L'orologeria (russa) è morta.

Orologeria di ogni tipo ed epoca da tutti i paesi dell'est europeo

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Re: L'orologeria (russa) è morta.

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cuoccimix ha scritto: 8 ott 2025, 19:04



Cinesi vs russi? Posso dire che non ci sono differenze sostanziali, anzi, se paragoniamo un 2416B e un ST17 quest'ultimo ha un tasso di difettosità decisamente inferiore, fatto dovuto anche a macchinari più recenti.

............................
Si, con questa affermazione mi confermi che per te l' orologeria russa è definitivamente morta. Ti auguro ddi cuore che quella cinese con cui ti stai divertendo adesso te lo consenta per i prossimi 40 anni ma non credo.

P.S almeno a 40 questi ci sono arrivati, vedremo che fine faranno i "pizza e birra" anche solo fra 10.
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Re: L'orologeria (russa) è morta.

Messaggio da cuoccimix »

Trash ha scritto: 8 ott 2025, 19:46

Si, con questa affermazione mi confermi che per te l' orologeria russa è definitivamente morta. Ti auguro ddi cuore che quella cinese con cui ti stai divertendo adesso te lo consenta per i prossimi 40 anni ma non credo.

P.S almeno a 40 questi ci sono arrivati, vedremo che fine faranno i "pizza e birra" anche solo fra 10.
Ahahahah, i pizza e birra :D ma con quelli ci ho giocato un pò, mica mi aspetto che durino 40 anni. :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

I movimenti russi sono robusti, e molti movimenti cinesi non sono da meno, dipende dai periodi e dalle fabbriche. Ciò che penalizzava entrambi era un controllo di qualità variabile, anche lì a seconda dei casi e dei periodi. Laddove un Pobeda mi rilassa, perchè so che funzionerà anche con l'olio motore dentro, un Vostok mi fa penare spesso per infilare il bilanciere o il suo ponte se il pezzo non è venuto fuori al meglio, ma anche lui alla fine durerà e soprattutto resisterà a urti bestiali.

Quella dei movimenti cinesi che sono cacca, è pari alla vulgata di quando tutti dicevano lo stesso dei russi. I movimenti cinesi moderni, prodotti su linee moderne, hanno una qualità destinata a durare un bel pò di tempo. Io stesso avevo dei dubbi ma per togliersi ogni pregiudizio occorre provare le cose.

Semplicemente, alla robustezza dei russi aggiungono oggi la costanza del controllo qualità, derivante da una produzione moderna. E questo si può tranquillamente affermare senza paura di passare per denigratori.

L'orologeria russa sì, è morta, ma i miei orologi russi son vivi e vegeti e ora si aggiungono i fratelli cinesi 8-)
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Re: L'orologeria (russa) è morta.

Messaggio da Trash »

Che abbiano una qualità destinata a durare nel tempo vedremo....
Per ora da quello che avete mostrato voi risultano casse in lega ignota, feltrini, pezzi del movimento arrugginiti ecc ecc
Vero è che non mi interessa e quindi non la seguo, ma ci sono pezzi comparabili agli Zlat, Sadko, Amphibia...?
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Re: L'orologeria (russa) è morta.

Messaggio da cuoccimix »

Trash ha scritto: 8 ott 2025, 20:53 Per ora da quello che avete mostrato voi risultano casse in lega ignota, feltrini, pezzi del movimento arrugginiti ecc ecc
Vero è che non mi interessa e quindi non la seguo, ma ci sono pezzi comparabili agli Zlat, Sadko, Amphibia...?
Trash, stai parlando di orologi per giocare, di prezzo massimo 20 euro.

Io sto parlando di Seagull, Merkur, e altri prodotti cinesi ben costruiti.

Se ci sono dei prodotti paragonabili agli orologi citati? Vai su Aliexpress e ti escono fuori, a partire dalla carta da cinquanta, una vagonata di diver belli e ben fatti.

