@cuoccimix , il tuo discorso è soggettivo e lo condivido anche in buona parte magari, ma arrivo ad una conclusione diversa.
Non dovremmo comprare un orologio russo perché costa poco, che sembra essere la tua conclusione.
Dovremmo comprarlo per altri motivi, fermo restando che non dobbiamo farci impalare dal primo che capita.
Ed ha ragione
@Trash: i mercanti ci sono sempre stati.
Non so se su questo forum c'è ancora traccia di chi rimpiangeva di aver caricato l'auto solo fino al limite della cappelliera temendo i controllo della dogana (che evidentemente non furono così "pignoli").
Per non citare chi alla vendita di orologio, affiancava l'obbligatoria vendita (e pagamento) di un altro modello.
Per non citare altri, esteri.
All'epoca c'era più senso della misura? Non so dirti. Temo che la risposta sia positiva, è vero.
Nel decadimento generale, può ben essere, ma non erano agnellini, come altri non lo sono oggi.
Di sicuro ora la possibilità di essere mercante è più alla portata di tutti per la moltiplicazione dei siti di vendita.
La persona che hai citato è un altro di loro: vende un bell'orologio, usato e senza garanzia di buon funzionamento (se mi ricordo bene) non ricordo se alla medesima cifra o superiore di quanto un altro negoziante lo vende "nuovo".
Perché lo fa? Perché le inserzioni non costano, perché magari a quell'orologio ci tiene, etc. etc. E finché l'inserzione è veritiera, faccio spallucce.
Vedremo se / quando venderà quell'orologio, a quale prezzo lo farà ed eventualmente come giustificherà la mancanza di coerenza (ma chi ricorderà quello che ha scritto, a parte quei due o tre boomer che ancora danno valore alle parole?)
Io sono entrano nell'orologeria russa dopo di te: ai "miei tempi", lo Strela 3017 era già troppo caro per le mie tasche, per non parlare dell'Okeah.
Non ne ho fatto un dramma, ho guardato ad altro, sempre di russo.
Devo aver avuto per le mani un po' di casse amphibia tonde in titanio "big size": mai mi sognerei di pagare anche 200 euro.
Oggi quanto chiedono per quelle casse? 200 o più? Se le tengano, guardo ad altro. Cinese, ma anche russo.
Non confrontiamo i due prodotti o detto meglio, facciamolo, ma teniamo conto del contesto diverso, cioè della diversa mentalità aziendale che c'è (credi che le auto di oggi dureranno come quelle di inizio 2000?)
Oggi i materiali nell'orologeria sono più teneri e l'orologeria cinese non è differente. Ha materiali più teneri di uno svizzero attuale? Non so dire di prima mano.
È una cosa che mi tiene lontano dall'orologeria cinese attuale? No.
Quanto dureranno? Non ha senso fare un discorso generale. Recentemente ho smontato un ST6: è un movimento semplice, non richiede chissà che materiale.
Una volta avevo smontato due o tre ST19 e lì aveva incontrato dei problemi nel rimontaggio della vite che teneva la leva del reset della cronografia* (materiale poco tenace), ma può ben essere dovuto alla mia inesperienza.
@cuoccimix: nelle tue affermazioni, c'è una cosa che mi lascia un po' l'amaro in bocca.
L'orologeria russa che tu "esalti" è quella che è andata in malora. Se per colpa dei prezzi di vendita o dell'incapacità / conflitto di interessi dei proprietari si potrebbe discutere, ma i prezzi di vendita non hanno aiutato.
Anche perché quando trovi un cronografo a 50 euro come nuovo, quello prodotto nuovo a quanto vuoi venderlo?
Eppure non erano problemi di portafoglio.
È che nella varietà del mondo, per più di qualche russofilo ci si deve abbuffare, la norma è dopo un po' di tempo avere almeno xxx pezzi.
Certo, i Raketa di oggi ed i Poljot International hanno prezzi troppo elevati per il portafoglio di tanti russofili di oggi e come dici anche tu, l'orologeria cinesi di oggi è l'odierna
orologeria russa, ma resta che se abbuffarsi è bello e piace a tutti,
quasi pretenderlo è un altro discorso.
* avevo difficoltà a trasmettergli lo stesso carico che aveva nel montaggio originale.
"Non ho idea di quali armi serviranno per combattere la terza Guerra Mondiale, ma la quarta sarà combattuta coi bastoni e con le pietre" - Albert Einstein