante con conduttore per i pignoli) si lubrifica come in figura sotto: 2) il sistema della ricarica automatica (unidirezionale) è quello sotto: Questa è la vista dal rotore.
Quando la ricarica dell'orologio avviene dal rotore, è trasmessa alla ruota 1 che conduce le altre, fino ad agire sulla ruota 6 (il rocchetto del bariletto).
La ruota 2 serve solo ad impedire il movimento del rotore quando "non è attivo il cricchetto", che qui è una lamella. Quindi, se il rotore si srotola, cioè la ricarica si disperde nella rotazione del rotore, il problema è in quell'ingranaggio.
Può anche accadere che il rotore giri mentre eseguiamo la ricarica manuale: il problema in questo caso è nella 1 che resta troppo attaccata alla ruota 3.
Occorre allora agire sulla molletta, distanziandola un po' dalla ruota in modo che non la tenga troppo pressata. Si agisce sulla molla intera, ruotandola rispetto alla vite, non si piega la molletta.
Sotto medesima foto del treno della ricarica automatica, ma visto dal movimento, cioè inseriti sulla platina della ricarica automatica.
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Re: [ Tecnica ] - Foto smontaggio ST6
Interessante report su un movimento poco conosciuto ma che sta avendo diffusione anche da noi nelle fasce più economiche. E' evidente l'origine da un calibro da donna, "gonfiato" con un anello esterno e con un disco data più largo, stampato più esternamente per poter spostare la finestrella su quadranti grandi. Il cricchetto a molla diretta è una soluzione supereconomica che si trova spesso sui pin lever, molto semplice e pratica, di norma il contraltare dovrebbe essere una carica manuale piuttosto dura ma non so come sia su questo. Non vedo molte similtudini con i 2824.
Sono curioso di capire se il modulo unidirezionale carica bene oppure carica poco o niente come sui Tongji automatici, rispetto ai quali dovrebbe essere comunque almeno minimamente funzionante.
Volevo prenderlo su un Benyar che purtroppo però è una copia totale di un Rolex Oyster e la cosa mi irrita.
Sono curioso di capire se il modulo unidirezionale carica bene oppure carica poco o niente come sui Tongji automatici, rispetto ai quali dovrebbe essere comunque almeno minimamente funzionante.
Volevo prenderlo su un Benyar che purtroppo però è una copia totale di un Rolex Oyster e la cosa mi irrita.
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Re: [ Tecnica ] - Foto smontaggio ST6
Ciao,
la ricarica manuale non è dura, perché la molla è molto tenera.
Poi, tutto è relativo, ma posso dirti che la ricarica manuale è forse più "leggera" che su molti ST19.
In merito all'efficacia della ricarica automatica, volevo fare un rigoroso test con il Cyclotest, per calcolare l'autonomia a fronte di un ora di "ciclo" e magari in accoppiata con un altro movimento diverso, come valore di confronto.
Appena lo farò aggiornerò il thread.
La similitudine con l'ETA l'ho vista nella ruota di trasmissione collegata al bariletto: mi ha ricordato molto da vicino quella vista nell'ETA 28xx (su cui l'ho vista così per la prima volta).
Il calibro è da donna, sì, ma in sé non è un elemento negativo.
La fattura è economica, sì, però devo dirti: fa quello che deve.
Non posso darti altri pareri, considerando che di movimenti recenti questo è il primo automatico che seziono.
la ricarica manuale non è dura, perché la molla è molto tenera.
Poi, tutto è relativo, ma posso dirti che la ricarica manuale è forse più "leggera" che su molti ST19.
In merito all'efficacia della ricarica automatica, volevo fare un rigoroso test con il Cyclotest, per calcolare l'autonomia a fronte di un ora di "ciclo" e magari in accoppiata con un altro movimento diverso, come valore di confronto.
Appena lo farò aggiornerò il thread.
La similitudine con l'ETA l'ho vista nella ruota di trasmissione collegata al bariletto: mi ha ricordato molto da vicino quella vista nell'ETA 28xx (su cui l'ho vista così per la prima volta).
Il calibro è da donna, sì, ma in sé non è un elemento negativo.
La fattura è economica, sì, però devo dirti: fa quello che deve.
Non posso darti altri pareri, considerando che di movimenti recenti questo è il primo automatico che seziono.
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