In quest'ultimo anno mica ho fatto post solo sui pizza e birra :D e comunque il pc o il telefono da cui scrivi è fatto in Cina.

Prima bisogna provare, e io sono contento di aver preso, un anno e mezzo fa, il mio primo cinese.

Poi se per miracolo divino torneranno i russi sul mercato a prezzi sensati, sarò il primo a buttarmici a pesce.
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Re: L'orologeria (russa) è morta.

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Mha.. de gustibus..
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Re: L'orologeria (russa) è morta.

Messaggio da cuoccimix »

Trash ha scritto: 8 ott 2025, 22:26 Mha.. de gustibus..
Non sputandum est :D
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Re: L'orologeria (russa) è morta.

Messaggio da finestraweb »

@cuoccimix , il tuo discorso è soggettivo e lo condivido anche in buona parte magari, ma arrivo ad una conclusione diversa.
Non dovremmo comprare un orologio russo perché costa poco, che sembra essere la tua conclusione.
Dovremmo comprarlo per altri motivi, fermo restando che non dobbiamo farci impalare dal primo che capita.
Ed ha ragione @Trash: i mercanti ci sono sempre stati.
Non so se su questo forum c'è ancora traccia di chi rimpiangeva di aver caricato l'auto solo fino al limite della cappelliera temendo i controllo della dogana (che evidentemente non furono così "pignoli").
Per non citare chi alla vendita di orologio, affiancava l'obbligatoria vendita (e pagamento) di un altro modello.
Per non citare altri, esteri.
All'epoca c'era più senso della misura? Non so dirti. Temo che la risposta sia positiva, è vero.
Nel decadimento generale, può ben essere, ma non erano agnellini, come altri non lo sono oggi.
Di sicuro ora la possibilità di essere mercante è più alla portata di tutti per la moltiplicazione dei siti di vendita.
La persona che hai citato è un altro di loro: vende un bell'orologio, usato e senza garanzia di buon funzionamento (se mi ricordo bene) non ricordo se alla medesima cifra o superiore di quanto un altro negoziante lo vende "nuovo".
Perché lo fa? Perché le inserzioni non costano, perché magari a quell'orologio ci tiene, etc. etc. E finché l'inserzione è veritiera, faccio spallucce.
Vedremo se / quando venderà quell'orologio, a quale prezzo lo farà ed eventualmente come giustificherà la mancanza di coerenza (ma chi ricorderà quello che ha scritto, a parte quei due o tre boomer che ancora danno valore alle parole?)

Io sono entrano nell'orologeria russa dopo di te: ai "miei tempi", lo Strela 3017 era già troppo caro per le mie tasche, per non parlare dell'Okeah.
Non ne ho fatto un dramma, ho guardato ad altro, sempre di russo.
Devo aver avuto per le mani un po' di casse amphibia tonde in titanio "big size": mai mi sognerei di pagare anche 200 euro.
Oggi quanto chiedono per quelle casse? 200 o più? Se le tengano, guardo ad altro. Cinese, ma anche russo.

Non confrontiamo i due prodotti o detto meglio, facciamolo, ma teniamo conto del contesto diverso, cioè della diversa mentalità aziendale che c'è (credi che le auto di oggi dureranno come quelle di inizio 2000?)
Oggi i materiali nell'orologeria sono più teneri e l'orologeria cinese non è differente. Ha materiali più teneri di uno svizzero attuale? Non so dire di prima mano.
È una cosa che mi tiene lontano dall'orologeria cinese attuale? No.
Quanto dureranno? Non ha senso fare un discorso generale. Recentemente ho smontato un ST6: è un movimento semplice, non richiede chissà che materiale.
Una volta avevo smontato due o tre ST19 e lì aveva incontrato dei problemi nel rimontaggio della vite che teneva la leva del reset della cronografia* (materiale poco tenace), ma può ben essere dovuto alla mia inesperienza.

@cuoccimix: nelle tue affermazioni, c'è una cosa che mi lascia un po' l'amaro in bocca.
L'orologeria russa che tu "esalti" è quella che è andata in malora. Se per colpa dei prezzi di vendita o dell'incapacità / conflitto di interessi dei proprietari si potrebbe discutere, ma i prezzi di vendita non hanno aiutato.
Anche perché quando trovi un cronografo a 50 euro come nuovo, quello prodotto nuovo a quanto vuoi venderlo?
Eppure non erano problemi di portafoglio.
È che nella varietà del mondo, per più di qualche russofilo ci si deve abbuffare, la norma è dopo un po' di tempo avere almeno xxx pezzi.
Certo, i Raketa di oggi ed i Poljot International hanno prezzi troppo elevati per il portafoglio di tanti russofili di oggi e come dici anche tu, l'orologeria cinesi di oggi è l'odierna orologeria russa, ma resta che se abbuffarsi è bello e piace a tutti, quasi pretenderlo è un altro discorso.

* avevo difficoltà a trasmettergli lo stesso carico che aveva nel montaggio originale.
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Re: L'orologeria (russa) è morta.

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finestraweb ha scritto: 13 ott 2025, 13:05ma chi ricorderà quello che ha scritto, a parte quei due o tre boomer che ancora danno valore alle parole?
Io, per esempio :mrgreen: Scherzi a parte (che ancora mi manca qualche anno per rientrare tecnicamente nei tanto bistrattati "boomer"), ecco che il discorso russi si incrocia con un altro punto di discussione, ovvero l' ST19.

C'è una vulgata recente che tende a descrivere l' ST19 come un movimento fatto letteralmente di marzapane. Questa tendenza va in parallelo con un' altra leggenda metropolitana, ovvero quella dei 1963 fake che ho già smontato in altro post. In questo caso, unendo le due teorie del complotto, l'ST19 degli "originali" (sic) sarebbe fatto meglio e con materiali migliori rispetto a quello dei millantati "fake", addirittura costruito in altre fantomatiche fabbriche tipo sweat shop messicano.

Chi sostiene le fake news dei fake e dei movimenti "imitazione dell' ST19", le sostiene con particolare veemenza, per affermare un concetto di virtue signaling (per i boomer: per dimostrare che si è migliori rispetto all'interlocutore), nonchè, ancora una volta, l'appropriazione morale e materiale di un tema, in modo da poi poterlo mettere a frutto.
In tal senso, constatazione incidentale e bonaria, la tua apprezzata vis polemica (non scherzo: la apprezzo) viene meno nelle discussioni con i fenomeni di cui sopra, dove sarebbe assolutamente necessaria. Forse perchè quelli bannano e noi invece siamo buoni :mrgreen: ma tant'è.

Dove vogliamo arrivare? Già affermammo che ST19 e 3133 non cambiano granchè nei materiali, che sono ovviamente più economici rispetto alla media, ma non cattivi come li si dipinge. Bene, siamo arrivati al paradosso che ora il 3133 viene considerato da taluni "migliore" rispetto al 3133. Il perchè? Semplice: questi ultimi sono talmente aumentati di prezzo che non si può dire alla gente che hanno materiali più teneri rispetto agli swiss e pari ai cinesi, altrimenti chi li compra?

Ed ecco che magicamente un 3133, prima orologio da 80 euro (NOS!) e ora da 300-350 euro usato, da essere schifato dal mercante rolexista, diventa migliore rispetto a un ST19 cinese (specie se non Seagull) e quindi "fatto male".

Il mercato! Il mercato! Il mercato comanda! Ripetiamolo tutti in coro. Peccato che, guarda caso, fra gli "appropriatori culturali" tutti praticamente abbiano gonfiato il mercato proprio per fare di un argomento un business. Nessuno escluso.

Lo si vede anche dal profilo del collezionista medio. Prima a collezionare russi erano maturi raccoglitori d'antichità/anticaglie e un pò di nerds giocherelloni, "outcasts" delle discussioni orologiaie quasi sempre incentrate su altro. Quasi tutti lo facevano per divertimento, molti (incluso il sottoscritto) compravano e poi rivendevano per altri pezzi. Pochi, a parte chi lo faceva di professione, lo facevano per vero e proprio lucro. Tutti abbiamo mercanteggiato o voluto mercanteggiare, ma non si partiva da quello. Oggi invece il profilo è quello del furbettino da hype, cinico e affarista, specialista in marketing prima ancora che in storia (per la quale si può tranquillamente trarre profitto da 10 anni di CCCP forum, cataloghi e discussioni postate aggratis). Non si parte dall'hobby, lo si incontra incidentalmente e si pensa in primis a come lucrarci sopra.

E ci scommetto che fra un pò di anni anche il tema degli orologi cinesi verrà fagocitato, digerito ed evacuato nello stesso modo in cui quello degli orologi russi è diventato caffè kopi luwak: ovvero poca materia prima, venduta a prezzo folle, in un mare di m****a cagato da scimmie.

Sì, lo so, l'ultima immagine è decisamente eccessiva e sgradevole, ma per me, boomer frustrato e fuori tempo, rispecchia pienamente la realtà.

(Peraltro sul "pretendere" , non si pretende nulla, del resto "da questa realtà non si può pretendere niente", gli orologi sono e saranno il problema minore).
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Re: L'orologeria (russa) è morta.

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cuoccimix ha scritto: 13 ott 2025, 19:35

Il mercato! Il mercato! Il mercato comanda! Ripetiamolo tutti in coro. Peccato che, guarda caso, fra gli "appropriatori culturali" tutti praticamente abbiano gonfiato il mercato proprio per fare di un argomento un business. Nessuno escluso.
Però Michele (scusa ma i nick mi piacciono poco) per un affermazione simile bisogna ci siano le evidenze, quindi realmente chiedo, questi pseudo esperti/appropriatori fanno rivendita di pezzi che abilmente gonfiano?
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Re: L'orologeria (russa) è morta.

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Trash ha scritto: 13 ott 2025, 20:06
cuoccimix ha scritto: 13 ott 2025, 19:35

Il mercato! Il mercato! Il mercato comanda! Ripetiamolo tutti in coro. Peccato che, guarda caso, fra gli "appropriatori culturali" tutti praticamente abbiano gonfiato il mercato proprio per fare di un argomento un business. Nessuno escluso.
Però Michele (scusa ma i nick mi piacciono poco) per un affermazione simile bisogna ci siano le evidenze, quindi realmente chiedo, questi pseudo esperti/appropriatori fanno rivendita di pezzi che abilmente gonfiano?
Walter, non c'è bisogno di indicare qualcuno in particolare, i fatti parlano da sè. Da tendenze, prezzi, discussioni si può evincere tranquillamente chi ha fatto del collezionismo russo carne da porco da vendere alla sagra a 15 euro a panino. Prima di vendere il panino a 15 euro devi fare appropriazione morale per un pò di tempo, fare hype e gonfiarlo per bene, dopodichè puoi fare (quasi) tutto quel che vuoi.

Beninteso, è logico che non sia tutta colpa dei fuffaguru, c'entra anche la perversione dell'era post-covid, ma certamente il ricambio culturale (in negativo) ha fatto parecchio.

C'è un elemento cruciale: su un forum pubblico sono l'unico a dire quel che tutti (o quantomeno parecchi) mi dicono in privato (una volta -boomer mode activated- si diceva "nel segreto dell'urna"), ovvero che in questo periodo non vale la pena collezionare orologi russi a meno di non trovare dei canali preferenziali e convenienti, o delle singole occasioni.

Così come (boomer mode reactivated) 20 anni fa ero l' unico a dire che i russi non facevano schifo.
E giù di improperi contro di me anche allora.

E' una mia maledizione il non accodarmi all'opinione imperante al momento.
Lo avessi fatto, oggi sarei ricco, bello e magari con capelli trapiantati in Turchia :lol: